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venerdì 23 maggio 2008

Bari - Inaugurazione del villaggio della creatività e del Kairos con la Biennale Puglia 2008


Un palco con decine e decine di delegati per rappresentare i 46 Stati che parteciperanno dal 22 al 31 maggio alla Fiera del Levante di Bari alla XIII Biennale Puglia 2008, biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo.

Così si e inaugurata ieri questa edizione che vede per l’appunto la Puglia , data la sua particolare collocazione geografica, una regione che da sempre fa da ponte di collegamento verso l’Oriente, basta guardare i suoi principali territori dove ben si amalgamo le culture greche – ortodosse, arabe, normanne, culture che non si sono mai sovrapposte ma che hanno lasciato un segno in questa regione, rendendola tollerante verso qualsiasi forma culturale.

La Puglia al Centro del Mediterraneo - asserisce l’assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli - vuole essere un laboratorio culturale, una sfida al dialogo interculturale e dell’integrazione, una sfida posta nelle intelligenze e nelle produzioni creative dei giovani d’Europa e del Mediterraneo.
Tra le tante iniziative anche una manifestazione degli artisti del popolo ROM.

Momento di grande emozione – prosegue Cosimo Lacirignola , presidente della Fiera del Levante – perché ho davanti a me la ‘mia fiera’, come l’ho sempre voluta. Trasformata, rinnovata, ristrutturata che ha eliminato quei stereotipi che hanno limitato in tanti anni la nostra Regione. Già con l’ultima fiera campionaria, con la manifestazione “e-venti di cambiamento” abbiamo dato modo a giovani artisti cinesi non ancora occidentalizzati, la possibilità di essere notati, e così è stato poiché sono stati i protagonisti di una mostra alla Permanente di Milano. Ma non posso omettere l’imminente creazione di un padiglione di 1200 mq. che sarà una vera e propria “Casa del Cinema”.
Sono fiero – prosegue Lacirignola- di rappresentare un momento di cultura e rappresentare i giovani in questo modo.

Nella cornice della Fiera del Levante – interviene Luigi Ratclif, presidente BJCEM - la Biennale Puglia 2008 è il risultato di un lavoro straordinario che ha visto le sinergie tra le Associazioni BJCEM, della Regione Puglia e delle istituzioni culturali.
Quando è stato annullata l’edizione prevista ad Alessandria d’Egitto è stata un’impresa veicolare l’evento con un solo anno di preavviso, verso un altro Paese. Un’impresa appassionante perché sono riuscito a portarla in Puglia, terra dove sono nato.

La diversità non è una parola che deve spaventare - sostiene l’ambasciatore della Slovenia, Andrej Capuder – la diversità creativa è fonte di rinnovamento.
Noi come popolo abbiamo popolo conosciuto la diversità intollerante.
Ma la ricerca del suo “io” profondo della sua identità ha fatto il modo che nell’arco di 15 anni, la Slovenia che era un problema con la Croazia oggi è alla presidenza dell’Unione Europea. Questa ricerca è il dovere supremo di ogni artista, ma di ogni uomo.

Unica regione a destinare un assessorato al Mediterraneo - rinforza l’ambasciatore di Tunisia a Roma, Montasser Ouaili – terra di accoglienza che ha contribuito ad una nascita dell’identità del Mediterraneo, e con questa immagine che la Tunisia pone il suo impegno in un area di pace condivisa che costituirà il più prezioso bene da consegnare alle giovani generazioni.

Credo che questo fermento che c’è in Puglia non può essere che positivo – asserisce Vincenzo Divella, presidente della Provincia di Bari – e finalmente la Fiera del Levante diversifica gli eventi e la città di Bari diventa il centro della Cultura mediterranea.

Parole che invitano alla coesione sono state anche dette da Irene Weidmann, in rappresentanza del Consiglio d’Europa.

A concludere l’inaugurazione, l’intervento del governatore della Puglia, Nichi Vendola : “C’è una parola chiave che abbiamo scelto, una parola greca “Kairos”, che significa il tempo in cui il cambiamento è possibile. Cambiamento che non avviene spontaneamente ma richiede l’unione del cuore , del dialogo e della conoscenza.
Qua non ci sono roghi che non siano i roghi dell’amicizia , i roghi che infiammano i cuori all’apertura mentale. La cultura serve se costruisce ponti, se c’è l’idea di unire il genere umano. Altrimenti lì incomincia la buia notte della cultura e del genere umano.
Ho scoperto la prima edizione della biennale – prosegue Vendola – quando si fece a Barcellona, una città che non rappresenta solo la Spagna ma è una città che identifica la libertà. Imparai molto e quella esperienza mi ha cambiato la vita.
Spero che l’esperienza pugliese lo sia anche per i giovani 700 artisti provenienti dai 46 paesi, e gli auguro di viverla come un seme buono, perché abbracciare la cultura nella diversità ci salverà. In fin dei conti il Mondo ha bisogno di essere rifencondato”.

Il momento del “Kairos ” prende così il via in Terra di Bari e una marea di giovai presenti applaudano con entusiasmo.
Sono gli stessi giovani che nella loro terra sono stati testimoni di tensioni nei loro Paesi e che vogliono costruire attraverso il “Kairos” un cambiamento interculturale.

Un cambiamento che deve risvegliare tutti i nostri sensi con l’udito, la vista, il tatto, l’olfatto ed il gusto attraverso la musica, le arti visive, il teatro, la letteratura ed anche perché no, attraverso l’arte culinaria, in fin dei conti attorno ad una tavola, le barriere create dall’uomo, le diverse lingue si annullano.

Anna deMarzo

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