Con l’ormai famoso concertone del 25 agosto si è concluso il decimo anno de “ La Notte della Taranta” nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani a Melpignano (Lecce), una manifestazione iniziata l’8 agosto e che in due settimane consecutive ha toccato come consuetudine i centri del Salento che fanno parte del territorio dell’enclave in lingua grika della Grecia Salentina.Un evento che ogni anno richiama sempre più turisti, per la maggior parte giovani, attirati come falene da una musica di origine antiche che ammalia e conquista ed è bello vederli danzare freneticamente per ore ed ore, lasciando libero spazio alla loro fantasia, sotto i suoni scalpitanti della pizzica.La Notte della Taranta vista la sua popolarità crescente ha aperto i suoi confini ospitando in questa edizione cantanti e musicisti del genere popolare, del bacino Mediterraneo, come le soliste bulgare Eva Quartet,appartenenti al famoso coro “Le Mystere des voix Bulgares”, il senegalese Badarà Seck, leader del gruppo musicale africano Penc e alcuni musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, proprio per affermare che la musica può solo avvicinare i popoli anche se hanno lingua e cultura differenti.A confermare questo concetto, quest’anno ha visto l’Orchestra “La Notte della Taranta” diretta dal Maestro pluristrumentarista Mauro Pagani, che ha collaborato con Fabrizio De Andrè, e che ama trarre le sue ispirazioni da vari generi musicali con una propensione verso la musica etnica di matrice araba, balcanica e medio-orienatale.L’evento clou del 25 agosto è un appuntamento che i salentini, ma anche gli amanti della musica popolare e tradizionale aspettano con entusiasmo, un festival della musica, della cultura, della tradizione che ogni anno avvicina molti giovani, e lo si è notato proprio dal primo gruppo che si è esibito sul mega palco di 200 mq. i T’Astericia (le Stelle), giovani di Melpignano, legati dall’amore della propria terra e delle sue tradizioni musicali.A seguire un nome noto del settore, Giovanni Avantaggiato, a cui è riconosciuto il merito di aver interessato e risvegliato in molti giovani l’interesse per questa musica popolare.A tramandare i suoni e la voce delle pizzica di Villa Castelli, piccolo centro che confina con la Murgia brindisina e le Gravine Ioniche è toccato a Mario Salvi e ai Cantori di Villa Castelli. Ritmi provenzali e millenari con le musiche dei Cantori di Carpino.Ma a rappresentare la pizzica non poteva mancare il mitico Uccio Aloisi, che anche quest’anno non ha deluso i suoi fan, uscendo puntualmente fuori scaletta e proponendo canzoni non in programma.Ospiti prestigiosi hanno completato il concertone : il napoletano Massimo Ranieri, ha prestato la sua voce per cantare canzoni note come “O guarracino” e “Damme nu ricciu” ed il musicista Morgan che con la sua voce e al suo pianoforte ha cantato e suonato assieme all’orchestra “Andra mu pai”.Molte le novità che hanno caratterizzato questa decima edizione, tutte positive, di negativo si può solo far notare che pochi erano i servizi igienici messi a disposizione alle migliaia di persone che vi hanno partecipato, pochi o inesistenti i cestini gettacarte e da un certo orario le strade erano coperte da immondizie di ogni genere.Ma “La Notte della Taranta” è uno di quei eventi che diventa difficileraccontare, perché bisogna esserci, occorre vivere questa notte magica per poter carpire le emozioni, capire il suo significato che non si limita solo a canti o a saltelli, ma è qualcosa che lega un territorio alle sue origini e alle sue tradizioni centenarie.Anche per chi si reca la prima volta e non conosce questi suoni, sarà “pizzicato” dalla musica e i suoi piedi e poi tutto il suo corpo involontariamente sarà trascinato in un ballo frenetico e coinvolgente.
Anna deMarzo
Anna deMarzo