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domenica 30 settembre 2007

PALINSESTO “DO IT YOURSELF” PER IL TELESPETTATORE SATELLITARE

Il telespettatore di nuova generazione è ormai identificato: autonomo ed esplorativo, consapevole dei propri interessi, più critico di un tempo, si sta allontanando progressivamente dalle televisioni generaliste (che offrono programmi indifferenziati) per cercare nuovi contenuti di qualità sulle tv satellitari. Vista l’ampia offerta del mercato, fraziona e quasi parcellizza il tempo riservato all’uso di questi mezzi, dedicandosi a uno zapping severo che consente di comporre da sé il proprio palinsesto e che ha modalità sempre più simili alla navigazione Internet.

E se il tempo complessivo dedicato alle tv si è ridotto, negli ultimi anni, anche fino alla metà, contemporaneamente è cresciuta l’aspettativa e l’attesa di nuovi e buoni contenuti, meglio se da trovare con animo da segugio.

E’ quanto emerge da AUDISTAR 2007 (AUDI Satellite Television Audience Research), realizzata da GfK Eurisko, l’Istituto di ricerca specializzato, tra l’altro, in indagini sulla comunicazione e sui media , e presentata questa settimana ai clienti sponsor. Il rapporto Audistar 2007 si articola in due wave: alla prima, con rilevazioni dal 29 gennaio al 15 aprile, seguirà la seconda, a ottobre/novembre di questo anno.

Complessivamente, per ogni fase, 21.000 interviste telefoniche, distribuite in modo costante nei vari giorni della settimana, inclusi sabato e domenica: 300 casi al giorno, 10 settimane di interviste per ogni tranche, su un campione del tutto rappresentativo della popolazione, intervistato in prima serata.
Il merito di questa indagine è di affiancare alle misurazioni di dati oggettivi già esistenti (Auditel ed Eurisko Media Monitor) “dati dichiarati”, cioè elementi di realtà come sono percepiti dagli intervistati, il che significa anche stati d’animo e sensazioni.

Una considerazione: oggi gestire il proprio tempo è un problema davvero difficile; si vive sempre più fuori casa (“obblighi” da lavoro e “vincoli” da impegni liberamente assunti, quindi meno tempo per i mezzi a fruizione domestica); il frazionamento è un must. Un numero crescente di “cose”, in unità di tempo sempre più brevi, quindi più canali da vedere, in tempi più ridotti. (Intanto, tra uno spostamento e l’altro, in auto, vince la radio).

L’esposizione alla televisione non passa più, dunque, attraverso l’elezione di un canale preferito che capitalizza gli ascolti (e gli share). I telespettatori si espongono a “pacchetti di canali”. Il “canale” oggi è in realtà un bouquet di emittenti, ciascuna delle quali ottiene solo nano-share. Non basta leggere le audience dei singoli canali, perciò, ma occorre individuare le logiche che ne accomunano diversi

Sono oltre 150, infatti, i canali che possono essere raggruppati in varie aree: alcune di queste si stanno preparando a soddisfare anche le richieste più innovative ed esigenti di un pubblico progressivamente più consapevole.

Quali sono le logiche che guidano il telespettatore nelle proprie scelte? L’analisi condotta da GfK Eurisko all’interno di Audistar 2007 consente di individuarne una dozzina:
Canali “istituzionali” , classici evergreen, con format conosciuti, appuntamenti fissi, orari noti, la quotidianità indoor
Canali “movimento”, più innovativi, con alternanza di format classici e altri in evoluzione, con i nuovi bisogni del pubblico
Sport (soprattutto il calcio, la prima leva storica di accesso alla pay tv)
Home cinema (entertainment domestico, da salotto, con film senza interruzioni)
Area Kids (cartoon, ma non solo)
Alla scoperta del mondo (viaggi, scienza, avventura, ma anche il mondo di oggi e di ieri, il gusto per la qualità, città d’arte e design, uno sguardo che è un caleidoscopio intorno a sè)
Accompagnamento musicale (per l’ascolto di sottofondo, in alternativa alla radio, spesso usufruito in pub e locali)
Nuovi format (reality e life style)
La passione per la serie tv (horror, thriller, fantascienza, ma anche film e telefilm pensati per un pubblico maschile)
Le news (Tg e meteo, tutto quanto serve per essere aggiornati e dominare gli argomenti di cui si parla)
Canali satellitari in chiaro (visibili senza abbonamento, canali educativi per i più giovani)
Canali di nicchia (in genere in lingua come Cnn e BBC, ma anche musica classica)

Quanto alla segmentazione tipologica dei telespettatori, su un mercato potenziale di tv satellitari che coinvolgono oltre 20.600.000 individui, sono 8 i profili definiti da Audistar 2007 di GfK Eurisko:
1. Multicanali: soprattutto uomini, giovani, amanti della multimedialità, che usufruiscono della tv a tutte le ore e in tutte le occasioni possibili. In 7 giorni vedono almeno 41 canali satellitari.
2. Videosport: ancora soprattutto uomini, con la passione per il calcio. Pubblico prevalentemente serale, alterna calcio e altre attività sportive. In 7 giorni, vedono in media 17 canali.
3. Musical-Entertainment: giovani, molto presenti al Sud, seguono la tv dalle 12 alle 15, dopo la scuola. In 7 giorni, vedono in media 26 canali.
4. Info-Tainment: telespettatori colti e con lavori interessanti, soprattutto metropolitani. Coltivano cultura e curiosità, seguendo canali di informazioni e documentari, almeno su 19 canali, in media, nella settimana.
5. Home cinema: Appassionati dei buoni film, questi telespettatori (concentrati al Nord Ovest e al Centro) hanno anche una ricca dotazione di fruizione. In una settimana, seguono circa 14 canali.
6. Cartoon generation: pubblico pomeridiano di piccolissimi e di genitori che non li lasciano soli davanti alla tv. Non mancano i cartoon-dipendenti adulti. “Solo” 10 canali, in media, alla settimana.
7. Tradizionali: costituiscono un pubblico ancora affezionato alla tv generalista, seguita da casa. Istruzione medio-bassa, casalinghe e pensionati, questi telespettatori vedono 1,7 canali in media alla settimana.
8. Moderati: è l’italiano medio, che non ha grandi entusiasmi per la tv; in 7 giorni vede 1,5 canali in media.

In quale telespettatore riconoscersi, dunque? Non si tratta di identificarsi in uno stile o in un movimento, ma piuttosto di esprimersi in autonomia, utilizzando i media in libertà.


vitalba paesano
Ufficio Stampa GfK Eurisko
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