La puntata è stata girata a Napoli presso Palazzo Venezia http://www.palazzovenezianapoli.com/ . Il Palazzo Venezia di Napoli è un'opera privata ( gestito dal Sig. Gennaro Buccino) aperta a tutti per il bene e la conoscenza delle arti visive e teatrali del proscenio napoletano. Esso è collocato lungo via Benedetto Croce, in anticipo di pochi metri alla piazzetta di San Domenico Maggiore a Spaccanapoli.
Ospiti della puntata sono stati :
Salvatore Barbato, presidente della Scuola Internazionale Della Rosacroce D’Oro http://www.rosacroce.info/
Salvatore Forte, rappresentante della Scuola Internazionale Della Rosacroce D’Oro
Sigfrido Hobel, scrittore e studioso di esoterismo http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-hobel_sigfrido_.htm
Mariano Iodice, scrittore
Rosario Scotti, musicista e compositore
Clelia Sorice, organizzatrice di eventi
Co-conduttrice:
Metis De Meo , modella e attrice http://www.mondoreality.com/metis-di-meo-a-ballando-con-le-stelle-2009/
Approfondimenti
Il tema dell'esoterismo napoletano trova sicuramente la sua figura centrale in "Virgilio Mago", di origine medioevale, ma comincia molto prima con i misteri isiaci, legati alla cultura degli alessandrini che a Napoli costituirono una rilevante colonia. La figura del Dio Nilo che troneggia nell'omonima piazzetta è l'evidente simbolo di questa commistione di culture e riti. Ma tutta la zona che si estende dalla Cappella di San Severo a Palazzo Corigliano, costeggiando Piazza San Domenico e inoltrandosi in Piazzetta Nilo è dominata da queste forze misteriose.
“Napoli è città di magia, stregoneria, alchimia, fantasmi e antropologia delle anime in pena, quindi, basterà camminare per i vicoletti, scrutare nei cortili degli antichi palazzi, per rendersi conto che il tempo è trascorso, tante sono state le trasformazioni, ma il manto di mistero che avvolge il centro antico è divenuto ancora più fitto e interessante da conoscere. Forse tutto è rimasto, come afferma Matilde Serao: “un antico mistero medioevale, sensuale e meridionale”
Napoli: la sua anima indecifrabile e misterica, quella che affascina e tormenta fino a perdersi, quella bifronte che terrorizza e lascia senza fiato, come un flusso sanguigno, qualcosa di incomprensibile si muove tra questi vicoli. Troppo sangue che bolle, troppo ventre che rigurgita. Segni e simboli che ricordano che la vita è caduca o solo che lontano da questa città il mondo muore? Il pieno e il vuoto, il dentro e il fuori, la contraddizione con cui è intessuto ogni nervo. Vorrebbe forse ricordarci che non esiste un Paradiso senza diavoli, che la legge della natura è uguale o contraria? Due forze che si equilibrano, o che alterne cedono l’un l’altra? Spaccanapoli è il respiro che manca altrove. Un po’ roco, scuro, che a tratti tossisce, ma che non perde mai il soffio vitale.
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