SABATO 7 E DOMENICA 8 GIUGNO
Sabato 7 e domenica 8 giugno anche a Caltanissetta avrà luogo l' "Operazione Fiumi" indetta da Legambiente in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile: due giorni di mobilitazione di volontari e di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per la campagna nazionale di prevenzione e di monitoraggio del rischio idrogeologico.
Già negli scorsi giorni, presso la sede di Legambiente, si sono svolti alcuni incontri organizzativi - con la partecipazione di altre Associazioni ambientaliste, culturali e di volontariato (a breve l'elenco completo delle adesioni) e della Protezione Civile nissena -per elaborare il programma delle giornate di volontariato del 7 e 8 giugno; il Fiume Imera meridionale è stato scelto quale bacino idrico da sottoporre a monitoraggio.
Le due giornate di mobilitazione si prefiggono, nello specifico, di raggiungere i seguenti obiettivi:
· effettuare un controllo delle situazioni a rischio in alcuni tratti del Fiume Imera e/o dei suoi diretti affluenti, ingombri vari, materiali di scarto e rifiuti di vario genere;
· individuare alcuni siti a rischio, in corrispondenza di tombini, ponti, ecc., privilegiando i siti che ricadono in aree individuate a rischio o in siti di attenzione;
· diffondere la cultura della tutela ambientale e della protezione civile presso la popolazione locale;
· sensibilizzare gli organi competenti ad una reale e costante attività di controllo e manutenzione del territorio.
Saranno attuate anche una serie di iniziative ludiche, sportive, divulgative e naturalistiche per la piena valorizzazione e fruizione del fiume Imera, quale elemento di ricchezza naturale da far conoscere alla collettività ed apprezzare per le infinite risorse.
"Anche nei nostri territori si verificano frequentemente fenomeni calamitosi di natura idraulica e idrogeologica – affermano gli organizzatori - che comportano danni economici più o meno rilevanti e gravi disagi per la popolazione, con conseguenze talora mortali. Relativamente al rischio idraulico, in particolare, una delle cause più frequente delle esondazioni localizzate è la riduzione delle sezioni di deflusso di opere idrauliche (quali tombini e attraversamenti fluviali in genere) a causa di vegetazione spontanea infestante e di accumuli di rifiuti ed inerti ("microdiscariche"). Tali elementi, che costituiscono ostacolo al libero deflusso delle acque, al manifestarsi di eventi meteo-avversi intensi, anche se non estremi, possono determinare l'esondazione delle acque degli impluvi. E' per questi motivi che l'Operazione Fiumi rappresenta un'occasione preziosa di monitoraggio e di controllo del territorio oltre che di fruizione del patrimonio naturale della nostra Provincia".
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