La UILS (Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti) aveva accolto con soddisfazione l’invito fatto dall’onorevole Saverio Zavettieri di partecipare alle elezioni europee del 6 – 7 – giugno 2009 nella lista dei SOCIALISTI UNITI PER L’EUROPA allo scopo di non disperdere i voti dell’elettorato socialista per avere una rappresentanza nel Parlamento Europeo. A questo fine la UILS si era impegnata affinché in tutte le circoscrizioni fossero presenti propri candidati e tra questi giovani dotati di entusiasmo e voglia di rappresentare i valori nobili ed umani del socialismo democratico nel Parlamento Europeo. Tuttavia la possibile presenza di autentiche liste socialiste ha preoccupato alcuni schieramenti politici che hanno operato affinché ciò non avvenisse. Precisiamo che per ben tre volte la Magistratura ha riconosciuto la legittimità della lista SOCIALISTI UNITI PER L’EUROPA a presentare il simbolo del garofano rosso nel proprio emblema. Ma le commissioni elettorali circoscrizionali, non tennero conto di tali decisioni ed hanno ricusato ugualmente, con motivazioni discordanti, la lista socialista come se il Partito Socialista Italiano fosse un partito di nuova costituzione e avesse bisogno di adempiere a tutte le prescrizioni previste per un partito che si presenta per la prima volta alla competizione europea. Al riguardo ricordiamo che la legge elettorale esenta i partiti che erano già presenti nel Parlamento Europeo (ed il Partito Socialista era tra questi) dalla raccolta delle prescritte firme. tale obbligo riguarda solo i nuovi partiti ed anche questo lo riteniamo fortemente discriminatorio. A causa di tale discriminazione, infatti, la UILS, il cui simbolo era stato accettato dal Ministero degli Interni quale nuovo soggetto politico, non ha concretamente potuto presentare la propria lista per l’assenza delle 30.000 mila firme che dovevano corredare la lista dei candidati. E’ strano che qualcuno voglia dimenticare che il Partito dei socialisti italiani ha una storia ultracentenaria di grande conquiste sociali ed è stato uno degli artefici dell’Europa Unita e della Repubblica. Questa è la nostra democrazia! I diritti sanciti dalla Costituzione non valgono per tutti! Infatti anche il Partito Democratico ed il Popolo delle Libertà sono formazioni di nuova costituzione: ma le firme le hanno raccolte? Invitiamo tutto l’elettorato a riflettere sul modo in cui l’attuale classe dirigente adatta il diritto ai propri interessi cosicché la legge per i cittadini comuni viene rigidamente applicata, e non sempre in modo corretto, mentre per i potenti e gli amici viene interpretata. Certo è che gli altri Paesi europei, a nostro parere, rimarranno stupiti nel constatare che ai socialisti italiani è stato impedito, per la prima volta nella storia, di partecipare ad una libera e democratica consultazione elettorale. I politici italiani avranno l’onestà intellettuale ed il coraggio di ammettere che la lista socialista è stata ricusata volutamente in netto dissenso a quanto avevano deciso la Corte di cassazione, il Tar Lazio e il Consiglio di Stato che in data 19 - 05 - 2009 ha dato ragione ai socialisti: questa decisione purtroppo non comporta l’automatica riammissione della lista. Lasciamo all’opinione pubblica di trarne il proprio giudizio. Riteniamo che una presenza socialista sarebbe stata onorevole per la democrazia italiana per la sua grande storia ricca di valori umanitari sempre legata agli interessi delle classi sociali più deboli. qualora questa palese ingiustizia politica non dovesse essere sanata in tempo utile, il presidente Antonino Gasparo andrà a votare e per protesta scriverà sulla scheda elettorale uno dei nomi illustri dei segretari socialisti che hanno dato lustro all’Italia e che hanno combattuto per i diritti dell’uomo e per la libertà dei popoli sacrificando la propria vita per la fedeltà ad un ideale nel segno della giustizia sociale: Pietro Nenni, Giuseppe Saragat, Francesco De Martino, Giacomo mancini, Sandro Pertini, Bettino Craxi. Questo gesto vale per onorare i loro sacrifici, affinché possano rimanere sempre vivi nei nostri cuori con l’augurio che una nuova classe dirigente socialista si impegni a fare rifiorire la giustizia sociale che essi volevano realizzare a sostegno dei ceti più deboli della società. Questo è l’augurio che la UILS si sente di fare: che nasca al più presto una nuova generazione politica capace di credere e di portare avanti i valori fondamentali del socialismo democratico nell’interesse collettivo della nostra società.
U. I. L. S. - Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti - Roma – Via Baccina, 62 - tel. 066797812 - fax 066797661 - info@uils.it - www.uils.it
Il Presidente
(Antonino Gasparo)