Il corso tenuto dal dot. Giuseppe Maria Galliano, si basa su ricerche antropologiche ed etologiche ed in prevalenza sugli studi compiuti da Desmond Morris. Si terra a Roma il 16 marzo presso C.R.D.D.M.M Lungotevere delle Armi 20
IL linguaggio del corpo è una vera e propria lingua , con le sue regole di sintassi con la sua grammatica ,con le sue parole, di cui alcune semplici e altre di uso non comune., con vari gradi di apprendimento e con molti dialetti.
” mordersi il laterale inferiore del labbro” , come tutti i gesti , può avere molte interpretazioni.
Per decodificarlo non dobbiamo, essere affrettati e verificare che il gesto, non sia prodotto da una abitudine o da un disturbo (Fastidio fisico), analizzare il luogo dove si sta svolgendo l’evento,
verificare il tipo di rapporto che esiste tra gli interlocutori e inserire il gesto nel complesso della postura e dell’atteggiamento complessivo del soggetto esaminato.
Sarà la somma , di tutti questi elementi a permetterci di effettuare una corretta decodifica.
Quindi cosa può significare“ mordersi il labbro “ ?
E’ segno di gradimento, di interesse , di eccitazione sessuale , ma può essere anche , fastidio imbarazzo nervosismo. Tutte le possibilità sono valide:
Come una frase, non può essere , tagliata dal testo a cui appartiene, se si ne vuole conoscere il vero significato, così un gesto non può essere letto singolarmente, ma deve essere decodificato nell’ambito di una sequenza di gesti ed azioni , ed in un determinato contesto di tempo e di spazio.
Quindi bisogna stare molto attenti nel non attenersi ad un singolo gesto, ma integrarlo in un sistema, come precedentemente esposto.
Chiunque abbia un gatto avrà visto come si comporta e come il suo comportamento sia una lingua a tutti gli effetti che può essere interpretata e decodificata.
Infatti, la materia di studio primario, su cui si è sviluppato lo studio del paraverbale è l‘ etologia perché il corpo non può mentire in quando, determinati stimoli non controllabili
L’animale che è in noi , prede il sopravvento , anche se racchiuso nella corazza prodotta dalle strutture e sovra strutture culturali
Il cervello rettile è quello che governa i segnali, che sono i più interessanti, per chi studia questa disciplina ,di cui potremmo definire padre fondatore l’etologo Desmond Morris.
Va chiarito che questo studio non è da confondersi con quello che viene proposto dalla PNL con al sua distinzione dei “ famosi” canali “ visivo, uditivo, cinestetico” che sono esclusivamente canali di scelte preferenziali percettivi, ma si basa su ricerche comparative ed analitiche degli schemi di comportamento e reazione su base statistica.
La sublimazione dei comportamenti, la necessità di gestire il territorio, i meccanismi automatici che guidano la vita , la sopravvivenza ed il miglioramento della specie sono, volenti o nolenti gli elementi base di questa disciplina.
Un tempo, neanche molto lontano, eravamo poco più che scimmie antropomorfe ed i gesti non erano molto diversi da quelli che facciamo oggi ed i segnali che inviavamo sono assolutamente simili a quelli che inviamo oggi
Dal gesto poi si è passati ai segnali e quindi ai segni, ma moltissime cose sono rimaste invariate
Cominciamo con il Territorio . Se studiamo il comportamento di un gruppo di persone che entra in un aula, vedremo, che esistono delle regole precise,bche saranno utilizzate anche se non coscientemente da tutti i partecipanti se il posizionamento e libero all’interno della sala stessa per decidere dove sedersi. ( Di queste regole scriverò in un prossimo articolo) ma quello che ci interessa in questa fase introduttiva è il constatare che, se dette persone usciranno dall’aula, per esempio per una pausa caffe, al ritorno senza nessun motivo apparente, pur essendo liberi di posizionarsi ovunque, andranno a sedersi, esattamente dove erano seduti in precedenza.
Questa è una della prove, di come il possesso del territorio, comportamento tipico degli animali, determina dei meccanismi incontrollati che saranno alla base del nostro studio del paraverbale.
C.R.D.D.M.M (Marina Militare). - Lungotevere delle Armi 20 - Roma (Fermata metropolitana Lepanto )
Numero limitato di posti
Link per approfondire
http://www.centrostudidiapason.it/Scopri il segreto dei gesti.htm il segreto dei gesti.htm
IL linguaggio del corpo è una vera e propria lingua , con le sue regole di sintassi con la sua grammatica ,con le sue parole, di cui alcune semplici e altre di uso non comune., con vari gradi di apprendimento e con molti dialetti.
” mordersi il laterale inferiore del labbro” , come tutti i gesti , può avere molte interpretazioni.
Per decodificarlo non dobbiamo, essere affrettati e verificare che il gesto, non sia prodotto da una abitudine o da un disturbo (Fastidio fisico), analizzare il luogo dove si sta svolgendo l’evento,
verificare il tipo di rapporto che esiste tra gli interlocutori e inserire il gesto nel complesso della postura e dell’atteggiamento complessivo del soggetto esaminato.
Sarà la somma , di tutti questi elementi a permetterci di effettuare una corretta decodifica.
Quindi cosa può significare“ mordersi il labbro “ ?
E’ segno di gradimento, di interesse , di eccitazione sessuale , ma può essere anche , fastidio imbarazzo nervosismo. Tutte le possibilità sono valide:
Come una frase, non può essere , tagliata dal testo a cui appartiene, se si ne vuole conoscere il vero significato, così un gesto non può essere letto singolarmente, ma deve essere decodificato nell’ambito di una sequenza di gesti ed azioni , ed in un determinato contesto di tempo e di spazio.
Quindi bisogna stare molto attenti nel non attenersi ad un singolo gesto, ma integrarlo in un sistema, come precedentemente esposto.
Chiunque abbia un gatto avrà visto come si comporta e come il suo comportamento sia una lingua a tutti gli effetti che può essere interpretata e decodificata.
Infatti, la materia di studio primario, su cui si è sviluppato lo studio del paraverbale è l‘ etologia perché il corpo non può mentire in quando, determinati stimoli non controllabili
L’animale che è in noi , prede il sopravvento , anche se racchiuso nella corazza prodotta dalle strutture e sovra strutture culturali
Il cervello rettile è quello che governa i segnali, che sono i più interessanti, per chi studia questa disciplina ,di cui potremmo definire padre fondatore l’etologo Desmond Morris.
Va chiarito che questo studio non è da confondersi con quello che viene proposto dalla PNL con al sua distinzione dei “ famosi” canali “ visivo, uditivo, cinestetico” che sono esclusivamente canali di scelte preferenziali percettivi, ma si basa su ricerche comparative ed analitiche degli schemi di comportamento e reazione su base statistica.
La sublimazione dei comportamenti, la necessità di gestire il territorio, i meccanismi automatici che guidano la vita , la sopravvivenza ed il miglioramento della specie sono, volenti o nolenti gli elementi base di questa disciplina.
Un tempo, neanche molto lontano, eravamo poco più che scimmie antropomorfe ed i gesti non erano molto diversi da quelli che facciamo oggi ed i segnali che inviavamo sono assolutamente simili a quelli che inviamo oggi
Dal gesto poi si è passati ai segnali e quindi ai segni, ma moltissime cose sono rimaste invariate
Cominciamo con il Territorio . Se studiamo il comportamento di un gruppo di persone che entra in un aula, vedremo, che esistono delle regole precise,bche saranno utilizzate anche se non coscientemente da tutti i partecipanti se il posizionamento e libero all’interno della sala stessa per decidere dove sedersi. ( Di queste regole scriverò in un prossimo articolo) ma quello che ci interessa in questa fase introduttiva è il constatare che, se dette persone usciranno dall’aula, per esempio per una pausa caffe, al ritorno senza nessun motivo apparente, pur essendo liberi di posizionarsi ovunque, andranno a sedersi, esattamente dove erano seduti in precedenza.
Questa è una della prove, di come il possesso del territorio, comportamento tipico degli animali, determina dei meccanismi incontrollati che saranno alla base del nostro studio del paraverbale.
C.R.D.D.M.M (Marina Militare). - Lungotevere delle Armi 20 - Roma (Fermata metropolitana Lepanto )
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