Presentazione del Volume
LA VIABILITA', IL COMMERCIO E IL CONTRABBANDO DEL SALE DALLA PIANURA PADANA AL MARE PASSANDO IN VALLE STAFFORA
di Fiorenzo Debattisti che avrà luogo Sabato 29 Novembre alle ore 21.00 presso la Sala Cappuccini a Varzi in Oltrepò Pavese
"Dopo alcuni anni mi permetto di presentare un altro volume sulla storia di Varzi e della Valle Staffora. Avrebbe dovuto essere il volume numero tre e avrebbe dovuto riguardare le vicende storiche locali del XVIII e XIX secolo; invece, coinvolto dall¹entusiasmo suscitato dal convegno storico promosso dall¹Associazione “Varzi Viva” nel maggio 2005, ho preferito proseguire sviluppando in modo più approfondito e dettagliato l¹argomento che avevo preparato partecipando allo stesso convegno. È per questo che al presente volume è stato assegnato il numero IV, sebbene il III, che avrebbe dovuto seguire gli altri due in ordine cronologico per periodo storico, non sia ancora stato realizzato.L¹argomento sviluppato è quello della viabilità e del commercio focalizzato nella Valle Staffora ma esteso al territorio che spazia dalla Pianura Padana al Mar Ligure. Per rendere più comprensibile il testo sono state inserite numerose immagini fotografiche, spaziali ed elaborati, utili ad integrare le carte geografiche settecentesche esposte e messe a confronto con l¹indiscussa precisione di quelle moderne. Il lavoro si divide in più capitoli: i primi riguardano la viabilità nei secoli più antichi, quando la popolazione dei “Liguri” occupava il territorio preso in esame; negli altri è analizzata l¹evoluzione della viabilità fino alla costruzione delle attuali strade artificiali moderne. Gli ultimi due capitoli sono dedicati al commercio, alla sua evoluzione e all¹effetto che ebbero nell¹Oltrepò in genere il monopolio, la tassazione e il contrabbando del sale.
Dopo questa ricerca si può ragionevolmente affermare che sono stati individuati, in base ai pochi documenti pervenutici, quali furono i percorsi utilizzati dagli abitanti della Valle Staffora e dai commercianti o pellegrini che l¹attraversarono per raggiungere le loro mete. Questi percorsi all¹inizio del Medioevo privilegiavano ancora i crinali utilizzati dalle antiche popolazioni liguri, integrati da tracciati di fondovalle aperti nel periodo romano. Un forte impulso alla costruzione di nuove vie avvenne dal VII al IX secolo, quando il Monastero di San Colombano fondò in Valle Staffora numerose corti e celle per la produzione agricola. Questi nuovi insediamenti potenziarono i collegamenti con Bobbio e la Val Trebbia, mentre prima non vi erano necessarie ragioni di frequentazione, in quanto il transito e il commercio erano indirizzati prevalentemente verso la Riviera Ligure. È sempre in questi secoli che nacque e si sviluppò l¹uso dei pellegrinaggi verso i luoghi di culto e la Valle Staffora fu abbondantemente interessata da questo fenomeno. I pellegrini provenienti soprattutto dal Nord Europa la sceglievano in alternativa al percorso di pianura, sovente più disagevole, per recarsi a venerare le spoglie di San Colombano a Bobbio e per proseguire successivamente verso Roma, centro della massima cristianità. Questo fenomeno fece nascere i primi ospizi per pellegrini e Varzi poté vantare, già dal IX secolo, la presenza di uno dei primi xenodochi, quello di Cagnano, fondato dal monastero bobbiese.
Nei secoli successivi (XII e XV) aumentarono i pellegrini in transito, in quanto aumentarono le mete originate dall¹emozione generata dalle crociate; i pellegrini attraversavano l¹Italia per andare in Terra Santa. Nel nostro territorio nacquero in punti strategici altri ospizi e la loro storia rimane a documentare in modo inequivocabile l¹importanza che ebbe la Valle Staffora per il transito di quei fedeli. Riguardo al commercio si può affermare che il percorso nella nostra valle per favorire gli scambi fra la Pianura Padana e la Liguria è sempre stato intenso. Ebbe il massimo della frequenza nel XIII secolo quando Pavia e il suo distretto, dopo aver fatto degli accordi di transito con i Malaspina, imposero ai loro commercianti di percorrere la Valle Staffora per andare a Genova. Nello stesso periodo Varzi era attraversata anche dai commercianti piacentini che, provenienti dalla Val Tidone, arrivavano in Valle Staffora, valicavano la Val Curone e proseguivano verso Genova, oppure, dirigendosi verso Garbagna, si innestavano a Serravalle nella più tradizionale via che, attraverso i passi dei Giovi o della Bocchetta, li portava a Genova. La combinazione dell¹incrocio in Varzi di questi due importanti percorsi generò anche un commercio locale che fece la fortuna di tutta la valle."
20 novembre 2008
Fiorenzo Debattisti