Mercoledì 17 giugno alle ore 18,30 presso i locali della Galleria Roma di Siracusa , il Prof. Stefano di Mauro rabbino capo della comunità ebraica di Siracusa, parlerà su:
I PRINCIPI DELL'EBRAISMO
Il prof. Di Mauro dopo aver tracciato una breve storia dell'ebraismo, parlerà dei principi dell'Ebraismo, degli oggetti liturgici e culturali più importanti della religione ebraica ( Menorah, Mezuzzah, kippah,Tallèd,Hanukkiah,Maghen David, ) parlerà quindi del principio fondamentale sul quale poggia la religione ebraica, cioè, la credenza in un solo Dio che - dopo avere creato il mondo - si è manifestato agli uomini attraverso una Rivelazione, tramandata per mezzo dei Libri Sacri .
Un altro principio fondamentale, strettamente collegato al primo, è quello dell'Alleanza tra Dio e il popolo ebraico. Attraverso l'Alleanza, che in origine Dio strinse con Abramo, il popolo ebraico si impegnò a riconoscere Dio, a sostenere il suo progetto e a rispettare le sue Leggi. È tramite l'accettazione di questo patto che gli ebrei si riconobbero come il "popolo eletto": ciò non significa che gli ebrei si aspettino di ricevere particolari privilegi da Dio, o che si sentano migliori degli altri popoli, bensì che ritengono di essere stati designati da Dio per testimoniare agli altri - attraverso l'esempio delle loro azioni - la presenza di Dio sulla terra.
Si discuterà inoltre delle problematiche sempre più attuali, specie in questo periodo, relative al rapporto tra l'Ebraismo e le altre religioni ed il pregiudizio antiebraico.
«Il pregiudizio antiebraico è una delle più antiche e persistenti manifestazioni di intolleranza, che ha assunto la forma del razzismo nell’epoca moderna. Manifestazione tra le più virulente ed emblematiche: poiché l’essenza del razzismo consiste nel passare dalla critica (o dall’esaltazione) di aspetti contingenti o legati a singoli individui a un giudizio generale su un intero popolo, esso ha trovato alimento nell’imponente eredità di pregiudizi antiebraici accumulatisi nel corso dei secoli. All’accusa di deicidio rivolta al popolo ebraico si è sostituita quella di voler dominare il mondo attraverso il denaro, fino alla demonizzazione dello Stato d’Israele. Oggi il conflitto medio-orientale rappresenta la forma contemporanea in cui si ripropone una questione ebraica tuttora irrisolta. Essa ci riguarda tutti, come pietra di paragone dell’intolleranza circolante nella società».
(tratto dalla copertina del volume di Giorgio Israel: La questione ebraica oggi. Ed. Il Mulino , 2002)
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