Napoli, 01 marzo 2011
Far nascere il desiderio di imparare attraverso l’esperienza del gioco e dell’arte. E’ il nobile, quanto ambizioso, obiettivo del progetto ‘Bell’e Buon – Nessuno escluso’, promosso dalla Fondazione Valenzi in collaborazione con l’associazione Un’ala di Riserva e con il sostegno della Fondazione Banco Napoli per l’Infanzia. L’iniziativa, rivolta ai bambini disagiati e immigrati iscritti all’VIII circolo didattico di Licola (Pozzuoli), è stata presentata ieri al Maschio Angioino. A partire da domani, saranno realizzati laboratori di espressività che coinvolgeranno 24 bambini napoletani e immigrati nella fascia d’età da 6 a 10 anni che presentano problemi di integrazione, insufficienze e disadattamento scolastico e situazioni di svantaggio familiare e sociale, alle quali la scuola, da sola, non riesce a far fronte. “Pozzuoli – afferma Raffaella Simeoli, psicologa della onlus Un’ala di riserva e coordinatrice del gruppo di lavoro – non è solo l’immagine da cartolina della ridente città sul mare. E’ anche una città che ha perso i suoi luoghi di relazione e di prevenzione sociale. La scuola è probabilmente l’unica agenzia formativa rimasta sul territorio al confine tra Pozzuoli e Giugliano”. I numeri sono più che preoccupanti, come spiegano le docenti dell’istituto commentando i risultati emersi dalla somministrazione di un questionario informativo tra gli studenti: il 70% delle famiglie interessate vive una condizione di forte precarietà lavorativa e il 10% dei genitori è semianalfabeta. L’arte sarà, dunque, lo strumento attraverso il quale dare il via ad un processo di riscatto sociale. Per tre ore e per tre giorni alla settimana i bambini, divisi in gruppi seguiti da personale specializzato e dai volontari del servizio civile, si esprimeranno attraverso la pittura, la musica, la danza ed il teatro. Un piccolo sforzo, tuttavia, è ancora necessario: “Per il materiale necessario allo svolgimento dei laboratori artistici – spiega Lucia Valenzi, Presidente della Fondazione – abbiamo già una cartoleria che ci farà da ‘sponsor’. Per i laboratori musicali, invece, siamo ancora alla ricerca degli strumenti, anche usati”. Al termine del percorso progettuale verrà allestita una mostra, con i lavori realizzati dai bambini, presso la sede della fondazione. Previsto, inoltre, uno spettacolo in uno dei teatri della città.