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giovedì 2 aprile 2009

Bari - Pareggio 1-1 per Trapattoni e i folletti verdi dell'Irlanda contro i magici dell'Italia di Lippi


Ancora un arbitraggio più che discutibile: un’Italia favorita in Montenegro sulla mancata espulsione di Cannavaro su Iakonvic (fallo da ultimo uomo) è stata pesantemente penalizzata dall’avventata e discutibile espulsione di Pazzini.

Ancora un’Italia troppo piccola per essere bella: la Nazionale in assetto da nuovo restayling (Pazzini, Pepe, Palumbo, Brighi), esce dallo stadio di San Nicola di Bari con quell’illusione della rete di Iaquinta al 10’ minuto in inferiorità numerica, e già, si sarebbe potuto gridare a “Grande Italia”. Erano passati solo tre minuti, quando i Campioni del Mondo si sono visti sventolare sotto il naso un cartellino rosso da parte dell’arbitro Stark, venendo così alla repentina ritirata sotto la doccia del sampdoriano Pazzini, per una gomitata ai danni di O’Shea, che sanguinolento ha turbato l’animo del direttore di gara Stark. Così il 4-3-3 disegnato da Lippi a fischio iniziale diventa inesorabilmente un 4-4-1, mentre Trapattoni con un cambio al 25 minuto stravolge il suo 4-4-3 proponendo subito un 4-3-2-1, sostituendo Keogh per un più possente Folan in posizione centrale, dando più movimento.

L’Italia è costretta a giocare una partita in salita, tutta cuore e sentimento, ma con Pirlo riesce a fare dei miracoli, è suo il passaggio che ha portato in gol un Iaquinta risuscitato e sacrificato, che ha dovuto optare il suo gioco più sulla profondità, da vera unica punta, che non su esterno, lasciando così ampi spazi sulla fascia. Pirlo scucchiaia a sinistra per Grosso, l’esterno va sul fondo e appoggia morbidamente al centro, dove Iaquinta gira in rete di piatto da pochi passi, lasciando il portiere Given di stucco. Un Iaquinta instancabile, che si ripropone al 37 minuto del primo tempo con una sgroppata in ripartenza lungo la destra, cinquanta metri di corsa in progressione prima di mettere al centro per Dossena (aveva sostituito Pepe al 10’ del 2° t.) che in ritardo manca lo specchio della porta.

Tutto il primo tempo si gioca con lanci corti da parte dei padroni di casa e pochissima inventiva da parte degli ospiti. Le azioni da gol sono merce rara, rarissima, anche se il possesso di palla vede in maggioranza l’Eire. Possiamo anche dire che nel primo tempo il centrocampo ha funzionato egregiamente grazie a un Pirlo in grande forma, che ha fatto sì di non rimpiangere quell’espulsione, cercando di mantenere il possesso di palla e spostare gli equilibri. Unico tiro pericoloso da parte dell’Irlanda, giunge al 40° minuto, facendoci ricordare del grande portiere qual è Buffon: Hunt si accentra dalla destra e calcia di controbalzo col sinistro dai venti metri, sulla sua botta il portiere juventino mette in corner con un colpo di reni degno della sua fama.

Sotto una pioggia torrenziale si ritorna negli spogliatoi per rivedere tattiche e rianimare animi. Il primo colpo di scena ci viene donato dall’allenatore azzurro, che propone un cambio in formazione, fuori Pirlo (?) dentro Palumbo. La partita riprende senza troppi sussulti, il catenaccio italiano pare reggere bene i colpi, più insistenti da parte degli irlandesi. Il secondo tempo vede più le sostituzioni che un vero gioco. Al 7° minuto di gioco, Trapattoni fa uscire un insignificante Andrews, per un più consistente Gibson, due minuti dopo anche Lippi sostituisce Pepe per un più difensivo Dossena, ma il pubblico inizia a rimpiangere un Pirlo, che in panchina contrariato guarda accigliato il prosieguo del match. All’undicesimo minuto altro colpo di scena, l’arbitraggio di Stark tituba ancora, un velenoso pallone di Doyle per Hunt, vede costretto Buffon ad uscire per chiudergli lo specchio della porta, forse un’uscita fallosa l'intervento del nostro numero 1 ma per Stark non è rigore.

A metà del secondo tempo è iniziato il gioco dei cartellini gialli da parte di Stark: prima ammonizione per Grosso al 19° minuto, dopo solo 10 minuti è la volta dell’Irlanda con l’ammonizione di McShane su contrasto con Iaquinta, quest’ultimo è ammonito dopo solo sei minuti per protesta e per finire, altri due minuti di gioco e anche il centrocampista De Rossi vede sventolarsi amaramente il cartellino giallo, che lo vedrà fuori dal match contro la Georgia. Mancano pochi minuti alla conclusione del match e già fra tifosi e squadra si pensa ad una vittoria che avrebbe visto la Nazionale Italiana promossa ai prossimi mondiali 2010. Ma la beffa giunge al 43° minuto, dopo un stop di gioco per un infortunio su Cannavaro, la squadra azzurra rilancia come da fair play la palla agli avversari.

Il portiere Given si impegna sul rilancio, calciando il pallone direttamente nell’area azzurra, lì ad attendere il lancio Folan che prontamente la passa a Keane che di prima calcia nell’angolo basso alla sinistra di Buffon. I cinquemila tifosi irlandesi sono in visibilio, mentre i 52 mila italiani sono ammutoliti. Il triplice fischio di Stark giunge al quarto minuto di recupero. Italia-Irlanda 1-1. Ottavo girone di classificazione vede l’Italia a 14 punti e l’Eire a 12.

(nde) Nel nostro piccolo vogliamo raccontarvi la partita oltre che con le parole anche con le immagini della photogallery di Egidio Magnani

Anna Furlan

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