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domenica 20 giugno 2010

Rondò, già pochi sono “a norma” e diventano pure discariche di rifiuti.



A chi non è capitato chiedersi quante rotatorie sulle Nostre siano a norma?
Se il parametro è dato dal numero di incidenti che si verificano ove sono poste rispetto al dato dei sinistri delle intersezioni stradali che normalmente sostituiscono o che dovevano sostituire allora, almeno empiricamente, ciò che emerge è sufficientemente inquietante da destare preoccupazione per invitare gli amministratori ed i progettisti ad adeguarsi alla puntuale normativa tecnica in materia che impone rigorosi criteri esecutivi ed evitare forzature dove i parametri tecnici ne impediscano la realizzazione.
Ma la trascuratezza e inerzia dei Nostri amministratori è ancor più evidente ove si guardino le foto che alleghiamo che dimostrano che i rondò possano essere utilizzati comodamente come mini -discariche di rifiuti solidi urbani o di materiali “di risulta”, abbandonati per tempi indeterminabili e senza che nessuno “batta ciglio”.
Secondo il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, non si tratta solamente di una questione di decoro della viabilità ma soprattutto di sicurezza stradale e per queste ragioni nell’invitare le amministrazioni competenti proprietarie o concessionarie delle strade a pulizie costanti ed efficaci dei rondò, reitera la richiesta d’introduzione di una specifica norma del Codice della Strada che sanzioni con una pena pecuniaria non inferiore ad € 250,00 gli automobilisti che abbandonano o che consentano agli occupanti del veicolo di cui hanno la responsabilità l’abbandono di rifiuti in strada, poiché pare che la coscienza sociale non sia ancora matura per la generalità della cittadinanza.

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