galleriaRoma
piazza San Giuseppe 1/2/3
Siracusa
Giovedì 22 settembre alle ore 18,30 Aruro Messina ricorderà "I MEGGHIU" cioè i siracusani che negli anni Ottanta e Novanta si distinsero.
La Galleria Roma, che recentemente si è trasferita da via Maestranza a Piazza San Giuseppe, in una sede molto più decorosa e adeguata, ha ripreso, oltre che l’attività artistica, anche quella dei suoi “giovedì della cultura”, in cui ha coinvolto parecchi tra i personaggi più noti e apprezzati del mondo artistico e culturale del territorio, invitandoli ad alternarsi nell’intrattenere con importanti conferenze su gli argomenti più vari che vanno dalla letteratura e l’arte, dalla storia alla socialità ( aventi generalmente come focalità lo spaccato particolare dell’ambiente) i numerosi suoi iscritti e chiunque ne fosse interessato, per cui degnamente viene conosciuta e apprezzata come una delle associazioni più attive e qualificate di Siracusa.
Giovedì prossimo, giorno 22, alle ore 18.30, pertanto, a conferma dell’attenzione che la benemerita Galleria rivolge alle “locali cusuzze” l’obbiettivo sarà rivolto a “i megghiu”, cioè ai siracusani che, negli anni Ottanta e Novanta ( dal 1983 al 1997), si distinsero per i loro meriti culturali, artistici, religiosi, sportivi, sociali e per questo ricevettero il Premio di Cultura e Socialità
E’ uno spaccato di storia siracusana che merita di essere vivamente attenzionato, soprattutto a dimostrazione che allora, come oggi, non vi erano e non vi sono solamente estorsione, delinquenza, mafia, egoismo… ma vi erano e vi sono anche , come diceva l’Ispirazione Tematica del riconoscimento “… frammenti di speranza/ che lievitano per le strade / convulse di traffico e d’ansia: c’è ancora il buon Samaritano tra noi; c’è ancora il paziente Cireneo/ che si accolla il gran peso altrui,/ c’è chi tiene la fiaccola accesa nella notte civile che incombe …”
Il compito di risuscitarne il più doveroso e degno ricordo se l’è assunto chi quell’iniziativa si assunse e portò avanti per quasi un ventennio: il prof. Arturo Messina, che per ognuno dei premiati ne scriveva la motivazione con un sonetto o sonettessa, in lingua italiana d’oggi o in lingua italiana primiera, cioè in dialetto siciliano, che pur se lui per modestia ha sempre definito “sedicente poesia” assumevano un valore sicuramente superiore a quello d’una medaglia .
Egli più che fare la storia del Premio, rinfrescherà la memoria di quei singolari siracusani che non dobbiamo dimenticare, ma imitare; pertanto lo farà leggendo alcune di quelle … sedicenti liriche. Trattandosi dell’Oscar della Siracusanità, come sottofondo farà ascoltare alcuni dei suoi “120 acquerelli poetico musicali sul territorio di Siracusa” che venivano cantati dai Siracusani Singers, come “Omaggio a Ortigia” cantato da Lucia Colletta Frisone ( la madre di Fulvio Frisone), “Torna, Santa Lucia!”, cantato da Nello Burgio”, “Non potrai scordar Siracusa” ( cantata da Fabia Tanasi e il gruppo) e diverse altre.
Si prevede che oltre ai soci, molti in omaggio a chi non vi è più ma che bisogna ricordare e imitare, a partire dagli amici e dai parenti, verranno a presenziare.
Organizzazione e Direzione: Corrado Brancato
Addetto Stampa: Amedeo Nicotra
Ingresso Libero
Info:
0931/746931
0931/66960 (orario apertura Galleria)
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com
www.galleriaroma.it
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