Lo scenario del Teatro di Corte di Palazzo Reale a Napoli mai fu più "azzeccato" come questa mattina, venerdì 3 dicembre, in occasione della presentazione del volume “LE DIECI MERAVIGLIE DEL TESORO DI SAN GENNARO”, testo curato da Paolo Jorio e Franco Recanatesi, fortemente voluto e sostenuto dall’Eccellentissima Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Un vero e proprio evento di alto valore culturale e simbolico per la città di Napoli quello a cui abbiamo partecipato, alla presenza di numerosi rappresentanti della politica regionale e locale, come il sindaco Rosa Russo Iervolino, l’Assessore ai Beni Culturali della Regione Campania Caterina Miraglia, e numerosi altri rappresentati dell’amministrazione comunale e provinciale. Ma l’occasione è imperdibile, visti gli illustri patrocini che quest’opera ha raccolto attorno a sé, tra cui: l’Alto Patronato del capo dello Stato della Repubblica Italiana, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Presidenza del Senato, la Presidenza della Camera dei Deputati, il Ministero dell’Interno, il Ministero per le Politiche Europee, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quello delle Pari Opportunità, dello Sviluppo Economico, degli Affari Esteri, senza dimenticare il Comune di Napoli, la Provincia e la Regione Campania. Tutti concordi, senza alcun ombra di dubbio, sul valore sia storico-artistico che culturale del Tesoro di San Gennaro, risultato il più importante al mondo sia per il suo valore economico che artistico, un vero e proprio patrimonio dell’umanità. Dopo il saluto del sindaco Rosa Russo Iervolino, e l’introduzione alla presentazione del volume da parte del dott. Paolo Iorio – direttore del Museo del Tesoro di San Gennaro – e del dott. Franco Recanatesi, alla presenza del fitto parterre di giornalisti, televisioni e illustri invitati, il professor Antonio Ghirelli ha spiegato il legame inscindibile della città al culto di San Gennaro; mentre il Duca Carafa - Vicepresidente della Deputazione - ha ben illustrato l’importanza dell’istituzione del Museo del Tesoro per Napoli quale elemento di qualificazione dell’immagine della città anche sul piano internazionale. Sua Eminenza Monsignor De Gregorio - membro della Deputazione e abate della Cappella del Tesoro - interviene spiegando che il vero “valore” del tesoro alberga innanzitutto nelle reliquie del santo (la testa mozzata e il corpo) conservate presso la cappella e in seconda battuta da tutti i “tesori” che nel tempo i grandi regnanti hanno donato per devozione a San Gennaro, che ora costituiscono IL TESORO. Infine il prof. Ciro Paolillo – docente presso l’Università LA SAPIENZA e Presidente del Comitato Scientifico – ha esposto alla platea tutti quelli che sono stati i passaggi salienti dell’indagine gemmologica effettuata all’interno del caveau del Banco di Napoli (dov’è custodito il tesoro) e sull’intero studio del Tesoro di San Gennaro, durato ben 3 anni. Avvalendosi di un’equipe di esperti nei settori della storia, dell’oreficeria, della gemmologia e dell’arte, si è appurato che il Tesoro di San Gennaro consta di circa 15 mila pietre e rappresenta il più grande esempio di oreficeria a gioielleria mondiale, all’interno del quale sono raccolti più di 500 anni di storia della città di Napoli. In occasione di questo importante evento le Poste Italiane hanno realizzato un francobollo con l’immagine del santo con speciale ANNULLO FILATELICO in memoria di questa giornata, che rappresenta non solo un evento simbolico ma ribadisce il posizionamento del Museo del Tesoro di San Gennaro rispetto alla città. Difatti da aprile 2011 fino a giugno è prevista una mostra straordinaria dal titolo LE PIETRE DELLA DEVOZIONE, LE MERAVIGLIE DEL TESORO DI SAN GENNARO che coinvolgerà il territorio attraverso l’esposizione di parte del tesoro in altre strutture del centro storico di Napoli, che offrirà dunque ai visitatori un percorso unico attraverso i sette secoli della storia di San Gennaro.
Ada Palma