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sabato 19 dicembre 2009

Bari - E La Divina Commedia diventa anche un musical


La Divina Commedia di Dante Alighieri se nel periodo scolastico tedia gli studenti , non si può non amarla per tutto il resto della nostra vita.

Un’opera di settecento anni fa che incanta ed affascinata anche i non estimatori e che ogni sua rappresentazione sia teatrale che televisiva (“Dante incontra Albertazzi”, “Hell in the cave, versi danzanti nell’aere fosco”, le letture di Roberto Benigni, Pia de’ Tolomei di Gianna Nannini) fa il tutto esaurito.

Così è stato anche ieri dove si è potuto vedere una presenza massiccia di molti giovani alla prima del musical “La Divina Commedia” andato in scena al TeatroTeam di Bari a conferma che è uno spettacolo che avvicina il grande pubblico .


A riportare l’immortale poema di Dante sul palcoscenico ci ha pensato mons. Marco Frisina, direttore del Centro liturgico del Vicariato di Roma e maestro direttore della Cappella musicale lateranense.
La Divina Commedia di Frisina che ha curato la parte musicale su libretto di Gianmario Pagano è un’opera moderna che pone al centro del racconto l’”Amore” in ogni sua forma, dall’amore che muove l’Universo a quello più terreno degli uomini con tutte le fragilità che esso comporta.

Certo un’impresa difficile rappresentare le cento cantiche in due ore di spettacolo, ma gli autori hanno privilegiato presentare solo alcuni dei personaggi che Dante incontra nel suo cammino quelli che fanno parte dei nostri ricordi collettivi dalle tre fiere, a Caronte, agli amanti Paolo e Francesca, al suicida Pier delle Vigne, al guerriero Ulisse, al conte Ugolino, alla dolce Pia de’ Tolomei, ai poeti Guido Guinizzelli e Daniel Arnaut, a Matelda, San Bernardo e Piccarda e Tommaso.

Il musical è stato diviso in due atti il primo costituto dal prologo e dall’Inferno, mentre il secondo dal Purgatorio e dal Paradiso.
Anche la parte musicale sembra essere stata ben distinta.
Nel primo tempo, primeggia un suono tenebroso dando respiro ad una musica moderna che dal rock arriva a l’heavy metal per dare drammaticità alla scene.

A rendere il tutto più suggestivo sono state le proiezioni delle immagini tratte dai disegni di Gustave Dorè, che hanno mostrato una minacciosa selva, un inquietante fiume Acheronte, un’infuocata città di Dite, dove le luci di colore rosso hanno reso bene l’ambientazione.

Nella seconda parte da un luogo di dolore si passa ad un luogo di preghiera. La musica cambia e si privilegia il canto gregoriano. Anche la luce si trasforma orientandosi verso i colori pastello.
Tutto si trasforma quando si entra nel Paradiso si è accecati da una luce che indica la purezza e da canti di gioia pieni si sentimento e di amore verso Colui che è l’”Amor che move il sole e le altre stelle”.

Un plauso a tutti gli attori che hanno cantato brani anche di difficile interpretazione, dove alcune volte i testi erano tratti dalle terzine della Divina Commedia..

Elemento essenziale del musical le coreografie di Anna Cuocolo e Francesca Romana di Maio con un corpo di ballo composto da 12 ballerini acrobati che hanno ben interagito con lo spettacolo abbattendo anche la quarta parete, danzando tra il pubblico.

La Divina Commedia. L’Opera
Una produzione Nova Ars
Musiche di Marco Frisina
Libretto di Gianmario Pagano
Regia di Maursio Colombi
Coreografie di Anna Cuocolo e Francesca Romana di Maio

Creature fantastiche di Carlo Rambaldi
Realizzazione di Sergio Stivaletti
Con
Cantanti :
DANTE Vittorio Bari
BEATRICE Mariangela Aruanno
VIRGILIO Alessandro Castriota Scanderberg
CARONTE/UGOLINO/TOMMASO alessio D’Aniello
FRANCESCA/ Matelda Valentina Spreca
PIER DELLE VIGNE/ARNAUT/TOMMASO Giorgio Adamo
ULISSE/GUIDO/BERNARDO Alberto Lupo Janelli
PIA DE’ TOLOMEI/PICCARDA Daniela Bulleri

Per dover di cronaca, se lo spettacolo La Divina Commedia di mons. Frisina è stata una riduzione del poema del sommo poeta, lo spettacolo proposto a Bari è stata un’ulteriore riduzione teatrale rispetto al musical presentato nei diversi teatri sparsi sul nostro territorio, dove si è rinunciato a gran parte, se non tutta all’imponente scenografia.

Anna deMarzo

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