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domenica 5 aprile 2009

IL FARO DI TORTORETO LIDO: RISTORANTE MA ANCHE UNA STORIA DI GENEROSITA'
















L’OTTIMO CHEF ENTRATO IN ITALIA COME CLANDESTINO

I SOGNI DI ALBAN INGOIATI DAL MAR DEI CARAIBI

Un ristorante avviato da gente di mare non può che valorizzare i sapori ed i profumi del pesce fresco. La famiglia Di Domenico, proprietaria dei motopesca Katia e Lupetto ormeggiati nel porto di Giulianova, infatti, nel 1981 tenne a battesimo “Il Faro” di Tortoreto Lido. Raggiungere il locale è facilissimo. Quando si è sul lungomare della bella cittadina adriatica, basta girare verso l’interno ed a pochi metri si comincia già a percepire quell’acquolina in bocca che scatta nelle vicinanze di ambienti culinari d’eccellenza. Ad accoglierci troviamo Pierluigi Romantini, titolare del locale, che già nel 1982 muoveva i primi passi come cameriere nel salone de “Il Faro” diventando successivamente gestore nel 1995. Gli è a fianco lo chef Alban, al secolo Gezim Aliko impegnato tra i fornelli della cucina. Lui è di origine albanese, grande lavoratore, e la sua storia è davvero un’esperienza di vita da raccontare. Alban giunse in Italia nel 2001 con un semplice permesso di soggiorno che, una volta scaduto, si tramutò ovviamente in carta straccia. Così è iniziata l’avventura da clandestino. La sua meta era il Canada dove, secondo le leggi in vigore, sarebbe stato accolto con molta umanità. Il problema era come arrivarci. Il tragitto della speranza passava per la Francia, poi i Carabi e quindi il nord America. Ma la corsa verso un avvenire migliore si è fermata all’isola di Antigua, in aeroporto, quando la polizia di frontiera ha trovato delle discordanze sui documenti di riconoscimento. Così, dopo qualche giorno in caserma, Alban fa il viaggio a ritroso e torna in Italia via Francia. E’ ancora clandestino, anche se i documenti dicono il contrario. Il grande cuore di Pierluigi Romantini apre le porte ad Alban che inizia così a lavorare al ristorante “Il Faro” al fianco del mai dimenticato chef della prima ora Emiliano Verzilli da Tossicia (Te). Gezim Aliko fa appena in tempo a raccogliere l’eredità di cuoco ed inizia così una nuova avventura che lo porterà a regolarizzare la sua posizione nei confronti dello Stato italiano grazie anche al pieno sostegno del suo titolare che dice: “E’ un ragazzo d’oro e soprattutto una persona instancabile, piena di volontà. Tra di noi non è sorto mai nessun tipo di frizione”. Alban successivamente si è sposato ed ora vive a Tortoreto con tutta la sua famiglia. Al ristorante “Il Faro” lo chef si sbizzarrisce con tante e diversificate portate: elencarle tutte sarebbe davvero impossibile. Un paio però vanno sicuramente segnalate: “gnocchi alla crema di scampi” come primo e “pesce rombo alla Piero” come secondo, preceduti da infiniti antipasti caldi e freddi. Ospiti de “Il Faro” sono stati di recente l’attore cinematografico Willem Dafoe, il cantante Eugenio Finardi nonché la Nazionale Italiana Femminile di calcio. E per non smentire la tradizione, lo scorso anno al ristorante “Il Faro” si è svolta la “Festa del Mare”, un momento di calore ed una cena a base di pesce povero fornito dal motopesca Katia e vongole offerte dai vongolari di Tortoreto. Per l’occasione, al fine di non dimenticare chi ha contribuito allo sviluppo economico del paese, sono stati premiati i marinai nati fino al 1930 (circa 40). Una bella iniziativa che verrà replicata nel 2009. Prenotazioni e informazioni risto: 0861/786327.

Alfonso Aloisi
alfonsoaloisi@virgilio.it
cell.: 340-9858493

giovedì 27 dicembre 2007

A TRE MESI DALL’ALLUVIONE DI TORTORETO LIDO (TE)


IL SINDACO DI MATTEO: “AVREMO LA XII BANDIERA BLU”


UN ESEMPIO DAI CITTADINI PER LO SPIRITO DI SACRIFICIO



Stante alla mente, ai ricordi ed alle storie tramandate, quello che è capitato a Tortoreto nei giorni 6 e 7 ottobre 2007 non ha precedenti paragonabili. Un’alluvione di grosse proporzioni che, in alcuni casi, ha segnato la vita delle persone. C’è chi ha perso tutto: mobili, vestiti, vettovaglie, elettrodomestici e scorte alimentari. C’è chi, quella notte, è rimasto letteralmente con il solo pigiama che indossava quando la massa di fango ed acqua ha divelto la porta d’ingresso dell’abitazione sommergendo di melma e detriti persino il letto. Ore di paura, da incubo. Sono passati quasi tre mesi da quei terribili momenti. Pian piano si sta tornando alla normalità, ma c’è ancora molto da fare. Ma una cosa si percepisce subito: lo spirito combattivo dei tortoretani che non si sono arresi di fronte all’inverosimile, ma hanno voluto rimboccarsi le maniche iniziando da subito un lavoro certosino per ripristinare la serenità e tornare quindi alla normalità di sempre, ritenuta all’impatto irrimediabilmente perduta. Insomma, una grande determinazione che ha accumunato tutti. Di quelle tristi giornate ne parliamo con il Sindaco Domenico Di Matteo, eletto primo cittadino il 13 giugno 2004 dopo essere stato assessore ai LL. PP. in Provincia e dopo varie esperienze come amministratore presso lo stesso Comune di Tortoreto.
Così racconta Domenico Di Matteo: “Tutto è capitato al di fuori di ogni normalità. Un fatto davvero imprevedibile. Tanta, troppa pioggia in poche ore ha causato la tracimazione dei fossi. A tutto questo bisogna aggiungere la notevole mole di fango che si è riversata nell’invaso dell’Oasi naturalistica di Priore e che ha determinato la fuoriuscita di parecchia acqua contenuta all’interno del lago. Insomma, -aggiunge il Sindaco- tante cause negative concomitanti come l’aratura e la fresatura dei terreni prossimi alla semina e come i tanti ettari di vigneto che proprio qualche giorno prima erano stati percorsi dai cingoli dei trattori, hanno costituito un mix terribile che si è abbattuto sull’abitato e sulle strade del Lido”.
-Ma sono state ricercate eventuali responsabilità?
Così replica il Sindaco di Tortoreto: “Non esistono a mio avviso responsabilità. I deflussi a mare erano tutti aperti. Il problema è stato proprio il grosso quantitativo di acqua caduto in pochissimo tempo sul nostro territorio che non è stato possibile smaltire come accaduto normalmente in altre occasioni meno drammatiche”.
-Cosa farete per ridare la tranquilla visibilità di sempre alla cittadina?
“Assieme all’Associazione Albergatori –replica Di Matteo- stiamo mettendo a punto una strategia che riteniamo vincente. Più fiere a contenuto turistico per far conoscere il nostro territorio, tante manifestazioni per un grande rilancio di Tortoreto ed un nuovissimo ed inedito look per il lungomare con l’obiettivo di cancellare i danni provocati dall’alluvione”.
-Ritiene che dopo ciò che è capitato possano esserci ripercussioni circa il riconoscimento denominato “Bandiera Blu”?
“Sono certo che anche per il 2008 -sostiene il Sindaco di Tortoreto- ci verrà assegnata la Bandiera Blu e così arriveremo a ben 12 vessilli collezionati. Siamo ai primissimi posti in Italia. Abbiamo tutti i parametri giusti. Basti pensare che in termini di raccolta differenziata a novembre abbiamo raggiunto una percentuale davvero ragguardevole. Anche i campionamenti dell’acqua marina sono su standard ottimali”.
-Un’ultima domanda. Ma per i cittadini che hanno subito danni dall’alluvione…?
“Ci sono state fatte promesse dalla Provincia e dall’Unione dei Comuni della Val Vibrata che ringrazio anche a nome della cittadinanza. Spero che questi impegni –conclude Di Matteo- vengano al più presto onorati al fine di poter assistere quelle famiglie che sono davvero in difficoltà”.


sabato 8 dicembre 2007

SERENA MAMMARELLA MISS PEPERONCINO 2007







GRANDE SUCCESSO A TORTORETO DEL 4° GRAN GALA' DEL PEPERONCINO




E’ andato oltre ogni più rosea previsione il 4° GALA’ del Peperoncino Val Vibrata. Una grandissima partecipazione di pubblico che ha costretto l’organizzazione a rifiutare ulteriori cento prenotazioni. Insomma un successo nel vero senso della parola. E questo anche sotto l’aspetto culinario visto che lo chef del Ristorante Villa Elena di Tortoreto ha saputo coniugare piatti tradizionali a base di pesce, ma anche dessert e frutta, con quel tocco di peperoncino che ne ha esaltato il sapore ed il gusto.
Applauditissima l’esibizione de “Il Gruppo Italiano” con un vasto repertorio di melodie a partire dagli anni ’60 con una piacevole parentesi di canzoni napoletane.
Premiato il Campione Italiano Aurelio Schiavo (Avellino) che ha al suo attivo il consumo, senza soluzione di continuità, di ben 570 grammi di peperoncino.
Ma il pezzo forte è stata l’elezione di “Miss Peperoncino 2007” che ha visto sfilare in passerella dieci aspiranti: Stefania Paregiani (San Benedetto del Tronto), Tatiana Di Paolo (San Nicolò al Tordino), Lixia Adelidia (Albania), Maria Laura Ruggeri (Roseto degli Abruzzi), Antonella Roccia (Francavilla al Mare), Daniela Ironia (Martinsicuro), Serena Mammarella (Sambuceto), Francesca Di Patrizio (Teramo), Katarzyna Kloczynska (Pescara), Cristina Laura Dima (Castel di Lama).
Le ragazze, per la verità tutte belle, hanno ripetuto il passaggio in passerella per diverse volte (prima con vestito e poi in costume da bagno) in modo da consentire alla giuria di esprimersi al meglio e senza dubbi di sorta.
Alla fine “Miss Peperoncino 2007” è stata incoronata Serena Mammarella, la piazza d’onore è stata conquistata da Stefania Paregiani, mentre il terzo posto è andato a Katarzyna Kloczynska.
Il 4° GALA’ del Peperoncino è stato anche l’occasione per realizzare un momento di solidarietà attraverso una lotteria il cui ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di nuovi libri per una scuola alluvionata di Tortoreto.






Alfonso Aloisi



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