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domenica 19 luglio 2009

Piccoli giurati crescono…. il via alle esperienze anche per la sezione generator.

Al Giffoni Experience il TABU’ non è più un ‘tabù’! Il gioco-inchiesta di Dario Nuzzo ne rovescia e allarga il concetto ogni volta con una sfumatura in più…
E se di gioco si tratta, come non chiedere: “Che gioco sarebbe il ‘tabù’?” Se Matteo Branciamore ha ricordato che esiste un gioco chiamato ‘tabù’, che pertanto fa al caso, nell’idea dei bambini il tabù è associabile al cubo di Rubik, al nascondino, ad un giocattolo bello ma rotto o, secondo una femminista in erba, ad uno sport olimpionico prima tabù per le donne!
Dall’estate all’inverno per gli elements + 6, immersi per 75 minuti nell’atmosfera natalizia del film animato “Niko and the way to the stars”, in cui una giovane renna, con amici al seguito, si spinge verso la Lapponia sia in cerca il padre mai conosciuto, sia per avvertire le renne di Babbo Natale di un pericolo che le minaccia. Benché fortemente in anticipo, la curiosità di sapere cosa i bambini desiderino quest’anno sotto l’albero è stata forte! Giochi tecnologici e cellulari l’hanno fatta da padroni, ma non sono mancati libri, bici e persino un pianoforte. Per qualche altro regalo richiesto, poi, si può confidare solo in mamma e papà: un fratellino o una sorellina difficilmente li porta Babbo Natale!
Il diario emozionale del Giffoni appunta altri commenti e scrive ogni giorno nuove pagine con le sensazioni dei ragazzi che reputano, l’esperienza, indimenticabile per integrazione, possibilità di nuove amicizie e libertà di essere protagonisti ed imparare giocando.
Intanto, all’arena Alberto Sordi, lo spettacolo e la festa de ‘Il Pozzo Di San Patrizio’, una band italiana che ha fatto ballare a ritmi di musica folk, elettronica e tanto rock.
Agli elements + 6 e + 10 si sono aggiunti anche giurati più grandicelli, i generator + 13, la cui prima pellicola ‘da criticare’ è stata “How to survive… myself?”, film con protagonista una simpatica tredicenne che, come molte coetanee, poco si piace e quando la madre si trasferisce nella città del suo nuovo compagno, la giovane dovrà combattere contro la sua insicurezza, il patrigno e il suo alter ego. A fine film, Dario Nuzzo ha allora chiesto ai ragazzi: “Se poteste modificare la vostra realtà, come vi vorreste?” Qualcuno in realtà non cambierebbe nulla se non forse il colore di capelli o qualche sbavatura del carattere; c’è chi invece volerebbe in altra nazione e chi contento della propria vita migliorerebbe quella di altri più sfortunati.
Mancano solo i saluti finali e poi… altro appuntamento, altra storia, altro ‘Live from Giffoni’ con Dario Nuzzo.

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