Domenica 9 marzo 2008, alle ore 18:00, prende il via l’esposizione di sculture, bassorilievi e oggetti d’arredamento del maestro Biagio Landi.
L’esposizione, voluta dal presidente Belinda Villanova dell’Associazione Culturale Onlus DEDALUS, sarà ospitata dal negozio “Natura ed arte”, ha come tema “La dimensione della materia: scontro incontro forme, e spazio”.
Maestro Biagio Landi, come nasce la sua passione?
“La mia passione inizia quasi trenta anni fa, quando mi diplomai all’Istituto d’Arte di Salerno
Già dalle prime realizzazioni si evidenziava la mia formazione futuristica. Mi piaceva, infatti, soffermarmi ad osservare le opere di Giovanni Balla e Umberto Bocciono.
Quando realizzo un’opera mi piace andare oltre la tradizione ceramica locale nella sua declinazione più marcatamente commerciale. Ci tengo a far notare che il colore è parte integrante delle mie sculture. Nelle realizzazione non uso le pennellate, preferisco inserire il colore nelle forme per ottenere così, contorni ben definiti”.
Ogni artista ha una fonte di ispirazione, quale è la sua?
“L’input a compiere un’opera mi può venire da un qualsiasi evento, da un gesto o da una persona incontrata anche casualmente.
Preparo bozzetti che ripongo, anche per anni, nei cassetti , poi, quando vado a riprenderli, attribuisco loro un significato diverso da quello iniziale, dando così l’avvio alla creazione.
La mia scultura diventa un’attività intesa : plasmare il grumo materico, in modo da liberarne tutta la carica dinamica in esso contenuta , renderlo quindi un nucleo di energia che si impone allo spazio circostante, ridisegnandola è la mia reale volontà”.
Ci parli della prima creazione che ha realizzato?
“La prima opera da me realizzata si intitola Forme plastiche. L’ispirazione è scaturita dallo studio dell’opera Sviluppo di una bottiglia nello spazio di Boccioni”.
Presidente Villanova, in breve accenno al maestro e sulla sua mostra?
“L’associazione culturale DAEDALUS, di cui sono il presidente, si pone lo scopo di far emergere i giovani talenti, ed aiutarli all’inizio del loro percorso artistico. L’esposizione è molto interessante; dalle opere si evince un una profonda forza narrativa ed evocativa che deve essere interpretata e portata alla luce tramite un processo di identificazione con l’autore nella ricerca della giusta chiave di decodifica. Il giovane promette molto bene, ha talento posso affermare che credo molto in lui e sono sicuro del suo successo”.
Alessia Saggese
Addetta stampa Centro Studi Diapason
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