“NON VOLEVO TORNARE SULLA TERRA, TROPPA CATTIVERIA”
Il 13 luglio del 1978 un grave incidente stradale ha interrotto drammaticamente la brillante carriera di cantante di Dora Moroni che, fin da giovanissima, si è esibita in diversi locali dell’Emilia-Romagna e del Veneto. Comincia ad affermarsi, infatti, a soli 14 anni mentre ancora frequenta il Liceo Musicale con un ottimo profitto. I riconoscimenti professionali sono sempre più numerosi ed a 17 anni ottiene il 1° posto nel “Rally Canoro” ideato e condotto da Corrado che la scrittura anche per diverse commedie musicali. A 22 anni (1976) Dora è una presenza fissa e stabile a “Domenica in” condotta dall’indimenticabile Corrado. Nel febbraio del 1978 (24 anni) partecipa al Festival di San Remo con “Ora” e qualche mese più tardi, il fatidico13 luglio, l’incidente stradale con Corrado Mantoni che ha segnato la sua vita. Poteva andare anche peggio se il mago Toni Binarelli ed il ballerino Renato Greco, accorsi subito dopo l’incidente, non avessero avuto la prontezza di soccorrerla in modo adeguato evitandone il soffocamento.
Abbiamo incontrato qualche giorno fa Dora Moroni a Riolo Terme (Ra), presso l’albergo Alma, dove Giuliana Montalti cura in modo particolare questa amicizia con la cantante sbocciata davvero per caso ed in maniera insolita. Chiediamo a Dora di poterla intervistare. Lei accetta di buon grado di rispondere alla prima domanda.
-Come e dove si trova la forza per rialzarsi e, soprattutto, di vivere in costante compagnia della sofferenza fisica?
“La vita mi ha dato tanto coraggio e tanta volontà. Dalla mia situazione ho acquisito molta esperienza. Ho sofferto tanto soprattutto al risveglio dopo due mesi di coma. La mia mente mi diceva di non tornare sulla terra visto che dove ero non esisteva cattiveria. Ma poi sono tornata a vivere, ho combattuto ed ho lottato. So che devo andare avanti. Indubbiamente, ho sempre la prospettiva di un percorso diverso rispetto alla vigilia dell’incidente. Mia mamma Martina mi ha dato e mi dà tanta energia ed è per questa grande vicinanza che sono oggi estremamente ottimista”.
-Forse il dolore, la sofferenza ti hanno fatta avvicinare a persone speciali?
“Certo. Tra le persone speciali c’è sicuramente mia sorella Marinella, che in casa abbiamo sempre chiamato Mary, morta purtroppo 12 anni fa alla giovane età di trenta anni. Lei aveva dodici anni quando ho avuto l’incidente e per tanti anni mi è stata vicina alleviando la mia sofferenza. Mi manca moltissimo e spesso il mio pensiero la raggiunge. Altra persona speciale è il maestro Carlo Contarini che con tanta pazienza mi è vicino quasi quotidianamente aiutandomi a riprendere la “via della musica”. Anche Mara Venier ha voluto darmi un segnale di amicizia cercandomi e dandomi la possibilità di lavorare per tre mesi all’interno di “Domenica in” dove ad ogni puntata ho arrangiato una nuova canzone con l’aiuto dello stesso maestro Carlo Contarini”.
-Quali le cose belle della tua vita e cosa ti aspetti dal futuro?
“Mio figlio Alfredo è ciò che di più bello ho avuto dalla vita anche se, a dire il vero, me lo sono goduto poco. Ha 21 anni, è sposato e vive negli Stati Uniti, nel Maryland. Dal futuro mi attendo tanta serenità e tanta pace con la speranza di poter tornare a cantare come una volta. Devo dire con assoluta sincerità che mi mancano le serate in musica, il calore del mio pubblico. Un tempo ero brava, ora purtroppo ho dei problemi che vorrei superare. La mia speranza è proprio quella di riprendere il ritmo di una volta. Ce la sto mettendo tutta, sto facendo grandissimi sacrifici e spero che alla fine arrivino dei risultati positivi”.
Tanti auguri di cuore a Dora!
Alfonso Aloisi
alfonsoaloisi@virgilio.it
cell.: 340-9858493
Abbiamo incontrato qualche giorno fa Dora Moroni a Riolo Terme (Ra), presso l’albergo Alma, dove Giuliana Montalti cura in modo particolare questa amicizia con la cantante sbocciata davvero per caso ed in maniera insolita. Chiediamo a Dora di poterla intervistare. Lei accetta di buon grado di rispondere alla prima domanda.
-Come e dove si trova la forza per rialzarsi e, soprattutto, di vivere in costante compagnia della sofferenza fisica?
“La vita mi ha dato tanto coraggio e tanta volontà. Dalla mia situazione ho acquisito molta esperienza. Ho sofferto tanto soprattutto al risveglio dopo due mesi di coma. La mia mente mi diceva di non tornare sulla terra visto che dove ero non esisteva cattiveria. Ma poi sono tornata a vivere, ho combattuto ed ho lottato. So che devo andare avanti. Indubbiamente, ho sempre la prospettiva di un percorso diverso rispetto alla vigilia dell’incidente. Mia mamma Martina mi ha dato e mi dà tanta energia ed è per questa grande vicinanza che sono oggi estremamente ottimista”.
-Forse il dolore, la sofferenza ti hanno fatta avvicinare a persone speciali?
“Certo. Tra le persone speciali c’è sicuramente mia sorella Marinella, che in casa abbiamo sempre chiamato Mary, morta purtroppo 12 anni fa alla giovane età di trenta anni. Lei aveva dodici anni quando ho avuto l’incidente e per tanti anni mi è stata vicina alleviando la mia sofferenza. Mi manca moltissimo e spesso il mio pensiero la raggiunge. Altra persona speciale è il maestro Carlo Contarini che con tanta pazienza mi è vicino quasi quotidianamente aiutandomi a riprendere la “via della musica”. Anche Mara Venier ha voluto darmi un segnale di amicizia cercandomi e dandomi la possibilità di lavorare per tre mesi all’interno di “Domenica in” dove ad ogni puntata ho arrangiato una nuova canzone con l’aiuto dello stesso maestro Carlo Contarini”.
-Quali le cose belle della tua vita e cosa ti aspetti dal futuro?
“Mio figlio Alfredo è ciò che di più bello ho avuto dalla vita anche se, a dire il vero, me lo sono goduto poco. Ha 21 anni, è sposato e vive negli Stati Uniti, nel Maryland. Dal futuro mi attendo tanta serenità e tanta pace con la speranza di poter tornare a cantare come una volta. Devo dire con assoluta sincerità che mi mancano le serate in musica, il calore del mio pubblico. Un tempo ero brava, ora purtroppo ho dei problemi che vorrei superare. La mia speranza è proprio quella di riprendere il ritmo di una volta. Ce la sto mettendo tutta, sto facendo grandissimi sacrifici e spero che alla fine arrivino dei risultati positivi”.
Tanti auguri di cuore a Dora!
Alfonso Aloisi
alfonsoaloisi@virgilio.it
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