Il nostro paese in estate è tutto un fiorire di sagre, una formula ormai collaudata per promuovere il prodotto locale e per ragalare ai concittadini qualche ora di festa e spettacolo. Non fa eccezione Salsomaggiore Terme che come da tradizione promuove la gnocca italica, un prodotto che ha sempre molti estimatori anche all'estero.
Estate. Tempo di riposo, di divertimento,di voluttà. Riscoperta della leggerezza, della sensualità. Festa dei sensi, dei profumi, dei colori, dei sapori. Tempo di sagre. Sagre che si susseguono e s'incalzano lungo lo stivale. Sagra del prosciutto, della pizza , del fusillo, dello gnocco, della gnocca... Della gnocca?! Sì , di miss gnocca. Al di là delle allusioni di felliniana memoria, il finire dell'estate non può prescindere dalla rituale Kermesse espositiva delle giovani ninfe nostrane, l'elezione di Miss Italia. Rito che affonda le sue radici in un'antica coralità pagana. Festa che evoca, tramite l'esposizione dei corpi di giovani donne, miti di fertilità, di nutrimento e vita. Chi storce il naso all'idea della gara tra bellone, liquidandola come inutile retaggio del passato in un'epoca di emancipate donne in carriera, deve fare i conti con l'attesa, la curiosità , il seguito che non tendono a calare nel grande pubblico. Non è solo il premio, pur allettante , ad iniettare di sangue gli occhioni delle giovani miss e delle loro agguerrite mamme. Piuttosto è la luce che avvolge le vincitrici, che le fa splendere come stelle, generandosi da complessi meccanismi sociali che tutti ci coinvolgono, lo vogliamo o meno. Anche quest'anno saranno le verdi colline di Salsomaggiore a far da cornice ideale alle dolci curve, delle "gnocche" nostrane, il meglio della produzione nazionale. Sarà una giuria d'esperti a stabilire chi tra loro meriterà il titolo di reginetta. Impavidi i giurati sfideranno le ire delle altre, quelle che ci sono andate solo vicine, come il povero Paride nella celebre contesa tra dee, antesignana di tutti i concorsi di bellezza che da allora, ma forse anche da prima, non son potuti mancare.E noi come potremmo non partecipare alla sacralità del momento in cui, dopo settimane di sfide sui tacchi a spillo, le eroiche miss, che a stento riescono ancora a stirarsi un esausto sorriso sui denti perfetti, vedono compiersi il loro destino?Ci penserà la RAI a mostrarci sfilate e passerelle fino al 13 settembre, data in cui il bravo Carlo Conti, con sadica suspence, annuncerà alla nazione il nome della vincitrice. Certo nel frattempo dovremo anche sopportare le continue interruzioni di banali domande pseudo culturali, rivolte alle miss per sollecitarne risposte altrettanto banali, con la pretesa d'innalzare il tono della manifestazione, dimostrando che la moderna miss deve poter esibire una interiorità ricca almeno quanto i suoi pettorali. Ma il vero interesse è tutto per il dilemma che tormenta gli italiani, non solo i giurati, riguardante le caratteristiche delle miss. La gnocca perfetta avrà glutei generosi come una Venere callipigia, o piuttosto piccoli e sodi, vagamente androgini? E ancora il suo seno starà in una coppa di champagne o in una zuppiera? La miss sarà bionda o mora?E' certo che la sua elezione ci dirà molto di più di un trattato di estetica, ma che la cosa ci arriverà con maggior immediatezza.
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Anna Cirillo