Che cosa succede quando una giornalista e l’ideatore di format televisivi s’incontrano? Possono parlare, discutere, scambiarsi esperienze e ricordi, direste voi. Giusto. Ma se lei è il direttore responsabile della webzine Agoranews http://www.agoranews.it/ e l’ideatore, nonché conduttore del reality culturale Wine Bar, http://www.winebarshow.it/home/ non può che nascere una collaborazione destinata a rendere diverse le prossime ore che trascorrerete davanti al vostro televisore.
I protagonisti in questione sono Teresa Colavincenzo e Giuseppe Galliano che oggi a Roma, sede del magazine telematico Agoranews, hanno siglato l’accordo che nei prossimi mesi vedrà impegnata la redazione nella selezione delle location più suggestive, dei personaggi più interessanti, commensali d’eccezione per cene dove il piatto forte è la cultura, alle quali faranno da cornice non solo Roma e i suoi splendidi dintorni ma anche quell’Abruzzo “forte gentile” che, come è noto, a dato i natali a tanti protagonisti del mondo della cultura e dell’arte.
Ma perché questo connubio tra il mondo del web e quello della televisione? Tutto nasce dalla voglia innata di comunicazione che permette a Giuseppe Galliano di mettere insieme in un’alchimia nota solo a lui, cibo, vino e conversazione. Wine bar, infatti, è un reality culturale che si svolge a tavola, durante una cena. Prende le mosse dalla scena di un film che introduce l’argomento di conversazione. Si parla di cinema, teatro, letteratura, attualità. Sapientemente Giuseppe Galliano conduce gli ospiti sulla scia delle idee e dei prodotti che man mano vengono presentati da rinomate aziende che sponsorizzano la puntata. Ma l’ideatore di Wine Bar ha ben pensato di portare la sua “creatura” a livelli nazionali proponendo a professionisti della comunicazione e non solo, di “servire” una cena con i fiocchi nel proprio territorio.
L’idea non poteva non piacere a Teresa Colavincenzo che nella direzione di Agoranews, da lei stessa fondato, unisce l’esperienza di giornalista della carta stampata all’impegno di offrire l’informazione on line (Si definisce un giornalista caduta nella Rete). Ora una nuova sfida: scegliere le tematiche, gli ospiti, le aziende che animeranno i luoghi di Wine Bar all’ombra del Cupolone o del Gran Sasso. Per cadere inesorabilmente nella Rete, questa volta quella televisiva
I protagonisti in questione sono Teresa Colavincenzo e Giuseppe Galliano che oggi a Roma, sede del magazine telematico Agoranews, hanno siglato l’accordo che nei prossimi mesi vedrà impegnata la redazione nella selezione delle location più suggestive, dei personaggi più interessanti, commensali d’eccezione per cene dove il piatto forte è la cultura, alle quali faranno da cornice non solo Roma e i suoi splendidi dintorni ma anche quell’Abruzzo “forte gentile” che, come è noto, a dato i natali a tanti protagonisti del mondo della cultura e dell’arte.
Ma perché questo connubio tra il mondo del web e quello della televisione? Tutto nasce dalla voglia innata di comunicazione che permette a Giuseppe Galliano di mettere insieme in un’alchimia nota solo a lui, cibo, vino e conversazione. Wine bar, infatti, è un reality culturale che si svolge a tavola, durante una cena. Prende le mosse dalla scena di un film che introduce l’argomento di conversazione. Si parla di cinema, teatro, letteratura, attualità. Sapientemente Giuseppe Galliano conduce gli ospiti sulla scia delle idee e dei prodotti che man mano vengono presentati da rinomate aziende che sponsorizzano la puntata. Ma l’ideatore di Wine Bar ha ben pensato di portare la sua “creatura” a livelli nazionali proponendo a professionisti della comunicazione e non solo, di “servire” una cena con i fiocchi nel proprio territorio.
L’idea non poteva non piacere a Teresa Colavincenzo che nella direzione di Agoranews, da lei stessa fondato, unisce l’esperienza di giornalista della carta stampata all’impegno di offrire l’informazione on line (Si definisce un giornalista caduta nella Rete). Ora una nuova sfida: scegliere le tematiche, gli ospiti, le aziende che animeranno i luoghi di Wine Bar all’ombra del Cupolone o del Gran Sasso. Per cadere inesorabilmente nella Rete, questa volta quella televisiva