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mercoledì 27 febbraio 2008

Presentazione del romanzo storico “ La viandante nel mare di nebbie” di Maria Rosaria Balbi

Giovedì 6 marzo , alle ore 18:00, verrà presentato, presso il Palazzo di Città a Salerno, il romanzo storico La viandante nel mare di nebbie di Maria Rosaria Balbi.
Durante l’evento, organizzato dal Centro Studi Diapason, interverranno Ermanno Guerra, assessore alle politiche locali; Felice De Martino, scrittore; Raffaele Picardi, promotore “La mia Italia per il mondo”; Dina Del Gaiso, docente; Salvatore Franchini, direttore di Campania Art Magazine; Giuseppe Maria Galliano, consulente della comunicazione.

Nel corso della serata sarà presentato il progetto “Campania Art Magazine” ed il video ispirato ad uno scritto di Maria Rosaria Balbi, prodotto da Additivi Televisivi e diretto da Arturo Murante. L’autrice racconta come i Padri Pellegrini abbandonarono l’Inghilterra alla volta del Nuovo Mondo per sfuggire alle persecuzioni religiose. Si pone in questo scenario la figura di Henriette Bowles, una giovane donna che, rimasta sola al mondo, nel settembre del 1620, per fuggire dal suo passato di dolore e violenza si imbarca sulla Mayflower abbandonando l’Inghilterra per il Nuovo Mondo. Sull’imbarcazione nascerà un forte legame fra la giovane e i coniugi Carter che inizia a considerare come i genitori che non ha mai avuto. Conoscerà, inoltre, Priscilla Mullins, sua coetanea. Durante la traversata, che si rivelerà drammatica, si crea a bordo una complicità che annulla i personalismi e le diversità religiose. Un giovane, Browne, figlio di un ricco mercante londinese, s’innamora di Henriette durante la navigazione e vorrebbe sposarla, ma la ragazza che non ricambia il sentimento del ragazzo. Nel corso della traversata si assisterà al tradimento del capitano della Mayflower. Invece che in Virginia, i Pellegrini saranno costretti a sbarcare a Cape Cod, sulle coste del New England, dove non ci sono altri insediamenti umani. A Cape Cod i Pellegrini vivranno una gravissima realtà di stenti, gelo e malattia subendo perdite umane per circa il 50% della comunità. Carter, eletto primo governatore della nuova colonia Inglese, tenterà di mediare alle divergenze che vanno affiorando fra i membri del gruppo superstite. Henriette inizia a confrontarsi con l’inflessibilità di regole a lei sconosciute fino a quel momento, provando un incontenibile desiderio di ribellione. Intanto il governatore Carter, preoccupato dalla gravità della situazione in cui versa l’intero gruppo, decide di tentare un contatto con gli Indiani che sono stati avvistati più volte nelle vicinanze. Nella zona vivono anche le tribù dei Nausets e dei Narragansetts che sono ostili agli Inglesi appena arrivati. Dopo alcuni vani tentativi, finalmente il contatto auspicato dal governatore Carter avviene: gli Indiani sono Wampanoag, pacifici agricoltori nativi della zona. Nel frattempo Henriette, venuta a conoscenza delle intenzioni matrimoniali dell’anziano capitano Standish che, rimasto vedovo, vorrebbe sposare la sua amica Priscilla, aiuta l’amica a sfuggire a tali nozze. Priscilla, innamorata del giovane bottaio John Alden, lo riesce a sposare, grazie anche all’aiuto dell’amica. Il capitano Standish, ferito nell’orgoglio, accusa Henriette di essere l’artefice della brutta figura in cui è incorso. Quando avviene il contatto tra la comunità Puritana e quella dei Wampanoag, Henriette rimane folgorata dagli Indiani che sembrano vivere felici e liberi, senza i limiti che invece i Puritani impongono. Henriette poi si innamora di Sunconewhew, figlio del Grande Sachem dei Wampanoag, Massasoit. L’amore fra ci due giovani non è ben visto, per cui i due sono costretti a viverlo clandestinamente per cui Henriette corre molti rischi. I suoi rapporti con i Puritani si incrinano e questi la guardano con sospetto. I Carter cercano di proteggerla e difendere, ma alla morte del governatore Carter, a cui subentra Bradford, la ragazza viene tenuta sotto stretto controllo. Colpi di scena e fiato sospeso continueranno a susseguirsi e accompagneranno il lettore fino al termine della vicenda. Il romanzo, chiudendo con parole dell’autrice, porta alla luce un realtà che porge il fianco ad un’interpretazione in qualche modo dissacratoria di quella realtà, mettendo in evidenza debolezze, dubbi ed anche bassezze. Quadro questo in cui i Padri Pellegrini sono risultati, ad un esame storico, molto dissimili da tutti coloro che sono andati alla conquista del Nuovo Mondo, per motivi puramente espansionistici-commerciali.

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