Il confine tra storia e mito è spesso labile, a tal punto che l’opera di un personaggio finisce per assumere nel tempo un significato tanto affascinante quanto controverso. È questo il caso di Filippo Gagliardi, noto come Don Felipe, che iniziò, tra il 1950 e il 1960, la sua opera di “benefattore dell’umanità” secondo il motto “aiutare, aiutare ed aiutare”.
Per riaccendere l’interesse verso questo personaggio, si è svolto, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino in Napoli, il “Memorial Filippo Gagliardi”, organizzato dall’Associazione culturale “La Repubblica dei Gigli Bianchi”,in collaborazione con l’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II”
Al meeting, coordinato dal Dott. Giuseppe Maria Galliano, , hanno preso parte l’Onorevole della Regione Campania Donato Pica, il Consigliere della Provincia di Salerno Franco Annunziata ed il Sindaco di Montesano sulla Marcellana Antonio Manilia
Per l’occasione la cantante Anna Calemme, madrina dell’evento, ha letto una pagina del romanzo “La Repubblica dei Gigli Bianchi” (Pironti Ed.,1995), scritto dall’Arch. Felice de Martino, nipote di Don Felipe, e famoso scrittore, il quale ha affermato che “Filippo Gagliardi non può essere ricordato solo dal punto di vista sentimentale ma va consegnato alla storia”.
Dopo la proiezione di un video sui frammenti essenziali della biografia del Gagliardi, curato dal regista Arturo Murante, la parola è passata ai relatori del dibattito.
“L’idea di una Fondazione intitolata a Filippo Gagliardi, con sede nella Villa Bolivar a Montesano, – ha dichiarato l’Arch. Michele Bianco – nasce con un duplice scopo: la gestione del patrimonio storico-culturale ereditato dal Gagliardi e la realizzazione di una serie di attività collegate alla sua figura di mecenate, tra le quali la seconda edizione del Premio Filippo Gagliardi”.
Le opere architettoniche del Gagliardi, esistenti ancora oggi nel suo paese natale, Montesano sulla Marcellana (Salerno), vanno studiate – secondo il giornalista Mariano Iodice – attraverso un linguaggio di simboli, quasi a testimonianza di un viaggio iniziatico:
Sul contesto storico in cui visse Don Felipe e sul rapporto tra il “modernizzatore” italo-venezuelano ed il suo territorio, si sono espressi il Prof. Carmine Pinto (Docente di Storia Contemporanea all’Università di Salerno) e il Prof. Claudio Nigro (Docente di Marketing all’Università di Foggia).
Il quale ha anche illustrato come il coretto uso comunicazionale della figura del Gagliardi e la tutele e restauro dei beni ad esso riferiti possano costituire un grande attrattore turistico.
La mattinata si è conclusa con i ringraziamenti ai partner imprenditoriali del “progetto Gagliardi” (Sorgenti Santo Stefano, Bamar e Bio Elisir)
Non è mancato, inoltre, un intervallo musicale con l’esibizione dei “Niente di meno”, un giovane gruppo di musica swing.
Direttore artistico dell’evento è stato il dott. Michele Coppola.
Per riaccendere l’interesse verso questo personaggio, si è svolto, presso l’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino in Napoli, il “Memorial Filippo Gagliardi”, organizzato dall’Associazione culturale “La Repubblica dei Gigli Bianchi”,in collaborazione con l’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II”
Al meeting, coordinato dal Dott. Giuseppe Maria Galliano, , hanno preso parte l’Onorevole della Regione Campania Donato Pica, il Consigliere della Provincia di Salerno Franco Annunziata ed il Sindaco di Montesano sulla Marcellana Antonio Manilia
Per l’occasione la cantante Anna Calemme, madrina dell’evento, ha letto una pagina del romanzo “La Repubblica dei Gigli Bianchi” (Pironti Ed.,1995), scritto dall’Arch. Felice de Martino, nipote di Don Felipe, e famoso scrittore, il quale ha affermato che “Filippo Gagliardi non può essere ricordato solo dal punto di vista sentimentale ma va consegnato alla storia”.
Dopo la proiezione di un video sui frammenti essenziali della biografia del Gagliardi, curato dal regista Arturo Murante, la parola è passata ai relatori del dibattito.
“L’idea di una Fondazione intitolata a Filippo Gagliardi, con sede nella Villa Bolivar a Montesano, – ha dichiarato l’Arch. Michele Bianco – nasce con un duplice scopo: la gestione del patrimonio storico-culturale ereditato dal Gagliardi e la realizzazione di una serie di attività collegate alla sua figura di mecenate, tra le quali la seconda edizione del Premio Filippo Gagliardi”.
Le opere architettoniche del Gagliardi, esistenti ancora oggi nel suo paese natale, Montesano sulla Marcellana (Salerno), vanno studiate – secondo il giornalista Mariano Iodice – attraverso un linguaggio di simboli, quasi a testimonianza di un viaggio iniziatico:
Sul contesto storico in cui visse Don Felipe e sul rapporto tra il “modernizzatore” italo-venezuelano ed il suo territorio, si sono espressi il Prof. Carmine Pinto (Docente di Storia Contemporanea all’Università di Salerno) e il Prof. Claudio Nigro (Docente di Marketing all’Università di Foggia).
Il quale ha anche illustrato come il coretto uso comunicazionale della figura del Gagliardi e la tutele e restauro dei beni ad esso riferiti possano costituire un grande attrattore turistico.
La mattinata si è conclusa con i ringraziamenti ai partner imprenditoriali del “progetto Gagliardi” (Sorgenti Santo Stefano, Bamar e Bio Elisir)
Non è mancato, inoltre, un intervallo musicale con l’esibizione dei “Niente di meno”, un giovane gruppo di musica swing.
Direttore artistico dell’evento è stato il dott. Michele Coppola.