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martedì 1 aprile 2008

Roma: Prometeo ai Fuochi di Beltane








PROMETEO AI FUOCHI DI BELTANE


Dall’Ellade ai fuochi celtici


Di Anna Rita Luongo


MUSICHE DI BERNARDO NARDINI


COREOGRAFIE DI SANTA BORRIELLO


con Anna Rita Luongo, Rocco Ditella, Chiara Di Ianni, Massimo Oliva, Ermanno Manzetti, Giulia Agostino, Toni Brundu, e le ballerine Sabina Colonna, Emanuela Ventura
Lo spettacolo ha il patrocinio dell'Ambasciata d'Irlanda e dell'Assessorato alla cultura, sport e spettacolo della Regione Lazio e della Provincia di Roma
Si è svolta questa mattina, alla Sala Santa Rita, la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Prometeo ai Fuochi di Beltane” scritto e diretto da Anna Rita Luongo, con musiche originali di Bernardo Nardini.
Lo spettacolo, dedicato all'elemento fuoco è il quarto e ultimo lavoro di una quadrilogia degli elementi, iniziata nel 2003 con “Tutte le cose sono Acqua” e proseguita negli anni successivi con “Angeli Carezze d'aria” e “Terra... Madre”.
Dopo Acqua, Aria e Terra ecco dunque il Fuoco da sempre considerato come una forza ambivalente con connotati magici per il suo aspetto benefico e distruttore, in diverse culture il fuoco viene donato agli uomini dalla divinità.
Il fuoco visto come “elemento – spiega Anna Rita Luongo – legato all'amore”. Fuoco come amore, forza e passione perché “l'amore è un grande fuoco, ma in questo spettacolo non si parla solo dell'amore del corpo, l'amore tra uomo e donna ma, ad esempio, anche dell'amore delle divinità per l'uomo, come Prometeo che per amore degli uomini ruba il fuoco dalla fucina di Vulcano per donarglielo affinchéavessero luce, cibi cotti e calore”.
Il fuoco in questo spettacolo viene legato soprattutto alla popolazione celtica e alle feste del fuoco di Beltane, dove “ci sono le unioni – spiega ancora la regista e autrice – nascono le famiglie e le nuove vite.” Feste, che sottolinea la regista, che sono giunte fino a noi anche se trasformate e passate attraverso la tradizione romana e poi cristiana.
“E' uno spettacolo molto forte – conclude Anna Rita Luongo che sottolinea come quest'anno abbia - dei toni completamente diversi dagli altri, molto più divertenti” lo spettacolo e arricchito dalle musiche originali di Bernardo Nardini sulle quali Santa Borriello ha creato delle bellissime coreografie.
Le musiche scritte da Bernardo Nardini sono ispirate alla musica celtica che comprende tutti i caratteri della musica scozzese, galiziana, irlandese, più tutta l'influenza che il popolo dei celti, essendo un popolo nomade, ha lasciato in tutte le civiltà classiche in tutte le terre che ha visitato. “Abbiamo scelto di mischiare più tipologie di musica, soprattutto la ritmica di un certo tipo con sonorità melodiche di un certo tipo che in qualche modo si rifanno alla tradizione irlandese e alla tradizione che noi chiamiamo celtica.” Spiega Bernardo Nardini, che per questo spettacolo ha composto tredici brani, alcuni dei quali sono delle “rielaborazioni di alcuni temi, per cercare di dare un'idea che fosse il più possibile simile ad un'opera classica. Il ricorrere di temi, il riarrangiamento, ritmi e suggestioni che si inseguono e mutano di volta in volta, pur rimanendo le stesse”
Per la realizzazione di queste musiche, prosegue “abbiamo utilizzato uno strumentario che varia dagli strumenti tipici della Turchia e della Grecia, due popolazioni che hanno avuto molto a che fare con i celti, fino ad arrivare a strumenti più tradizionalmente legati a questo popolo: il violino, la cornamusa e molti altri strumenti come l'arpa. Il tutto per creare una suggestione che sia variegata come quella che offre il fuoco quando lo si guarda. In tutto questo – conclude Bernardo Nardini - quello che abbiamo cercato è stata un'osmosi e una compenetrazione con le coreografie di Santa Borriello perché si trattava di utilizzare un linguaggio che insieme offrisse queste suggestioni fatte di movimento e di sonorità e che potesse essere complementare al testo”
La realizzazione di questi testi sono stati preceduti da un lungo e accurato studio delle fonti, storico- letterarie per “Tutte le cose sono acqua” e “Prometeo ai fuochi di Beltane”, filosofiche e religiose per “Angeli Carezze d'aria”, storiche per “Terra... Madre”.
Nell'affrontare i quattro elementi Anna Rita Luongo ha trovato ogni volta un modo differente, ogni spettacolo è completamente diverso da quelli che lo hanno preceduto. In tutti però prevale la scelta di raccontare non solo con le parole, ma anche gesti, musica e danza. Portando in scena spettacoli unici dove nessuno di questi linguaggi è più importante dell'altro, ma si integrano l'un l'altro senza avere il sopravvento.
Lo spettacolo andrà in scena dall'8 al 20 aprile al Teatro Agorà di Roma, via della Penitenza 33 dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 18, lunedì riposo. Biglietti: intero 15 €, ridotto 12€ (più tessera Teatro Agorà)

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