Se ci riflettiamo un pò, ci rendiamo conto che si comunica più con la musica che parlando. Intanto non dimentichiamo che la musica è un “linguaggio universale” che viene prima del linguaggio convenzionale. In origine il termine “musica” non indicava una particolare arte, ma bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di “perfetto”. La musica esiste da tempi molto antichi, sicuramente da prima ancora che ne rimanesse traccia storica.
Platone affermò che, come la ginnastica serviva ad irrobustire il corpo, la musica doveva arricchire l’animo. Beethoven diceva : “La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini”
Invece L.Tolstoj diceva : “La musica è la stenografia dell’emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parola con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato”. Citando Heine: “Dove le parole finiscono, inizia la musica”.
La musica continua a essere uno dei grandi intrattenimenti della vita. Non solo : è un vero e proprio toccasana. Che l’ascolto di determinate melodie produca un senso di benessere, aiuti a rilassarsi e in generale migliori il tono dell’umore ora sono gli stessi scienziati a confermarlo. In particolar modo i neurologi, che hanno scoperto quanto il nostro cervello sia “musicale”. Secondo loro, in realtà, sarebbero le sinfonie dei neuroni a produrre melodie dalle vibrazioni e a farci sciogliere o rabbrividire per un brano ascoltato.
La musica più di ogni altra forma di arte, è un modo per conoscere se stessi,riportandoci a contatto con il nostro “mare sonoro” interno.
Di questo e tanto altro si è parlato nella puntata di Wine Bar Reality Culturale realizzata presso l’hotel resort 4 stelle Tenuta Moreno a Mesagne in Puglia. Questa splendida location sorge immersa in un oasi di tranquillità, non lontano dalla città marinara di Brindisi in uno splendido complesso architettonico costruito attorno ad una masseria del 1700. Un perfetto equilibrio tra la serena atmosfera della campagna pugliese e il comfort che può offrire un albergo modernissimo.
In occasione di tale puntata Wine Bar ha avuto l’onore di ospitare il famoso tenore inglese Gari Glaysher ed il cantante Ruby Coletta dei quali si è potuta apprezzare anche un’esibizione, l’ispettore di polizia in congedo appassionato di musica e canto Francesco Palma, il Consigliere comunale di Mesagne e Presidente della Commissione Programmazione e Sviluppo Economico Gianfrancesco Castriglianò, il direttore della scuola comunale musicale di Francavilla Fontana Antonio Curto ed il titolare dell’azienda agricola Fatalone Francesco Petrera; il quale ha appassionatamente illustrato i suoi vini facendoli saggiare a tutti gli ospiti. Per Petrera i vini sono una passione, un amore spropositato, dei capolavori frutto di mille piccoli dettagli non trascurati: ha raccontato di far ascoltare alle proprie vigne la musica classica, quella degli strumenti delicati come viola o violoncello, o addirittura i suoni della natura, di accarezzare e parlare con le foglie proprio come si fa con dei figli. Dalle sue parole: “Consideriamo la vite e il suo frutto al pari di un essere umano e le diamo tutto quanto di meglio potremmo desiderare per noi:cure e attenzioni, un ambiente confortevole, tranquillità e armonia, fino alla musicoterapia.”
Durante la puntata si sono potuti degustare gli squisiti prodotti caseari dell'azienda Lanzillotti, che ha deliziato i commensali con un vero e proprio "trionfo" di prodotti tipici salentini, quali burrate, ricottine, mozzarelle, formaggi freschi e stagionati, fino a delicati soufflè alla ricotta.
A fare da padrona di casa, accanto all’ideatore e conduttore del programma Giuseppe Maria Galliano, questa volta c’è stata la bravissima pianista e concertista Aksinja Gioia.
Che dire: “Wine Bar ad ogni puntata stupisce e meraviglia, ogni volta tematiche interessanti e profonde, affrontate con la convivialità e delicatezza di sempre. Merito di una voglia di fare televisione in maniera pacata e intelligente, per lasciare, anche se piccolo, un segno a chi lo guarda!”
Roberta Caravano
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