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lunedì 3 marzo 2008

I non luoghi: una rassegna di video e cortometraggi a cura di Giorgia Sabatini

Venerdì 29 febbraio e sabato 1 marzo 2008, alle ore 20, Trip (via Martucci 64, tel. 081.19568994) ospita “I non luoghi”, una rassegna di video e cortometraggi a cura di Giorgia Sabatini e una mostra di fotografia (nella sala Newton, sino a sabato 8 marzo) organizzata dall’associazione culturale “La seconda ombra”.

“I non luoghi”. Rassegna multimediale di video d’arte, cortometraggi, documentari, fotografie su I Non Luoghi delle città intesi come un territorio “di passaggio”, come luoghi da attraversare in un percorso che porti da un momento della propria vita ad un altro. Ciò che infatti trasforma uno spazio in un luogo è proprio la capacità di ospitare le storie degli uomini.

I protagonisti: 17 videomakers + 3 fotografi

VIDEO: The flu ID, Stefano Cagol, Tokyo, 2006, 6’56’’; Lieve, Daniele Carrer, Italia, 2003, 1’55’’; Don’t travel with heavy luggage, Domenico Buzzetti, Italia, 2006, 3’16’’; Undream a dream, Antonio Patrizio, Italia, 2006, 4’; Toxdoll, Antonello Novellino, Italia, 2005, 3’14’’; Habitat artificiale, Valerio Veneruso, Italia, 2006, 3’33’’; Train, Gianni Iannitto, Italia, 2006, 2’23”; Ciclo Anoressico 0, UGO, Comitato Artistico P-gruppe, Italia, 2007, 2’10’’; Non è vero che da bambino, UGO, Comitato Artistico P-gruppe, 2007, 0’38’’; Sacrificio all’infanzia, Nadia Perrotta, Italia, 2006, 2’40’’; Civilization-Prelude, Stefano Cormino (musica: Resina), Italia, 2003, 4’45”; Volver atrás para ir adelante, Gea Casolaro, Italia, 2003, 9’15’’, courtesy The Gallery Apart; Somewhere – Un treno per migrare, vecchie e nuove migrazioni, Antonello Novellino, Italia, 2007, 12’; Il coniglio, Antonio Moreno, Italia, 2005, 2’; L’ultimo treno, Massimiliano Mattioni, Italia, 2006, 11’; Il viaggio, Mario Ricci, Italia, 2006, 8’02’’; Mhg, Valentina Miorandi, Italia, 2008, 4’32’’; Il Guardone di Porter e l’idea di montaggio, Ivano De Simone, Italia, 2007, 2’38’’; La Camera, Ivano De Simone, Italia, 2007, 13’29’’; S1 - ES ONE, Roberto Sommella, Italia, 2007, 17’

FOTO: Luca Atero Di Biase, Lucio Carbonelli, Francesco Chianese
Giorgia Sabatini è critica d’arte indipendente e organizzatrice di eventi culturali. La curatrice della rassegna intende esplorare il rapporto delicato tra habitat e comunità, tra lo spazio in mutamento e chi questo spazio lo vive. Una rassegna di cortometraggi e documentari proporrà un gioco in cui ri-conoscere gli innumerevoli “non luoghi” indagati e rappresentati dal cinema.

La Seconda Ombra è un’associazione culturale senza scopo di lucro federata con la FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema). La sua finalità è la promozione della cultura, in particolare audiovisiva, intesa come conoscenza e intervento sulla realtà contemporanea in tutti i suoi aspetti. La Seconda Ombra concepisce il cinema e le altre forme di espressione audiovisiva come un valido mezzo di intervento diretto sulla società e considera la sua attività come servizio sociale, per la diffusione e lo sviluppo della cultura e dell’informazione in tutte le forme e per il rinnovamento delle strutture che ad esse sono connesse.
Dal luogo al non luogo. Che cos’è il non luogo?

La definizione di non luogo negli ultimi 15 anni ha incontrato una costante fortuna, grazie alla capacità di descrivere sinteticamente ed efficacemente una delle condizioni esistenziali dell’epoca postmoderna. Questo termine designa, infatti, tutti quegli spazi (stazioni, aeroporti, centri commerciali, mezzi di trasporto pubblico ecc.) vissuti come un territorio da attraversare in un percorso che porti da un momento della propria vita ad un altro. Definizione questa che potrebbe oggi considerarsi estesa a molteplici spazi delle città, in cui tendono a scomparire gli elementi catalizzatori in grado di creare un’identità, una relazione, una storia. Ciò che trasforma uno spazio in un luogo è proprio la capacità di ospitare le storie degli uomini, quindi il non luogo è quelle parti della città dove si passa correndo, dove non c’è niente da guardare, poco da socializzare. Il non luogo è dove non hai voglia di stare, d’incontrare, vorresti dimenticare. Eppure le città sono sempre di più un non luogo in cui siamo costretti a vivere.
Come si può ovviare ad un non luogo? Non certo attribuendogli una funzione imposta infatti, sarebbe come riempire uno spazio vuoto con cose inutili, l’unica strada possibile che consente al negativo di diventare pieno di contenuti è l’arte. I non luoghi simbolo delle città moderne, possono essere i luoghi in cui la creatività, la voglia di vivere e di raccontarsi diventa arte, società in movimento. La cultura di tutte le arti è un processo armonioso che vuole indagare il proprio vissuto personale per ampliare il proprio sapere, la propria “cultura” attraverso il sentire emotivo e la conoscenza esperenziale.
La visione complessiva dei non luoghi dove arte e tecnologia - scienza e sentimento - viaggio e staticità si fondono in un unico progetto fruibile per dare una visione diversa e differenziata, ma unica sulle città. Gli artisti sono i protagonisti della ricerca dell’identità della nuova città. Ci si muove in un territorio conosciuto, ma che riletto con gli occhi dell’artista assume caratteri insoliti, di legami tra espressioni performative, visive e culturali. Lo spettatore diverrà visitatore e scoprirà nei luoghi della rassegna la città, le città che ogni artista porta dentro di sé.
Alessia Saggese

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