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domenica 20 dicembre 2009

Bari - Esclusiva regionale 'Il mercante di Venezia' di W. Shakespeare regia di Massimiliano Civica


In esclusiva regionale al Kismet di Bari inserito nel Programma 2009/2010 del Teatro Pubblico Pugliese la Fondazione Teatro Due ha portato in scena “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare, con maschere realizzate da Andrea Cavarra con Elena Borgogni, Oscar De Summa, Mirko Feliziani, Angelo Romagnoli. Uno spettacolo con la regia di Massimiliano Civica, insignito del Premio Ubu per la miglior regia.

La storia raccontata è quella che l’indimenticabile drammaturgo di Stratfort apon Avon scrsse intorno al 1596, una commedia in cinque atti composta di prosa e versi, che parla della storia di un patto non mantenuto e di una vendetta sullo sfondo della millenaria intolleranza religiosa nei confronti degli ebrei.

Nell’originale progetto di regia ideato da Massimiliano Civica, “Il mercante di Venezia di Shakespeare rappresenta l'approdo, felicemente riuscito, sulle scene teatrali, inteso come "il principio di rinnovamento" nel panorama italiano”.

Civica realizza una propria trasposizione dell’ opera con il suo caratterizzante stile dalle peculiarità sobrie, mettendo in evidenza la sua attenzione per le “dinamiche emotive e politiche che si stabiliscono fra i personaggi”.

Un palcoscenico vuoto, con uno sfondo nero, sulla scena quattro attori statici, quattro maschere indossate e levate con schematica attenzione, uno spazio scenico contornato solo dal nulla, quattro sedie e una recitazione realizzante l’utilizzo non accademico dei toni.
L’esito di tutto ciò è al primo impatto disorientante nello spettatore, ma poi pian piano diviene una grata in cui il testo e la lettura della storia dell’amicizia/amore di Bassanio e Antonio, dell’amore di Bassanio per Porzia, della lotteria dei tre scrigni, ma anche del ruolo dell’ebreo Shylock si compongono sotto un’unica parola: “la forza dell’amore e della passione”.

Visto così Shylock non compare come protagonista, ma come uno tra i quattro, mentre Porzia viene svincolata dai cliché. Tutto l’intreccio si sviluppa intorno a giochi sfuggenti e allo stesso tempo stupefacenti creazioni in cui amicizia, ostilità razziale e amore rivelano i tanti punti di vista, come i personaggi stessi.

Massimiliano Civica pertanto in questo excursus attraverso il capolavoro di Shakespeare evidenzia una lettura scarna del testo stesso, quasi epigrafica, ma la scelta fatta pur essenziale riesce a cogliere l’essenza efficace che il suo autore allora come adesso intendeva darne.

Da sottolineare oltre alla liricità degli interventi scenici anche e soprattutto l’aggancio dell’opera cinquecentesca con la realtà del nostro tempo, evidenziando problematiche e quesiti mai accantonati nella storia dell’umanità

Maria Caravella

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