Inaugura Martedì 11 Settembre, alle ore 17,30, nelle sale del Maschio Angioino, l’Antologica dell’artista partenopeo Gianni Lizio.
La mostra, attraverso l’esposizione di 90 tra opere scultoree, tele, tempere, carboncini e videoinstallazioni, ne ripercorre mutamenti ed evoluzioni del tratto e della potenza espressiva negli oltre quarant’anni di produzione artistica.
Un’antologica che ha come unico compito quello di trascinare il visitatore nella seducente dimensione, al contempo così reale e così fantastica, intessuta dal Lizio e dai suoi lavori. Una rassegna che ne esprime con delicatezza il suggestivo linguaggio visivo.
Basti pensare all’esposizione di frammenti di tufo, roccia vulcanica di cui la città e la zona flegrea sono ricchissime, un materiale semplice ma che nella profonda rilettura dell’artista diventa uno dei più pregnanti simboli della memoria intima, prima ancora che storica.
E’ così che una parete di tufo si trasforma in un punto di confine tra il prima e il dopo, una linea di demarcazione segnata da solchi e crepe sì, ma solidamente in piedi, evocativa allegoria del potere del tempo. Una parete ferita rimasta solida, come l’animo umano, come il tratto di Gianni Lizio, cupo, netto, quasi pesante nel primo periodo, più leggero e terso poi.
L’antologica, curata da Ornella Falco Del Deo, promossa dall’Associazione A.T. Arte e Territorio, coadiuvata dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e sponsorizzata da Saima Avandero, VideoComunicazioneMediterranea e Rosario Lillo Trasporti, è, secondo le parole dell’assessore Nicola Oddati, entusiasta dello spessore della mostra, “un evento artistico che arricchisce il bagaglio culturale di Napoli e che rappresenterà, per tutti coloro che la visiteranno, un momento di forte impatto conoscitivo ed emotivo”.
La presentazione ad operatori e giornalisti è fissata per Martedì 11 Settembre alle ore 17,30. La mostra sarà aperta al pubblico da Mercoledì 12 Settembre dalle ore 9.00 alle 19.00.
Piero Fittipaldi