Si terrà dal 22 aprile al 14 maggio la seconda edizione di Riflessi(oni) in Musica, il ciclo di Concerti-lezione e incontri musicali della Camerata strumentale dell'Università di Salerno, organizzata dall'Associazione Musicateneo e dell'Università di Salerno. La rassegna è a cura di Clementina Cantillo, Massimiliano Locanto e Angelo Meriani in collaborazione con il Dipartimento di Cultura del Progetto della Seconda università di Napoli, del Conservatorio di musica “D. Cimarosa” di Avellino, dell'Accademia Mousikè e di Unis@und.
L’immagine che abbiamo del ‘classico’ in musica ci giunge come riflessa attraverso gli ‘specchi’ delle diverse ricezioni che, di esso, si sono avvicendate fino a oggi. Quest’immagine, a sua volta, si riflette sull’interpretazione della musica, ma anche sul suo ascolto da parte nostra. Noi stessi, infatti, siamo ‘specchi’ di questa tradizione.
Partendo da questa constatazione, Riflessi(oni) in musica intende rinnovare la formula del concerto-lezione, accostando l’approccio storico-culturale e l’analisi musicale a vari spunti di riflessione sulla storia dell’interpretazione e della ricezione. La manifestazione, quest’anno alla sua seconda edizione, si rivolge innanzitutto, ma non esclusivamente, agli studenti dell’Ateneo, con l’intento di offrire loro l’occasione di un contatto diretto e concreto con la musica del passato, che nel panorama culturale odierno rischia di essere percepita dai più giovani come un prodotto artistico per pochi “addetti ai lavori”, se non come un oggetto museale. Una simile occasione è favorita da una preziosa risorsa dell’Ateneo: la Camerata Strumentale dell’Università di Salerno, formata da studenti, laureati, dottorandi e docenti, che da tempo coniugano i loro studi e le loro ricerche con l’attività musicale. Siamo mossi dalla convinzione che una modalità di ascolto orientata da una consapevolezza degli aspetti storico-culturali dell’opera musicale, ma anche delle sue caratteristiche tecniche (la forma, lo stile, il metodo compositivo), costituisca una condizione essenziale perché la fruizione della musica assuma un valore autenticamente formativo. Anche gli aspetti tecnici e teorici della musica, infatti, possono essere compresi se associati alla concreta esperienza dell’ascolto, grazie a una spiegazione interattivamente coordinata con l’esecuzione. A tal fine la formula del concerto-lezione ci è parsa la più adeguata: a un intervento introduttivo di carattere interdisciplinare, segue un’analisi musicale coadiuvata dell’esecuzione dal vivo di esempi e frammenti dell’opera, e infine il concerto vero e proprio, al termine del quale v’è spazio per una libera discussione.
Quest’anno il ciclo rivolge particolare attenzione a un “classico” bachiano (le Suites per violoncello solo BWV 1007-1012): insieme con i colleghi Susanne Franco e Marco Pistoia (Università di Salern0) osserveremo il capolavoro bachiano da varie angolature e prospettive.
I diversi punti di vista metteranno a fuoco la figura e l’opera di Bach, sia “da vicino”, ossia nel contesto storico-culturale originario, sia “da lontano”, attraverso i riflessi delle molteplici interpretazioni e ricezioni, che si manifestano a volte anche in altre forme artistiche, come il cinema e la danza; con Aurelio Canonici, Docente del Conservatorio di Sassari e Direttore artistico della sezione sinfonica del RavelloFestival, inquadreremo l’opera di Bach nel contesto dell’estetica musicale del Settecento.
Quest’anno il ciclo è ulteriormente arricchito da un vero e proprio concerto della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno (con la collaborazione di alcuni musicisti del Teatro di San Carlo), e dagli incontri con due importanti musicisti: Luca Signorini (Primo violoncello solista del Teatro San Carlo), presentato da Jolanda Capriglione (Seconda Università di Napoli - Dipartimento di Cultura del progetto), ci parlerà della propria esperienza di interprete bachiano; Nikos Xanthoulis (Prima tromba solista del Teatro dell’Opera di Atene) ci presenterà il suo lavoro di compositore.
Grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino e con l’Accademia Mousiké di Castel San Giorgio, questi tre eventi saranno presentati anche fuori dai confini del Campus universitario, a stabilire un proficuo rapporto con le altre istituzioni culturali del territorio. Siamo particolarmente lieti della collaborazione con Unis@und Webradio dell’Università di Salerno.
Clementina Cantillo
Massimiliano Locanto
Angelo Meriani
L’immagine che abbiamo del ‘classico’ in musica ci giunge come riflessa attraverso gli ‘specchi’ delle diverse ricezioni che, di esso, si sono avvicendate fino a oggi. Quest’immagine, a sua volta, si riflette sull’interpretazione della musica, ma anche sul suo ascolto da parte nostra. Noi stessi, infatti, siamo ‘specchi’ di questa tradizione.
Partendo da questa constatazione, Riflessi(oni) in musica intende rinnovare la formula del concerto-lezione, accostando l’approccio storico-culturale e l’analisi musicale a vari spunti di riflessione sulla storia dell’interpretazione e della ricezione. La manifestazione, quest’anno alla sua seconda edizione, si rivolge innanzitutto, ma non esclusivamente, agli studenti dell’Ateneo, con l’intento di offrire loro l’occasione di un contatto diretto e concreto con la musica del passato, che nel panorama culturale odierno rischia di essere percepita dai più giovani come un prodotto artistico per pochi “addetti ai lavori”, se non come un oggetto museale. Una simile occasione è favorita da una preziosa risorsa dell’Ateneo: la Camerata Strumentale dell’Università di Salerno, formata da studenti, laureati, dottorandi e docenti, che da tempo coniugano i loro studi e le loro ricerche con l’attività musicale. Siamo mossi dalla convinzione che una modalità di ascolto orientata da una consapevolezza degli aspetti storico-culturali dell’opera musicale, ma anche delle sue caratteristiche tecniche (la forma, lo stile, il metodo compositivo), costituisca una condizione essenziale perché la fruizione della musica assuma un valore autenticamente formativo. Anche gli aspetti tecnici e teorici della musica, infatti, possono essere compresi se associati alla concreta esperienza dell’ascolto, grazie a una spiegazione interattivamente coordinata con l’esecuzione. A tal fine la formula del concerto-lezione ci è parsa la più adeguata: a un intervento introduttivo di carattere interdisciplinare, segue un’analisi musicale coadiuvata dell’esecuzione dal vivo di esempi e frammenti dell’opera, e infine il concerto vero e proprio, al termine del quale v’è spazio per una libera discussione.
Quest’anno il ciclo rivolge particolare attenzione a un “classico” bachiano (le Suites per violoncello solo BWV 1007-1012): insieme con i colleghi Susanne Franco e Marco Pistoia (Università di Salern0) osserveremo il capolavoro bachiano da varie angolature e prospettive.
I diversi punti di vista metteranno a fuoco la figura e l’opera di Bach, sia “da vicino”, ossia nel contesto storico-culturale originario, sia “da lontano”, attraverso i riflessi delle molteplici interpretazioni e ricezioni, che si manifestano a volte anche in altre forme artistiche, come il cinema e la danza; con Aurelio Canonici, Docente del Conservatorio di Sassari e Direttore artistico della sezione sinfonica del RavelloFestival, inquadreremo l’opera di Bach nel contesto dell’estetica musicale del Settecento.
Quest’anno il ciclo è ulteriormente arricchito da un vero e proprio concerto della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno (con la collaborazione di alcuni musicisti del Teatro di San Carlo), e dagli incontri con due importanti musicisti: Luca Signorini (Primo violoncello solista del Teatro San Carlo), presentato da Jolanda Capriglione (Seconda Università di Napoli - Dipartimento di Cultura del progetto), ci parlerà della propria esperienza di interprete bachiano; Nikos Xanthoulis (Prima tromba solista del Teatro dell’Opera di Atene) ci presenterà il suo lavoro di compositore.
Grazie alla collaborazione con il Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino e con l’Accademia Mousiké di Castel San Giorgio, questi tre eventi saranno presentati anche fuori dai confini del Campus universitario, a stabilire un proficuo rapporto con le altre istituzioni culturali del territorio. Siamo particolarmente lieti della collaborazione con Unis@und Webradio dell’Università di Salerno.
Clementina Cantillo
Massimiliano Locanto
Angelo Meriani