I punteggi assegnati dalla prestigiosa rivista di Robert Parker celebrano le qualità di un’azienda al top e di una terra speciale, l’Irpinia. Il Taurasi Pago dei Fusi 2004 al secondo posto assoluto nella classifica del centro sud.
MONTEFUSCO (Avellino) - Wine Advocate, la prestigiosa rivista americana di Robert Parker che anticipa tutte le principali Guide dei vini, nazionali e internazionali, celebra i vini di Terredora. All’azienda di Walter e Dora Mastroberardino che, insieme ai figli Daniela, Lucio e Paolo, sono gli artefici di una storia di successi straordinari cominciata nel 1978, sono stati infatti assegnati una serie di giudizi che ne sottolineano l’importanza strategica e la collocano definitivamente nel gotha del panorama enoico. Il verdetto delle degustazioni condotte da Antonio Galloni è emblematico: i 95+ punti ottenuti dal Taurasi Pago dei Fusi 2004 rappresentano in assoluto il secondo punteggio di tutta la classifica relativa al centro sud dell’Italia, mentre l’intera gamma dei vini è stata valutata con almeno 90 punti, un risultato che posiziona Terredora nell’eccellenza della Campania, confermando una escalation di successi che consolida l’azienda come produttore di grandi bianchi e di grandi rossi, in ogni fascia di prezzo.
«Faro del nostro impegno quotidiano in vigna e in cantina – spiega in una nota Walter Mastroberardino - è la valorizzazione della tipicità dei territori e dei siti Terredora in particolare. È per questo che per il grande rosso del centro sud, il Taurasi, abbiamo voluto, oltre al Fatica Contadina e al Campore, espressioni insigni della sua riconosciuta autorevolezza, Pago dei Fusi, un vino che ha il suo tratto distintivo nell’assoluta raffinatezza e nell’eleganza, grazie ai terreni da cui nasce, terreni tenaci, plastici, mediamente sciolti, tipici della Valle del Calore, antico e vocato territorio per la produzione dell’Aglianico».
In particolare, il lavoro e la dedizione di Lucio e Paolo Mastroberardino, rispettivamente enologo e agronomo di Terredora, sono stati premiati da Wine Advocate con descrizioni magistrali. Il Taurasi Pago dei Fusi 2004 (95+ punti), è stato definito come «un vino Rock, trionfo di amarene, prugne,
tabacco, liquirizia e incenso: un tessuto di superba ricchezza». Il commento sul Taurasi Fatica Contadina 2004 (94 punti) è altrettanto significativo: «Vino scuro, potente, in cui in sentori di frutti neri, erbe, catrame, fumo e anice si amalgamano come acquerelli in un dipinto. Perché è chiamato Barolo del Sud lo si può capire solo degustandolo».
Per gli altri vini sottoposti a rigorosa valutazione, il Taurasi Pago dei Fusi 2003 (93 punti), il Taurasi Campore 2004 (93 punti), il Greco di Tufo 2009 (91 punti), l’Aglianico 2008 (90 punti), la Falanghina 2009 (90 punti), il Coda di Volpe 2009 (90 punti) e il Fiano di Avellino 2009 (90 punti), i giudizi di Wine Advocate esaltano finezza ed equilibrio, sapori balsamici, vivacità, eleganza, armoniosità. Espressioni che, di fatto, valorizzano ancora di più «la storia di una famiglia legata tenacemente alla terra di Campania da un’atavica passione per la vite e per il vino». Trentadue anni di attività che l’hanno resa protagonista del rinascimento vitivinicolo della regione.
Di fatto, Terredora è una realtà all’avanguardia che ha unito la più antica e qualificata tradizione alle moderne innovazioni e approfondite conoscenze tecniche. Con oltre 180 ettari di vigneto di proprietà e una ventina in affitto nelle aree più vocate della provincia di Avellino è tra le aziende di maggiore dimensione del Sud. In Irpinia, va ricordato, grazie a un felice ambiente pedoclimatico, i vini acquistano la loro ben definita personalità, mentre l’altitudine delle vigne aziendali, i suoli e le conseguenti escursioni termiche conferiscono ai vini Terredora bouquet fruttati intensi, eleganti e gentili.