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sabato 23 febbraio 2008

Bari - Carlo Verdone, Claudia Gerini e Geppi Cucciari presentano 'Grande, Grosso e … Verdone'


Il 7 marzo uscirà nelle sale cinematografiche l’ultimo film di Carlo Verdone “Grande, Grosso e … Verdone” che lo vede nel doppio ruolo ormai a lui consono di attore- regista nonché anche di sceneggiatore, assieme a Piero De Bernardi e Pasquale Plastino.

Per la presentazione del Film, sono venuti a Bari proprio Carlo Verdone e due delle sue “mogli”, le protagoniste : Claudia Gerini e Geppi Cucciari.

Un nuovo film che fa riferimento al passato dato anche l’assonanza del titolo con “Bianco rosso e Verdone” del 1981, ma come spiega lo stesso Verdone sono passati ben 27 anni, e le cose nel frattempo sono cambiate e chiarisce perché scrivere e dirigere un film con la riproposizioni dei personaggi che lo hanno reso famoso e che fanno parte del cult del cinema italiano.

“Il tutto nasce su commissione. Sul sito del mio fan club, mi sono sopraggiunte richieste da parte dei miei ammiratori che chiedevano di rivedere proprio quei personaggi.

Ne ho parlato col produttore Aurelio De Laurentiis, che mi ha detto : “io sono uno di loro, ma poiché sono passati tanti anni dobbiamo evolvere i personaggi con la loro età”.

“Così mi sono messo al lavoro – continua Verdone – ma la paura mi prendeva mentre scrivevo perché avevo il timore della competitività con il passato. Così ho dovuto sterzare per dare un senso al film, mantenendo intatti il DNA di quei personaggi riportandoli all’età che mi appartiene. Quindi li vedremo sposati e con figli a carico, mentre il clima e le storie sono diverse”.

E’ proprio il clima ad essere il comune denominatore di questo film, che racchiude tre minifilm non intrecciati tra di loro, dove il “candore” è contrapposto alla “volgarità”, volgarità che fa da padrona e che si è insinuata nella nostra vita di questo millennio.

“Negli anno 80 con Bianco, rosso e Verdone - spiega il regista - si nota che nel film ci si rivolgeva alla Sora Lella, dandole del Voi, ultimi sprazzi di una certa Roma.

Con gli anni 90 si inizia a condannare i veri abitanti storici, deportandoli in periferie anonime.

L’humus del popolino non c’è più. Il loro posto viene preso da immigrati che cambiano il volto della città dando inizio alla diffidenza.

I muri delle città sono sfregiati dagli spray, non c’è più controllo non esiste più il rispetto totale della città, questo perché viviamo in una grande “cafoneria” che non è libera espressione.

La volgarità nasce dai cattivi esempi che non vengono puniti, basta guardare il nostro Governo”.

Come si può immaginare i tre minifilm sono riproposti in un periodo privo di etica e di contenuti dove i “coatti” non sono i veri cafoni, perché loro sono naturali, ma i veri volgari sono quelli incravattati e ben vestiti.

Tre storie, la prima quella tragico-comica della famiglia di Leo Nuvolone, dove Verdone impersona una “candido” un “ingenuo” alle prese con un impresario funebre che come un avvoltoio cala senza preavviso nella loro casa al momento del decesso della madre di Leo e che li trascina in un vortice che sembra non avere uno spiraglio di uscita.

In questo episodio la moglie di Leo è impersonata da Geppi Cucciari al suo primo film.

“Non potevo immaginare una partenza migliore –sostiene Geppi Cucciari – che iniziare con Verdone. Mi ha diretto con grande delicatezza ed è stato difficile impersonare una moglie dal carattere forte e autoritaria trattenendo le risate. Perché per registrare il film si è riso tanto e molto spesso per proseguire nelle scene abbiamo improvvisato”.

Il secondo film è il ritorno del professore logorroico e dispotico, Callisto Cagnato. L’evoluzione del personaggio è il suo carattere sinistro.

“Devo ammettere – sostiene Verdone – che questa è una delle mie migliori performance. Mi sono appropriato di quel tipo, tanto da far trasparire qualcosa di teatrale e di sordido che non mi aspettavo, da dovermi chiedere se io non sono un po’ come lui”.

Nel terzo episodio rivediamo i coatti romani, che non sono Ivano e Jessica di Bianco, rosso e Verdone, ma Moreno Vecchiuti e sua moglie Enza, interpretata da Claudia Gerini.



“E’ un grande ritorno alla commedia con Carlo – dice Claudia Gerini – dopo l’ultimo film in cui abbiamo lavorato assieme “Sono pazzo per Iris Blond” del 1996. Anche qui impersoniamo dei personaggi sopra le righe, una coppia di arricchiti cafoni, che assieme al loro figlio Steven (Emanuele Propizio) si recano in vacanza a Taormina nel più lussuoso albergo della località. Immaginatevi cosa può accadere”.

In questo film termina Verdone ci sono molti dettagli, che occorre capire ma che fanno riflettere; in fin dei conti si rispecchia una realtà che non è distante da noi ma che ci appartiene.

Nel cast ci saranno,Eva Riccobono, Andrea Miglio Risi, Roberto Farnesi e Martina Pinto.

Il titolo del film, evocativo delle prime pellicole di Verdone, è stato inventato e proposto da un suo fan , Gabriele Cosmelli.

Anna deMarzo

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