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lunedì 4 maggio 2009

Voler bene all'Italia 2009, escursione naturalistica con la Pietra Verde in Alto Oltrepò


Domenica 10 maggio 2009 il Comune di Bagnaria, il Comune di Val di Nizza, il Comune di Ponte Nizza, l'Associazione "La Pietra Verde ", in collaborazione con la Provincia di Pavia, il Museo civico di Voghera e l'Associazione Culturale "Amici di Poggio Ferrato", nell'ambito del progetto "Voler bene all’Italia"
Organizzano:

...Dalla Vecchia Ferrovia… alle Grotte di S.Ponzo…


Escursione: Ponte Nizza - San. Ponzo Semola – Grotte di San Ponzo – Bagnaria - Ponte Nizza

Programma:
Ritrovo ore 9,30 presso la Piazza Italo Pietra di Ponte Nizza.
Escursione lungo una parte del vecchio tracciato ferroviario: Voghera-Varzi, risalita alle Grotte di San Ponzo Semola e ritorno.
Lunghezza dell’itinerario km 9 andata e ritorno.
Si consiglia: Scarpe da Trekking o tennis e pranzo al sacco.

Clicca qui per scaricare il volantino e la descrizione dell'itinerario
tn_s2020898.jpgDal paese di Ponte Nizza, si segue per circa 1 km in direzione Varzi, il vecchio tracciato ferroviario Voghera-Varzi.
Dopo circa 30 minuti di cammino dal paese, si arriva alla piccola località di San Ponzo Semola, dall’antica chiesa si attraversa tutto il caratteristico paese. Merita infatti di essere osservato questo vecchio paese costruito completamente in pietra, la roccia usata per la costruzione è arenaria e cioè sabbia cementata nei milioni di anni, estratta proprio dal Rio Semola che costeggia in parte il sentiero che seguiremo.
Per circa 3 chilometri si percorre una strada inghiaiata che conduce alle Grotte di San. Ponzo a m. 580 s.l.m., questi anfratti, scavati nei milioni di anni dalle infiltrazioni dell’acqua, hanno formato alcune cavità di notevoli dimensioni, permettendo addirittura la costruzione di una piccola chiesetta all’interno di una delle grotte, luogo dove il Santo, scelse di vivere, tra questi boschi, come eremita.
Questa zona nella parte alta del Monte Vallassa m. 752 s.l.m. è zona archeologica, infatti la località di Guardamonte, rappresenta il sito archeologico più interessante della Valle Staffora, offrendo la possibilità di effettuare un viaggio a ritroso nel corso della storia locale. Grazie al ritrovamento dei vari reperti archeologici il sito mette in luce il susseguirsi delle differenti fasi insediative del luogo, tracciando una storia che, dal Neolitico, giunge sino all’epoca romana.
Il percorso prosegue e accompagnati da numerosissimi muri a secco (utilizzati un tempo per delimitare i confini di proprietà) e lasciati alle nostre spalle splendidi boschi di castagno, il percorso scende velocemente, conducendoci nei pressi del paese di Bagnaria, dove, attraversato il ponte sul Torrente Staffora si incrocia nuovamente il vecchio tracciato ferroviario che conduce in direzione Nord verso Ponte Nizza meta conclusiva della nostra escursione.

La Storia:
la ferrovia Voghera-Varzi partiva da Voghera e, attraversando le colline, percorreva tutta la Valle Staffora sino a raggiungere Varzi.
Per circa trentacinque anni, dagli inizi degli anni ’30 fino alla metà degli anni ’60, ai margini della pianura correva questo trenino che da Voghera a Varzi effettuava una decina di fermate: serviva per i pendolari diretti dalla Valle Staffora verso Voghera o Milano e i turisti che nei week-end o nel periodo estivo volevano raggiungere l’alta Valle Staffora: la decisione di realizzare una ferrovia era stata presa con l’intento di offrire nuovi collegamenti tra la montagna e la pianura e anche per far fronte all’ormai crescente industrializzazione dei centri metropolitani.
La ferrovia della Valle Staffora percorreva 32 Km: il capolinea di Voghera si trovava adiacente alla Stazione delle Ferrovie dello Stato.
Il capolinea di Voghera, con la propria stazione, si inseriva nella piazza che ospita il fabbricato F.S. il minuscolo edificio era munito di sala d’attesa, biglietteria e bar.
Proseguendo, la linea correva parallela ai binari della Voghera – Piacenza , attraversato il Torrente Staffora, e superata la Statale n° 10 per Piacenza su apposito cavalcavia, raggiungeva la fermata di Torrazza Coste, la stazione di Codevilla e successivamente quella di Retorbido. Procedendo si giungeva al paese di Rivanazzano entrando nella valle del Torrente Staffora e in pochi minuti a Salice Terme.
Prima di arrivare a Godiasco si costeggiava il deposito militare per carburanti, a cui la linea si accordava, dalla stazione di Godiasco la linea avanzava parallela alla riva destra del Torrente Staffora, in un paesaggio collinare arricchito da boschi, vigneti e coltivazioni, incontrando le fermate di San Desiderio, Pozzol Groppo, Cecima, la stazione di Ponte Nizza, San Ponzo, la stazione di Bagnaria e l’ultimo impianto di Ponte Crenna.
Cinquanta minuti dopo aver lasciato Voghera si incontrava infine il capolinea di Varzi.
La stazione di Varzi era attrezzata, oltre che del fabbricato viaggiatori e dell’ampio piazzale, di rimessa per la sosta notturna dei rotabili e di dormitorio per il personale.
I 32 chilometri di linea e tutti i raccordi erano elettrificati in corrente continua, avente una tensione nominale di tremila Volt con un'unica sottostazione di trasformazione e conversione attrezzata tramite due gruppi mutatori a vapori di mercurio, costruita dal Tecnomasio Italiano Brown Boveri nell’anno 1931; essa disponeva di una potenza pari a 1.800 KW: l’impianto di refrigerazione era ad acqua in circuito sigillato.
Tutto il complesso era posto fra le stazioni di Salice Terme e Godiasco, collegato a quest’ultima località per mezzo di un apposito raccordo.
L’alimentazione primaria veniva derivata dalla rete ENEL, con uno specifico elettrodotto proveniente dalla Centrale di Tortona, recante energia alla tensione nominale di cinquantamila Volt e frequenza di quarantadue periodi.
Il filo di contatto era in rame, il cui diametro era pari a 11 millimetri, sostenuto da una fune portante in acciaio zincato avente un diametro di 9 mm.
La sospensione avveniva mediante catenaria contrappesata in linea: nelle stazioni e su parte dei raccordi industriali veniva adottata quella trasversale semplice, di origine tipicamente tranviaria. Il tutto era sostenuto da pali in ferro modellati a doppio “T” NP 220, mentre tralicci a sezione quadra servivano per i punti di ancoraggio. Nel complesso si contavano 871 pali.
La linea aerea era garantita contro cortocircuiti, sovraccarichi ed eventi accidentali da interruttori extrarapidi, scaricatori di tensione e sezionatori di linea e di stazione.
Il 31 luglio 1966 il treno compie il suo ultimo viaggio dopo trentacinque anni di servizio. A tarda sera il locomotore con a bordo alcuni passeggeri parte dal capolinea di Varzi e giunge a Voghera. Poi parte per il deposito. E’ la fine di una lunga, bellissima storia.

Note naturalistiche:
i boschi che circondano tutta la zona, sono tra i più belli di tutto l’Oltrepò; si possono osservare castagni secolari di grandi dimensioni di età approssimativa ai 500 anni, mentre le rocce delle Grotte, sono le arenarie del Monte Vallassa, rocce deposte in milioni di anni che rappresentano un libro da sfogliare e scoprire. Si possono infatti vedere i depositi e i fossili lasciati dal mare quando era tranquillo e i fini sedimenti che si depositavano lentamente nel fondale, oppure cosa trasportavano a riva le tremende tempeste che di tanto in tanto sconvolgevano la vita tranquilla degli organismi che popolavano la costa.

La Fauna:
Faina, Scoiattolo, Volpe, Tasso e Capriolo, seppur molto difficili da osservare direttamente, ci lasciano svariate tracce che testimoniano la loro presenza, mentre più facile è vedere o ascoltarne i canti ed i richiami, il Picchio rosso maggiore, il Picchio rosso minore, il Picchio verde, il Rampichino e poi lo Sparviero e la Poiana, il Fringuello e 4 specie di Cince (Cinciarella, Cinciallegra, Cincia Bigia e Cincia Mora), solo per citarne alcuni.
In alcuni tratti la presenza del Cinghiale è notevole, come testimoniano le numerose impronte sul terreno; la quantità di castagne ed il rifugio offerto dalla quasi inaccessibile gola scavata dal rio Semola, offrono infatti nutrimento e relativa sicurezza a questo ungulato, sopratutto nei mesi invernali.

domenica 15 marzo 2009

Ora et labora, Passeggiata golosa con visite guidate


Ora et Labora PASSEGGIATA "GOLOSA" CON VISITE GUIDATE

SULLE ORME DEI MONACI E PELLEGRINI MEDIOEVALI

Pizzocorno-Abbazia di Sant'Alberto- Castello di Oramala
DOMENICA 29 MARZO 2009 Partenza ore 10.00, pranzo leggero a base di "cibi di strada" della Valle Staffora Letture poetiche a cura dell'Associazione Culturale Per la serie "Camminare la storia", l'associazione ricreativa culturale Calyx organizza per domenica 29 marzo 2009 "ORA ET LABORA", una passeggiata con visite guidate lungo l'anello Pizzocorno-Abbazia di Sant'Alberto di Butrio-Rocca di Oramala sul tema delle antiche vie di pellegrinaggio in Oltrepò e delle specialità enogastronomiche di origine monastica.
La passeggiata si svolgerà ad una quota di circa 700 su fondo misto sterrato ed asfalto con occasionali salite e si snoderà, sotto la guida di esperti di natura e storia locale, attraverso un paesaggio d'altri tempi, caratterizzato da boschi secolari, spettacolari gole e squarci panoramici sulle vette Appenniche. Il cammino inizierà alle ore 10 per concludersi verso le 17.30 con due interruzioni di circa un'ora ciascuna per pranzare, visitare l'Abbazia di Sant'Alberto di Butrio e la Rocca di Oramala, magicamente riportata alle sue atmosfere medievali dalle letture poetiche dell'Associazione Spino fiorito, promotrice del parco letterario dell'Alto Oltrepò, legato alla tradizione dei trovatori provenzali della corte Malaspina. Si raccomanda ai partecipanti di adottare un abbigliamento comodo comprendente anche una giacca leggera e preferibilmente impermeabile in caso di cambiamenti atmosferici improvvisi. Le calzature devono essere tassativamente adatte ad un'escursione campestre in collina. In caso di pioggia l'escursione si svolgerà ugualmente effettuando gli spostamenti in auto, in quanto sia le visite guidate, che il recital ed il pranzo a base di prodotti tipici potranno svolgersi al coperto. Quote di partecipazione
(comprensive di pranzo, bevande e visite guidate)

* 40 Euro per nuovi iscritti (inclusa tessera associativa annuale)
* 35 Euro per vecchi soci e gruppi di min. 10 adulti
* Ai bambini fino a 10 anni sono riservate condizioni particolari in base all'età

E' richiesta l'iscrizione entro il 22 Marzo 2009 L'attività verrà realizzata al raggiungimento di minimo 30 iscrizioni entro tale data INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Associazione Ricreativa Culturale Calyx
E-mail: calyx_pv@alice.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Tel 349.5567762 - 347.5894890 -339.2044540
www.calyxturismo.it Associazione Culturale Spino Fiorito:
E-mail: spinofiorito@yahoo.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Tel 333.3418574 - 339.2098288 - 328.9094024
www.spinofiorito.splinder.com

domenica 4 gennaio 2009

Itinerari e Turismo in Oltrepò Pavese

Lunedì 19 Gennaio, presso la Sala Municipale del Comune di Val di Nizza l'Associazione "La Pietra Verde" presenterà il programma delle escursioni per l'anno 2009. Durante la serata ci saranno altri interventi in cui si potrà parlare di Turismo e promozione del territorio. OltrepEAT porterà la propria esperienza di due anni sul web e di un anno di collaborazione con la Pietra Verde. Durante questo periodo infatti sono stati mappati alcuni itinerari su una mappa satellitare, grazie alla tecnologia gratuita di google maps, dando così una nuova visione integrata e facilmente navigabile del territorio. Sulle mappe sono infatti visibili non solo i sentieri, ma anche le strutture ricettive, come Alberghi, ristoranti e Agriturismi e i monumenti presenti sul territorio.
Programma:

saluti delle autorità presenti:
Paolo Culacciati, Sindaco di Val di Nizza e Assessore al Turismo della Comunità Montana dell’ Oltrepò Pavese.

Interventi:
Riccardo Rancan, Guida escursionistica dell’Associazione La Pietra Verde “I nuovi progetti sulla sentieristica locale”.

Giuseppe Moglia, Assessore alla Cultura e ai sistemi informativi del Comune di Bagnaria “Turismo e internet, come utilizzare strumenti gratuiti per promuovere un territorio”.

Claudio Negri, Presidente del Gruppo “Geo Paleontologico Vogherese” “I percorsi escursionistici sul sito Internet della Pietra Verde”.

Pierluigi Casanova, Guida naturalistica dell’Associazione La Pietra Verde, presentazione del nuovo video: “La Terra di Mezzo”.

giovedì 6 novembre 2008

Programma escursioni dell'Associazione La Pietra Verde

L'Associazione La Pietra Verde ha pubblicato il Volantino pieghevole del programma delle escursioni 2009. Lo potrete trovare nella sezione Pubblicazioni del portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese OltrepEAT.
Gli itinerari proposti spaziano nelle Valli CURONE, GRUE, OSSONA, BORBERA, SPINTI, STAFFORA, in Oltrepò Pavese e TIDONE e quelli che insistono sul territorio dell'Oltrepò Pavese potete vederli in anteprima nelle google maps dedicate nella sezione Trekking e Sentieri .
Ecco la presentazione dell'Associazione La Pietra Verde:
"Con questo pieghevole presentiamo il programma delle nostre attività escursionistiche e didattiche che svolgeremo nell’arco del 2009.
Nel leggere il susseguirsi delle escursioni della domenica che, lo vogliamo ricordare, sono aperte a tutti anche a chi non è iscritto all’associazione, può capitare di trovare alcune gite già effettuate negli anni passati ma che riteniamo di ripetere perchè particolarmente interessanti e per dare la possibilità a coloro che non hanno potuto partecipare allora, di farlo in quest’altra occasione; del resto riteniamo che il nostro territorio sia tanto bello che il ritornare sui propri passi è un modo piacevole per rivivere vecchie e nuove emozioni. Ci teniamo a ribadire, per chi ancora non ci conosce, che le nostre escursioni sono generalmente facili, sicure e poco impegnative. Durante il loro svolgimento ci sarà la possibilità di fare numerose soste per ammirare gli innumerevoli panorami che solo percorrendo i sentieri si ha la possibilità di vedere; le guide e gli accompagnatori sono sempre a disposizione per ogni esigenza. A chi verrà con noi chiediamo di fornirsi di un minimo di attrezzatura soprattutto per quanto riguarda le calzature, da preferire quelle da trekking con suola scolpita, un paio di scarpe inadatte potrebbero creare problemi e compromettere, a chi le porta, la buona riuscita della gita. Nello zaino tenete sempre una mantellina impermeabile e una felpa o pile di scorta, in montagna è bene essere previdenti, a volte può capitare di doverle usare entrambe. Può succedere che un partecipante alla gita decida di staccarsi dal gruppo per un qualsiasi motivo, in questo caso è importante che venga avvertito il responsabile o un accompagnatore. Ci scusiamo per queste precisazioni con chi l’escursionismo lo pratica da tempo, ma riteniamo siano utili invece per chi, per la prima volta, vuole avvicinarsi ad esso. I numeri di cellulari che troverete sul programma sono sempre a vostra disposizione, contattateci specie nei giorni che precedono l’escursione."

venerdì 15 febbraio 2008

Itinerario dell'Oltrepò Pavese sulle google maps

Dopo le collaborazioni con l'Università di Pavia, gli amici dell'Associazione "Varzi Viva", del club "Turbolento" e "Pedale Bronese" il portale OltrepEAT continua nella sua opera di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese attraverso quel potente strumento che sono le google maps.
Oggi, infatti, sul portale di promozione turistica dell'Oltrepò Pavese OltrepEAT presentiamo il frutto della collaborazione con gli amici dell'Associazione "La Pietra Verde": la mappa di un itinerario escursionistico denominato "L'Anello del Re".
L’Anello del Re si snoda completamente nella Valle Staffora e Nizza collegando il paese di Ponte Nizza a S.Albano, frazione del Comune di Val di Nizza.
Questo anello, percorso integralmente e cioè: Ponte Nizza-S.Albano-Ponte Nizza, è lungo circa 35 Km, lo si può percorrere in tutti e due i sensi (Ponte Nizza-S.Albano o S.Albano-Ponte Nizza), oppure anche in semplici tappe. Partendo da Ponte Nizza, sale a Campalbino e Piumesana, l'"Anello del Re" attraversa boschi di castagno e rovere, fino a Trebbiano, prosegue per circa 1Km su strada asfaltata fino a Zuccarello. Prima della piccola frazione, il sentiero devia a destra e attraversando colli e boschi arriva a S.Albano.
Nella pagina cui accederete cliccando qui, potrete vedere l'itinerario sulle google maps che renderanno interattiva la vostra navigazione concedendovi di percorrere virtualmente il percorso. Nella mappa sono inoltre stati inseriti i contenuti della mappa degli "Agriturismi e Bed & Breakfast" dell'Oltrepò Pavese e la mappa "Uno sguardo Oltre", già presentata nel Workshop "Cultura e identita' come fattori di sviluppo locale", frutto della collaborazione con l' Università degli studi di Pavia, Laurea specialistica in ingegneria edile/architettura - Laboratorio di Sociologia.
Il turista che ha intenzione di organizzare una gita in Oltrepò Pavese ha a disposizione quindi una offerta integrata che comprende escursionismo, beni culturali ed enogastronomia, argomenti che ben contraddistinguono l'Oltrepò Pavese.
La mappa è inoltre disponibile in fomato gpx, pronta per essere caricata sui più diffusi navigatori satellitari così da consentire all'escursionista di seguire il tracciato del sentiero anche sul territorio e non solo virtualmente ed è inoltre pronta per il download anche l'altimetria del percorso.
Voglio ringraziare a questo gli amici de "La Pietra Verde" e in particolar modo Riccardo Rancan per la disponibilità dimostrata nello sviluppo del progetto OltrepEAT che è sempre in progress e vedrà nei prossimi mesi la pubblicazione di altri itinerari escursionistici.

giovedì 22 novembre 2007

Neve, ghiaccio e cielo terso: quando l'Appennino diventa bianco


Oggi grazie alla segnalazione degli amici di Appennino4P abbiamo aggiunto l'evento in oggetto riguardante una videoproiezione di escursioni effettuate sull'Alto Oltrepò

LUNEDI` 26 NOVEMBRE 2007 alle ore 21 presso Università di Pavia nell' Aula del '400 in piazza Leonardo da Vinci a Pavia organizzata dal CRAL Ateneo, serata di videoproiezioni dal titolo
"Neve, ghiaccio e cielo terso: quando l'Appennino diventa bianco"
a cura di Giuseppe Pireddu e Pier Vittorio Chierico (autori di guide a carattere escursionistico). Saranno proiettate delle immagini e saranno presentate delle escursioni invernali da effettuare sui crinali innevati dell'Oltrepo` montano al confine di quattro regioni.

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SEMINARIO A SALERNO IL 25 OTTOBRE - A FIANO ROMANO 11 OTTOBRE- 2009

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