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sabato 31 maggio 2008

Segreto di Stato, discariche e centrali nucleari

E' passato senza ricevere, a mio avviso, l' attenzione che merita,
l' ultimissimo atto del governo Prodi, grazie al quale dal 1° Maggio
2008, in Italia è entrato in vigore il Dpcm (Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri) che allarga il campo d'applicazione del
segreto di Stato, in nome della tutela della sicurezza nazionale, ad
una lunga serie di infrastutture critiche tra le quali "gli impianti
civili per produzione di energia". Questo significa che i siti per
il deposito delle scorie nucleari, nuovi impianti civili per
produzione di energia, centrali nucleari, rigassificatori,
inceneritori/termovalorizzatori potranno essere coperti da segreto
di Stato. Segreto che si estende anche agli iter autorizzativi, di
monitoraggio, di costruzione e della logistica di tutta la filiera.
Credo che ormai in Italia non solo sia a rischio la nostra salute,
ma i valori più profondi nei quali crediamo: dalla libertà
d'informazione, alla partecipazione, alla stessa democrazia e temo
che con questo atto vengano infrante le normative europee che
disciplinano l'accesso del pubblico all'informazione ambientale.
 
Vorrei ricordare le parole di un grande Scienziato, nostro
indimenticabile maestro: Lorenzo Tomatis: " adottare il Principio di
Precauzione e quello di Responsabilità significa anche accettare il
dovere di informare, impedire l' occultamento di informazioni su
possibili rischi..... Invece di accettare una società che sta
diventando sempre meno democratica, in cui le scelte sfuggono ormai
completamente agli individui e domina il Principio della crescita
economica ad ogni costo, si può pensare ad uno sviluppo che si attui
sui principi di Precauzione e Responsabilità, dando priorità alla
qualità della vita e all' equità sociale e ponendo il mantenimento
della Salute al di sopra dell' interesse economico"..
 
La direzione in cui la nostra società si sta muovendo è esattamente
antitetica a quella tracciata da Tomatis! Come non essere sgomenti
davanti a tutto questo?
 
Forse non tutti sanno che l' art.5 del codice deontologico dei
medici letteralmente recita: "Il Medico è tenuto a considerare
l'ambiente nel quale l'uomo vive e lavora quale fondamentale
determinante della salute dei cittadini … il Medico è tenuto a
promuovere una cultura civile tesa all'utilizzo appropriato delle
risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future
generazioni la fruizione di un ambiente vivibile…"
 
Mi chiedo: informando un domani i nostri pazienti della pericolosità
di risiedere vicino a inceneritori, rigassificatori, centrali e
depositi di materiale radioattivo potremmo essere accusati di
infrangere un segreto militare e pertanto penalmente perseguiti?
 
Spero che altre voci libere ed indipendenti si levino per
riaffermare i sacrosanti diritti di tutti noi cittadini.
 
Dott. Patrizia Gentilini
 
Specialista in Oncologia ed Ematologia
 
Associazione Medici per l' Ambiente ISDE
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Comunicate eventuali rilevazioni sugli aspetti dell'inquinamento
ambientale anche con vostri articoli o semplici segnalazioni: le
diffonderemo.
 
Redazione Alba Magica
 
 
0498648301  3474418930
 

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