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domenica 9 settembre 2007

VINO: ANNATA SPETTACOLARE PER IL CARMIGNANO

Vendemmia in anticipo di una settimana. Ottima la qualità, leggero calo di produzione (5-10%). Scongiurato l’aumento dei prezzi all’ingrosso. Andrea Landini, Presidente Coldiretti: “Annata da incorniciare”.
Annata spettacolare per il vino di Carmignano. Se da Nord a Sud si parla di una delle vendemmie più anticipate degli ultimi 70 anni con operazioni di raccolta iniziate già, in alcune zone, nella prima decade di agosto e con un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni rispetto alla media pluriennale, tra i produttori di Carmignano e Poggio a Caiano, le due aree delineate dalla disciplinare di produzione, regna la tranquillità anche se qualche piccolo pensiero c’è stato, soprattutto nel mese di agosto quando le alte temperature avevano rischiato di “bruciare” grappoli e chicchi. La vendemmia partirà con un leggero anticipo: dai 7 ai 10 giorni.
Con inizio tra questo fine settimana e l’inizio della prossima. Nonostante lo spavento e il piccolo ritardo l’annata – a dire dei produttori (15 quelli iscritti al Consorzio tutela vini di Carmignano spalmati su 300 ettari) sembra essere, ad una prima analisi, di “ottima qualità, addirittura migliore rispetto alla passata stagione ma con un piccolo calo di produzione” dovuto alle anomalie climatiche che si attesterà - secondo i produttori - “sul 5-10%”. Una stima che trova riscontro nell’analisi dell’Assoenologi che ha preventivato un decremento della produzione di circa il 10% rispetto al 2006. Tra gli allarmi anche un rincaro del costo del vino all’ingrosso che a causa della poca resa dell’uva in molte regioni, subirà degli aumenti. Non sarà però il caso ne del Carmignano rosso, ne tanto meno del Barco, Vin Ruspo e del Vin Santo come hanno assicurato gli stessi produttori.
Andrea Landini, Presidente Coldiretti Provinciale e titolare di una delle aziende più grandi del Carmignano con oltre 10 ettari “Le Ginestre” è molto soddisfatto. “Stimiamo una buona produzione sia qualitativa che quantitativa. Le viti - spiega il Presidente Coldiretti - soprattutto quelle più giovani, hanno sofferto un pò la siccità nel mese di luglio ma poi le piogge ci hanno dato una mano. L’ andamento della primavera e della prima parte dell’estate ha comunque provocato un anticipo sulla maturazione delle uve tanto che la fase della vendemmia è stata anticipata di 7-10 giorni. Dalla metà di settembre ci siamo spostati verso la fine del mese”. Sul lato produttività Landini conferma il leggero calo: “Un calo di produzione potrebbe starci – spiega ancora – ma è molto contenuta. Si parla di un 5-10% e non di più. Sarà un annata davvero ottima”. Sul lato rincari-vino Landini non crede che si procederà ad aumenti. “Il vino di Carmignano è un prodotto di nicchia e di fascia già molto alta. Il prezzo all’ingrosso, sui 6 euro per il Barco e tra i 12-13 euro per il Carmignano è già un costo importante e credo sia il rapporto qualità-prezzo ottimale. Carmignano non ritoccherà verso l’alto. I consumatori possono stare tranquilli”.
La delicata fase di raccolta uva al Podere “Il Sassolo” decollerà in tre trances: in questi giorni il merlot, tra il 17 e 18 per il sauvignon, e nella penultima settimana del mese per il cabernet. Produzione stimata intorno ai 120 quintali tradotti in circa 15 mila bottiglie.“Ad occhio e croce – spiega il titolare Antonio Mannelli – ci sarà un calo di produzione del 5-10% - conferma il dato generale. Ma la qualità ci darà grandi soddisfazioni. Potrebbe essere migliore di quella della passata stagione che di per se era stata davvero ottima”. Anche per Mannelli, per quanto riguarda l’allarme del rincaro-vino “abbiamo raggiunto il rapporto ideale”. “Il mercato ci sta ripagando e credo sia la strada giusta. Il Carmignano è un vino di nicchia e su questo nessuno può più discutere ma alzare i prezzi potrebbe essere dannoso. Non cambio il listino”. La vendemmia non è ancora iniziata nemmeno a “Le Poggiarelle” in località Seano. “Stiamo aspettando – spiegano dall’azienda che produrrà sui 10 quintali di uva – che il tasso alcolico raggiunga i 14 gradi. L’uva è sana e bella, e il prodotto finale si preannuncia di grande qualità. Personalmente – ci spiega il titolare – non credo che avremo minore quantità. La qualità sarà sicuramente migliore”.
Le aziende iscritte al Consorzio: Tenuta di Capezzana, Fattoria Artimino, Il Poggiolo, Castelvecchio, Tenuta Le Farnete, Fattoria Ambra, Fattoria le Ginestre, Piaggia, Pratesi, Le Poggiarelle, Podere Allocco, Tenuta La Borriana, Il Sassolo, Fattoria Bacchereto.


Andrea Berti
Ufficio Stampa
Massa Italia
gringoire@interfree.it

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