Si è svolta durante lo scorso week end la puntata di Wine-bar, che ha avuto come sfondo Locorotondo, sita in Valle d’Itria, in Puglia, nella splendida cornice di Villa Caramia, un complesso che sorge fra vigneti, uliveti e trulli, di cui lo stuff è stato ospite.
Tema della serata la Valle d’Itria e i suoi misteri: leggende, tradizioni e atmosfera magica che pervade dai luoghi e dalle costruzioni così particolari che la caratterizzano. Presenti al tavolo ospiti esperti dei luoghi, quali l’Ass. Margherita Curri, Luigi Patrono, la pittrice Camilla Tabò, Angelo Sisto e Anna Montella, coconduttrice accanto a Giuseppe Galliano, nonché la direttrice di Villa Caramia che ha fatto da guida durante tutto il percorso. Degustando cibi caratteristici e vini, offerti dagli sponsors, quali la Cantina sociale Vini della Locorotondo, il Caseificio Consoli, l’Associazione culturale “Le Contrade” e Symbols Mundi Jewelery, si è parlato del luogo e dei suoi simboli. Dalla discussione è emerso come la magia sia in realtà presente in ogni piccolo graffite che si ritrova sui trulli e che ogni disegno rimanda a un concetto, ad un desiderio o ad un pericolo, con valore apotropaico. Tridenti, aratri, sole e luna hanno il potere mistico di portare abbondanza, impedendo carestia e malattie nell’’immaginario popolare, per questo si trovano spesso incisi sulle facciate e sui tetti dei trulli.
La conversazione dapprima formale è poi entrata in un’atmosfera molto familiare e goliardica, grazie alla guida di Giuseppe Maria Galliano che ha saputo sciogliere l’iniziale imbarazzo e freddezza. Alla fine i convitati sembravano una famiglia riunita al tavolo e il tutto si è concluso in allegria con la suonata di una tarantella tradizionale e l’intervento di un gruppo di ragazzi che si sono esibiti in costume del luogo in balli.
L’atmosfera festosa è poi continuata nella serata, girando per il paese, che si presenta realmente pulito e molto curato, orgoglioso dei suoi usi, con arcate, case tipiche, chiese d’arte e piccole piazze con locali ben disposti fra vicoli e sottopassaggi. La visita dello, in valle d’Itria lascia alla fine un segno positivo in tutti, arricchisce culturalmente e immerge in un’aria eterea, dando la sensazione di trovarsi realmente nel centro di un campo magnetico dove passato, presente e leggenda si fondono, annullando il tempo…..
Katiuscia Marino
La conversazione dapprima formale è poi entrata in un’atmosfera molto familiare e goliardica, grazie alla guida di Giuseppe Maria Galliano che ha saputo sciogliere l’iniziale imbarazzo e freddezza. Alla fine i convitati sembravano una famiglia riunita al tavolo e il tutto si è concluso in allegria con la suonata di una tarantella tradizionale e l’intervento di un gruppo di ragazzi che si sono esibiti in costume del luogo in balli.
L’atmosfera festosa è poi continuata nella serata, girando per il paese, che si presenta realmente pulito e molto curato, orgoglioso dei suoi usi, con arcate, case tipiche, chiese d’arte e piccole piazze con locali ben disposti fra vicoli e sottopassaggi. La visita dello, in valle d’Itria lascia alla fine un segno positivo in tutti, arricchisce culturalmente e immerge in un’aria eterea, dando la sensazione di trovarsi realmente nel centro di un campo magnetico dove passato, presente e leggenda si fondono, annullando il tempo…..
Katiuscia Marino