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sabato 20 marzo 2010

LA GAIA MENSA. Di vino sincero pani condimenti e fuochi ardenti - IV CONCORSO LETTERARIO PETRIOLO


IV Concorso letterario Villa Petriolo
Edizione 2010



_La gaia mensa_
Di vino sincero pani
condimenti e fuochi ardenti




dedicato a Ugo Tognazzi


15 marzo 2010/31 maggio 2010




 çimma
(testo di Fabrizio De André, Ivano Fossati)

Ti t'adesciàe ‘nsce l'èndegu du matin
ch'à luxe a l'à ‘n pè ‘n tera e l'àtru in mà
ti t'ammiàe a ou spègiu dà ruzà
ti mettiàe ou brùgu rèdennu'nte ‘n cantùn
che se d'à cappa a sgùggia ‘n cuxin-a stria
a xeùa de cuntà ‘e pàgge che ghe sùn
‘a cimma a l'è za pinn-a a l'è za cùxia
Cè serèn tèra scùa
carne tènia nu fàte nèigra
nu turnà dùa
Bell'oueggè strapunta de tùttu bun
prima de battezàlu ‘ntou prebuggiun
cun dui aguggiuìn dritu ‘n pùnta de pè
da sùrvia ‘n zù fitu ti ‘a punziggè
àia de lùn-a vègia de ciaèu de nègia
ch'ou cègu ou pèrde ‘a tèsta l'àse ou sentè
oudù de mà misciòu de pèrsa lègia
cos'àtru fa cos'àtru dàghe a ou cè…




La cima

Ti sveglierai sull'indaco del mattino
quando la luce ha un piede in terra
e l'altro in mare
ti guarderai allo specchio di un tegamino
il cielo si guarderà allo specchio della rugiada
metterai la scopa dritta in un angolo
che se dalla cappa scivola in cucina la strega
a forza di contare le paglie che ci sono
la cima è già piena è già cucita
Cielo sereno terra scura
carne tenera non diventare nera
non ritornare dura
Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche
con due grossi aghi dritti in punta di piedi
da sopra a sotto svelto la pungerai
aria di luna vecchia di chiarore di nebbia
che il chierico perde la testa e l'asino il sentiero
odore di mare mescolato a maggiorana leggera
cos'altro fare cos'altro dare al cielo…





La gaia mensa. Di vino sincero pani condimenti e fuochi ardenti: la quarta edizione del concorso letterario Villa Petriolo.

“Presi tra due fuochi, da una parte il ricordo delle antiche arti leccarde, su cui preme la nostalgia e il rimpianto, dall’altra una scienza, che non è più una saporita sapienza, ma cultura nutrizionale, gli atti alimentari si sono inesorabilmente allontanati dai due caratteri princeps della gourmandise, l’esigenza della cerimonia e del comico. La prima come parodia assoluta del rigore scientifico, il riso come condimento che può far diventare commestibile il reale, che può operare quella transustanziazione di cui il mondo alla rovescia di giullari e poeti aveva capito benissimo il fine: affermare la sostanza che sorregge il senso del mondo”. (da “La sostanza del desiderio. Cibo, piaceri e cerimonie”. Di Gianni-Emilio Simonetti, Edizioni Derive Approdi)

La quarta edizione del concorso letterario di Villa Petriolo apparecchia la tavola. Pane vino e fantasia quanto basta a sfamare corpo e spirito.
Il bando 2010 del concorso letterario dell’azienda vinicola di Cerreto Guidi (FI), ideato da Silvia Maestrelli e coordinato da Diletta Lavoratorini, festeggia il piacere. Di cucinare, mangiare insieme. Cibi, parole. Divertendosi a mescolare. Ingredienti, metafore. Frequentato da sempre in letteratura o sulle tavole del palcoscenico, il paragone tra la cucina ed il linguaggio risale all’origine della specie umana: entrambi sono mezzi per esprimere la propria identità culturale, strumenti per autorappresentarsi e comunicare; quale eccezionale dispositivo anche per mediare fra culture differenti, in cucina si può sperimentare qualsiasi contaminazione, ogni fantasia.

Il protagonista del caustico film “La grande abbuffata” Ugo Tognazzi, al cui ricordo il bando di quest’anno è dedicato, amava definire la sua una “cucina d’arte”: “io sono il creatore della scena e il suo esecutore, il demiurgo che trasforma le inerti parole d'una ricetta in una saporita e colorata realtà, armonizzando e proporzionando gli ingredienti, percependo, anche emotivamente, il giusto punto di cottura, partecipando visceralmente alla frittura delle patatine, soffrendo con l'aglio dentro l'olio bollente, estasiandomi di soffritto, beandomi d' ogni sugo, perdendomi fra gli aromi e gli odori, amando una fogliolina di basilico appena colta, immolata sui fumanti maccheroncini al pomodoro (….). Do un'importanza fondamentale anche alla scenografia che l'accompagna, all'atmosfera che la circonda, a tutto quel flusso di sensazioni piacevoli che ti provengono dalla memoria o dall'ambiente, e che investono prepotentemente il piatto che hai davanti, arricchendolo di antichi e nuovissimi significati”.

Scegliete dunque i prodotti della vostra terra, i vocaboli; uniteli seguendo le ricette preferite e le forme grammaticali più adatte; rispettate l’ordine delle vivande, il menu – ossia, la sintassi – e le consuetudini conviviali (la retorica) che vi appartengono. Innaffiate il cibo con del vino sincero e cercate una compagnia che sappia gioirne.

Siamo pronti ad assaporare ciò che farete cuocere dentro di voi piano piano, bollendo lentamente. Componete le parole e portate in tavola. Aggiungete un posto per Villa Petriolo.

NOVITA’ DELL’EDIZIONE 2010
Gli autori del nuovo concorso di Villa Petriolo avranno la facoltà di inviare via e-mail la riproduzione digitale di un’opera fotografica che illustri la ricetta protagonista del racconto.
Le ricette andranno a saziare la fame di buon gusto e passioni ardenti su www.divinando.blogspot.com durante tutto l’anno 2010.

VILLA PETRIOLO A CERRETO GUIDI



Villa Petriolo è stata per secoli possedimento degli Alessandri, famiglia fiorentina protagonista della vita politico-culturale di Firenze fin dalla seconda metà del XIV secolo. Siamo in zona di ville medicee e proprio nel podere Golpaja, un toponimo già esistente nel 1577 dal quale prende il nome il rosso di punta dell’azienda, la famiglia Alessandri possedeva una fornace nel quale furono cotti i mattoni della villa di Cerreto Guidi. Nell'austera semplicità dei fronti dell'edificio signorile di Petriolo si ritrovano i caratteri peculiari dell'architettura di villa toscana della tardo Rinascimento. Oggi l’area produttiva della tenuta si estende su 160 ettari dei quali 14 di vigneto e 13 di uliveto. La tenuta è stata acquistata negli anni Sessanta dalla famiglia Maestrelli e oggi Silvia (figlia secondogenita di Moreno Maestrelli) è decisa a far diventare Villa Petriolo un luogo di aggregazione e promozione per giovani artisti, anche se naturalmente gli sforzi maggiori, a partire dalla recente ristrutturazione e dai nuovi impianti di sangiovese del 2002, sono stati rivolti a farla diventare una efficiente azienda agricola vocata alla produzione di alta qualità. L’enologo è Federico Curtaz.

L'IDEA PROGETTUALE di Silvia Maestrelli



Enucleare in un’azione culturale puntuale le molteplici valenze della poeiutica del vino non è semplice, poiché molte sono le suggestioni e le implicazioni generate da tale tema, così importante per il mondo dell’agricoltura, ma anche per il paesaggio, il genius loci e più in generale per l’identità storica di un territorio. Nell’ambito di un progetto pluriennale che intende esplorare in modo creativo ed interdisciplinare le connessioni e le interazioni possibili fra vino, arte, paesaggio, economia, marketing, storia e contemporaneità, attraverso una collaborazione aperta con professionalità esterne al mondo produttivo, secondo l’ottica della contaminazione e della ricerca dell’eccellenza, il primo passo è stato individuato nell’istituzione di un concorso letterario. L'iniziativa è volta dunque a promuovere e valorizzare il vino e il territorio di produzione, catalizzando istanze e suggestioni provenienti da ambienti diversi, come quello della cultura in generale e della scrittura in particolare. Si intende promuovere un tema specifico ogni anno: per il 2007 il 'contenitore' è stato quello dei "paesaggi del vino". I partecipanti al concorso sono stati invitati a scrivere dei brevi elaborati su questa complessa e diacronica tematica. Nel 2008 “I giorni del vino e delle rose” hanno esplorato la densità simbolica e l’immaginario del vino, incentrando il tema della seconda edizione specificatamente sulla sua valenza di medium, tramite per raggiungere l’ebbrezza, la comunione, praticare la seduzione, la meditazione, assaporare la nostalgia, il ricordo. E sulle parole per raccontare e far raccontare il vino. “S’io fossi… vino. Epifanie dello spirito” il suggestivo tema del 2009.
Grazie al concorso letterario Villa Petriolo edizione 2008 “I giorni del vino e delle rose”, a Villa Petriolo è stato conferito il premio internazionale per la città di Firenze The best of wine tourism 2009, categoria Arte e cultura, dalla rete Great Wine Capitals.
Il concorso si pregia della collaborazione della Regione Toscana e del Patrocinio ed il supporto del Comune di Cerreto Guidi, Circondario Empolese-Valdelsa, Terre del Rinascimento, Associazione Nazionale Città del vino, Fondazione CittàItalia, Dimore Storiche sezione Toscana, A.I.S. Toscana, Associazione Strada dell’olio e del vino del Montalbano Le colline di Leonardo, Comitato Dama di Bacco, Camera di Commercio di Firenze, Istituto Superiore Statale Federigo Enriques di Castelfiorentino (FI), casa editrice ETS di Pisa, Agenzia di Viaggi Turandot.

MODALITA’ DI PARTECPAZIONE

La partecipazione al concorso è libera, per un racconto breve, originale, inedito, della lunghezza massima di 8.000 (ottomila) battute, spazi inclusi, redatto in lingua italiana. E’ ammesso un solo racconto per ciascun concorrente. Il testo dovrà essere attinente al tema del concorso.
La giuria nominata dall’azienda agricola Villa Petriolo sarà composta da: Enrico Ghezzi, critico cinematografico; Federico Curtaz, enologo; Ernesto Gentili, giornalista enogastronomico, curatore della Guida Vini d’Italia de L’Espresso; Chiara Riondino, cantautrice; Leonardo Romanelli, critico enogastronomico; Cristina Tagliabue, giornalista esperta in creatività e innovazione culturale; Carlo Tempesti, Sindaco di Cerreto Guidi; Edoardo Vigna, giornalista de Il Corriere della Sera, Faith Willinger, critica enogastronomica.

Saranno assegnati i seguenti premi e riconoscimenti:

SEZIONE GENERALE:

- 1° premio in denaro di euro 1.200,00 (milleduecento);
- 2° premio in denaro di euro 800,00 (ottocento);
- 3° premio in vini dell’azienda Villa Petriolo per un controvalore di euro 300,00 (trecento).

SEZIONE SPECIALE “IL VINO DELL’AMICIZIA”:


Premio sezione speciale “Il vino dell’amicizia”, riservata agli studenti dell’Istituto Superiore Statale Federigo Enriques di Castelfiorentino (FI): buono acquisto per pubblicazioni a tema enogastronomico, per un controvalore di euro 300,00 (trecento)

SEZIONE SPECIALE “PERCORSI DI TERRA E DI GUSTO” – PREMIO INTERNAZIONALE STRADA DEL MONTALBANO:

Premio internazionale Strada dell’olio e del vino del Montalbano Le colline di Leonardo sezione speciale “Percorsi di terra e di gusto”, riservata ai concorrenti residenti oltre i confini nazionali italiani (farà fede copia di un documento di identità in corso di validità che certifichi residenza oltre i confini nazionali italiani): viaggio A/R in Italia e soggiorno di una settimana in un agriturismo del Montalbano, in occasione della cerimonia di premiazione, che si terrà il 1° luglio 2010.

I nomi dei vincitori saranno resi noti il 15 giugno 2010.
La premiazione dei vincitori, che saranno avvisati tramite e-mail, avverrà nel corso di una cerimonia che si terrà presso Villa Petriolo il 1° luglio 2010. Nell’occasione, si svolgerà una lettura pubblica delle opere premiate.
Entro il 31 maggio 2010 ogni concorrente dovrà far pervenire - esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo ufficio.stampa@villapetriolo.com (chiedendo un riscontro del ricevimento), una mail con i seguenti allegati:
- file word dell’opera (in lingua italiana, massimo n. 8.000 – ottomila - battute spazi inclusi);
- file word di un curriculum sintetico dell’autore (massimo n. 500 – cinquecento - battute), corredato di relativi dati personali (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, recapito postale, numero telefonico, indirizzo di posta elettronica, eventuale link del sito/blog);
- file word di autocertificazione dell’opera originale ed inedita;
- per la sezione speciale Premio internazionale Strada del Montalbano: copia di un documento d’identità in corso di validità che certifichi residenza oltre i confini nazionali italiani.
* opzionale per tutte le sezioni: riproduzione digitale di un’opera fotografica che accompagni l’elaborato, ad illustrazione della ricetta di cucina protagonista del racconto.

La mancanza, all’interno della mail, anche di un solo documento tra quelli sopra elencati comporterà l’esclusione dal concorso. La e-mail dovrà recare come oggetto la dicitura “Concorso letterario Villa Petriolo 2010 – sezione - nome e cognome del mittente”. Farà fede la data della e-mail inviata. L’eventuale verifica dell’avvenuto recapito della mail è a carico del concorrente. L’azienda declina ogni responsabilità per il mancato recapito delle opere destinate al concorso.
I testi degli autori premiati saranno pubblicati in una collana speciale della casa editrice ETS Pisa.


Tutti i documenti informativi e le regole del concorso sono ufficialmente pubblicati in un’apposita sezione del website www.villapetriolo.com e sul blog www.divinando.blogspot.com (ETICHETTA: “La gaia mensa”).

Chiarimenti ed informazioni potranno essere richiesti via e-mail al seguente indirizzo e-mail: ufficio.stampa@villapetriolo.com oppure contattando i seguenti recapiti: Azienda agricola Villa Petriolo – Via di Petriolo, 7 – 50050 Cerreto Guidi (FI, Italia) - tel. +39 0571 55284 / fax. +39 0571 55081 - websote: www.villapetriolo.com.

L’indirizzo e-mail a cui inviare le opere per la partecipazione al concorso è:

ufficio.stampa@villapetriolo.com

(chiedendo un riscontro del ricevimento)
indicando in oggetto “Concorso letterario Villa Petriolo 2010 – sezione prescelta: SEZIONE GENERALE, SEZIONE IL VINO DELL’AMICIZIA, SEZIONE INTERNAZIONALE STRADA DEL MONTALBANO - nome e cognome del mittente”. Farà fede la data della e-mail inviata.



Cerimonia di premiazione del Concorso letterario Villa Petriolo edizione 2009

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