Si chiama Lost in Google ed è il nuovo progetto dei The Jackal, web star acclamate e amatissime con in dote una base di fan che li segue con divertimento e partecipazione, aspettando con ansia i loro nuovi lavori ed essendo sempre pronta a commentare, complimentarsi, offrire contributi e -perché no?- anche criticare.
Lost in Google è una web serie, ma una web serie come -in Italia- non se ne sono mai viste. Non è un racconto compiuto che si snoda sullo schermo mentre gli spettatori, passivi, assorbono ed elaborano delle informazioni. Stavolta i fan dei Jackal non sono chiamati soltanto a seguire, commentare, criticare Sono chiamati ad agire in prima persona nella costruzione della storia che, da oggi in poi, vedremo prendere forma.
Molto tempo è passato da quando gli sciacalli hanno lanciato la prima videofollia sul web senza chiedersi né aspettarsi troppo, solo per gusto di divertirsi e stare a guardare l' "effetto che fa" ma, ormai, i Jackal possono essere considerati a tutti gli effetti dei giovani film maker, e d'indubbio talento per di più. Competenti, estrosi, mai scontati, capaci di emozionare fino alle lacrime e di produrre attacchi di incontenibile ilarità, i Jackal hanno pian piano costruito una fortissima identità di gruppo, uno stile riconoscibile e allo stesso tempo inimitabile, e ora hanno voglia di fare ancora un passo oltre: creare qualcosa che non occupi più lo spazio di un singolo evento, ma sia in grado di configurarsi come racconto vero e proprio, racconto seriale, ovvero: Lost in Google.
Le regole di Lost in Google sono molto semplici: i migliori commenti ad ogni puntata, quelli più originali, verranno utilizzati per scrivere gli episodi successivi. Non ci sono limiti. Va bene ogni tipo di suggerimento, anche non direttamente inerente alla trama. Anche i commenti che non verranno utilizzati direttamente per scrivere la trama verranno menzionati alla fine della puntata per creare la sigla di chiusura.
L'episodio "zero" della web serie vedeva il protagonista, Simone Ruzzo, venire risucchiato da Google per aver avuto l'ardire di cercare la parola "google" sull'omonimo motore di ricerca, generando una sorta di collasso sistemico che si materializzava in un vortice capace di strapparlo alla realtà per trasportarlo in una non meglio specificata dimensione alternativa.
Da questa puntata pilota, in base ai centinaia di commenti ricevuti dagli utenti, è nata la prima vera puntata della web-fiction disponibile su YouTube nel canale ufficiale dei The Jackal.