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martedì 2 ottobre 2007

Bari - Renzo Arbore è il grande mattatore della Notte delle Metropoli


L’anchorman Renzo Arbore ha preso posto assieme alla sua Orchestra Italiana alle 22.45 sul palco allestito in Piazza Prefettura a Bari per la festa della “Notte Metropolitana”, che ha visto la presenza di una folla oceanica lungo tutto Corso Vittorio Emanuele.Indossava uno dei suoi famosi gilet paillettati e l’ha voluto di colore rosso per comunicare che voleva esprimere la sua solidarietà al popolo birmano, come hanno fatto ieri i baresi in occasione della “notte dei ricercatori”.La sua orchestra nata ben 18 anni fa, ha due grandi ispiratori della musica italiana : Roberto Murolo e Renato Carosone che hanno rinnovato e decodificato la musica napoletana, e con brani di questi autori ha iniziato lo spettacolo, proponendoli con nuove sonorità, in chiave country, blues e swing.Così hanno incominciato il loro concerto con il brano “O Sarracino”.Non potevano mancare ritmi di divagazione esotica latino americani, e non si poteva non omaggiare Totò e Domenico Modugno,altro pugliese DOC, e Renzo ha fatto notare che “è dispiaciuto che questo autore che ha rinnovato la musica del’900, sia stato dimenticato, ed è mia intenzione far rivalutare questo cantautore dedicandogli uno spettacolo,interpretando le sue canzoni”.Uno spettacolo che ha divertito i presenti non solo per la bella musica ascoltata ma per gli interventi ironici riguardanti la sua vita giovanile e la sua famiglia, tutti figli della “zolla”,che amavano lavorare la terra del tavoliere di Puglia, e delle leccornie regionali “lampascioni” di cui ha provveduto a farne una scorta, ed ha amabilmente intrattenuto il pubblico raccontando aneddoti esilaranti riferiti ai membri della sua Orchestra e di come li avesse reclutati.Il pubblico presente non si è sottratto alla richiesta del mattatore di cantare con lui la canzoni più belle della musica italiana come : Malafemmina, Reginella, e poi con il suo inseparabile clarinetto intona Smorza 'e llights e poi ancora Luna rossa, Pecchè nun ce ne jammo in America?, Voce 'e notte, Dicitencello vuje, Por dos besos, Com'è bello fa' l'amore quanno è sera.Stornelli improvvisati Comme facette mammeta; Aummo… aummo. Medley: Everybody's talking – 'O surdato 'nnammurato, Ma la notte no, Medley: Vengo dopo il Tiggì – Tanto pe' canta' – Dove sta Zazà, Il clarinetto, Il materasso, Meno siamo meglio stiamo.Bravissimi i componenti dell’Orchestra Italiana dal nuovo elemento aggiunto Mariano Cariano che ha sostituito il compianto amico Gennaro Petrone, i cantanti Barbara Bonaiuto e Gianni Conte, i maestri Mario e Michele Montefusco, Massimo Volpe, tutti i mandolinisti e percussionisti, per terminare con l’altro amico Gege Telesforo .
Anna DeMarzo

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