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venerdì 1 aprile 2011

Si parla di spiritualità nella puntata speciale del Reality Culturale Wine Bar girata a Napoli presso il teatro Bolivar


A conferma della sua essenza rigorosamente culturale , si è girata a Napoli presso il teatro Bolivar http://www.teatrobolivar.com/ una puntata speciale del Reality Culturale Wine Bar, sempre più affermato e apprezzato tra i telespettatori.
E’ indispensabile, giunti ormai al VI anno di produzione, dare un netto taglio all’immagine falsata ed errata di questo programma creatasi nella percezione un po’ di tutti, immagine indotta probabilmente dal nome dello stesso. Infatti Wine Bar non è e non vuole essere un programma di enogastronomia , non parlerà mai ne di cuochi ne di ricette e tantomeno mai mostrerà come si preparano pietanze alimentari. Anche perché gli spettatori al giorno d’oggi saranno stanchi di vedere programmi tutti uguali dove si cucina!
Wine Bar è un luogo del nostro immaginario, dove il cibo ed il vino sono solo degli ottimi compagni di viaggio.

TEMA DELLA PUNTATA: Oltre il visibile....il confine tra materia e la spiritualità
Il significato più semplice di spiritualità è l'idea che oltre alla materia visibile esista un livello spirituale di esistenza, dal quale la materia tragga vita, intelligenza o almeno lo scopo di esistere.
Non essendo materiale, questo mondo spirituale è del tutto al di fuori da ogni indagine fatta con mezzi materiali ed è quindi totalmente astratto, circoscritto alla mente, che è l'unica facoltà umana che lo può investigare.
Spesso i termini "religione" e "spiritualità" vengono trattati come sinonimi, il che è alquanto impreciso, dato che anche alcuni non credenti rivendicano una propria dimensione spirituale.
Entrambi i termini si riferiscono alla ricerca dell'Assoluto o di Dio (o con qualsiasi altro nome Lo si voglia chiamare): si può dire che la differenza fondamentale consista nel fatto che la religione indichi un tipo di ricerca esteriore, formale, mentre per spiritualità si intende la ricerca di Dio all'interno di sé.
Questo comporta che la spiritualità assuma, rispetto alla religione, alcune connotazioni tipiche: la fede assume un carattere più personale e meno dogmatico, più aperto alla sperimentazione e basato sull'esperienza personale.
Sempre parlando in termini di ricerca spirituale, un'altra connotazione tipica della spiritualità rispetto alla religione può essere la convinzione che esistano diversi percorsi spirituali, e che pertanto non esista alcuna verità oggettiva o assoluta in base alla quale decidere quale percorso sia meglio seguire; poiché ogni persona è diversa dalle altre, la scelta è spesso lasciata all'individuo, alla sua sensibilità e al suo discernimento.
Da questo punto di vista, religione e spiritualità non sono due concetti contrapposti che si escludono l'un l'altro, ma possono essere visti semplicemente come due tappe nella crescita interiore di ogni fedele o aspirante spirituale, tant'è che molti seguaci di religioni costituite considerano la spiritualità come un aspetto intrinseco e inscindibile della loro esperienza religiosa.
Non esiste insomma una vera contrapposizione tra i due termini, dal momento che il rapporto fra religione e spiritualità è paragonabile al rapporto fra contenitore e contenuto, fra forma e sostanza, fra teoria e pratica.
Altri, sull'onda del fenomeno New Age, sostengono che la spiritualità non sia identificabile con una religione per sé, ma la connessione attiva e vitale ad una forza, una potenza o una percezione di un più profondo “sé”.

Spunto della puntata è stato il libro “La Scala dei miei sette mondi” della scrittrice Pina Izzo:
Il libro “La scala dei miei sette mondi” nasce come racconto esoterico, dopo aver partecipato ad un ritiro spirituale a San Francesco D’Assisi. La storia è ambientata nel dopoguerra e racconta la vita di una laica, la quale si ritira in un convento dopo aver vissuto un’esperienza drammatica. Il percorso iniziatico (est) di questa donna si avvale di numerose visioni: viaggi astrali che la portano, nel tempo, da uno stato di forte religiosità ecclesiastica ad un’apertura spirituale più consapevole e priva di dogmi. In ogni suo “viaggio”, la protagonista (Consiglia) assorbe in sé il concetto di anima che trasmigra ed evolve. Consiglia comprende che, soltanto vivendo tutte le esperienze terrene (dualità) e trascendendo l’ego, può percepire l’equilibrio dei sette corpi energetici e raggiungere la completezza del suo essere. Le visioni erotiche rappresentano la materia: il chakra più basso dell’essere umano, il sesso che pulsa al richiamo degli istinti naturali dell’uomo fino all’ultima frontiera (settimo chakra). Con l’esplorazione e l’esperienza interiore, ella riconosce la propria parte animica e dopo uno stato di beatitudine (ovest) si abbandona ad una nuova vita.

Hanno partecipato allo speciale di Wine Bar anche:
- Felice De Martino,scrittore in qualità di relatore
- Santina Mutto Varriale, titolare dell’emittente Julie Tv
- Maurizio Stella, presidente della “Open Forma Mentis” associazione culturale e di sviluppo economico sociale
- Prof.ssa Maria Moschella, storica medievale e scrittrice in qualità di relatrice
- Enzo Guariglia, imitatore
- Alessandra Vispo, attrice in qualità di lettrice di alcuni brani del libro
Interventi musicali :
- Rosari Scotti and Insciallah, musica orientale e danza del ventre
- Eugenia Ucchino, ballerina
- Always, gruppo musicale esordiente
- Cantores Ecclesiae, coro gregoriano

Le date e gli orari di messa in onda saranno comunicati a breve.

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