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sabato 29 dicembre 2007

A TORRICELLA SICURA (TE) RAPPORTO CONCLUSIVO SULLA IPPOTERAPIA


IL SINDACO MARIO DI CARLO: “PROVINCIA E REGIONE NON CI AFFIANCANO”

RISULTATI PIU' CHE SODDISFACENTI E DI STIMOLO PER IL FUTURO


Nella sala consiliare del Comune di Torricella Sicura (Te) sono stati tracciati a grandi linee i risultati di un’attività terapeutica sicuramente innovativa ed all’avanguardia. Parliamo della “ippoterapia”, ovvero della riabilitazione, in particolare per bambini e ragazzi disabili, attraverso l’attività equestre.
Questo progetto-pilota, il primo in Abruzzo, ha avuto come scenario”Monte Fanum”, Ostello della Gioventù, dove tra l’altro è stato attrezzato un accogliente maneggio. Le sedute di ippoterapia sono iniziate ufficialmente a giungo del 2006 e concluse a novembre del 2007. L’intera sessione, con una utenza massima di 32 utenti, è stata finanziata dalla Regione Abruzzo con uno stanziamento di € 150.000.-
Delle risultanze del progetto-pilota hanno parlato, in una apposita conferenza, il Presidente dell’UNMIL Vincenzo Tassoni, il Sindaco di Torricella Sicura prof. Mario Di Carlo, il Presidente della Comunità Montana Laga dott. Gabriele Marcellini, il dott. Carlo De Santis Direttore del Dipartimento DEU ASL di Teramo, il sovrintendente medico regionale INAIL dott. Francesco Di Fabio, il responsabile regionale del CONI Ermanno Morelli e il Presidente FISE Regionale Rocco Di Nicola.
Particolarmente incisivo è stato l’intervento del Sindaco di Torricella Sicura prof. Mario Di Carlo che ha sottolineato il successo dell’iniziativa, ma ha anche posto l’accento sul futuro dell’iniziativa.
“Abbiamo lavorato sodo –dice Mario Di Carlo- assieme alla società Camilla ed all’Unmil per raggiungere un traguardo e per ottenere risultati lusinghieri. Devo dire però che la Regione Abruzzo e l’Ente Provincia ci affiancano poco. Non si può vincere il disagio esistente nei nostri territori con l’assenza o, ancor peggio, con il disinteresse. Sono mesi che chiedo udienza all’assessore regionale Betty Mura per parlare del futuro di questo progetto pilota di ippoterapia, ma ancora non riesco a scambiarci una parola. Forse avrà molti impegni più importanti…”.


Alfonso Aloisi
alfonsoaloisi@virgilio.it

giovedì 27 dicembre 2007

A TRE MESI DALL’ALLUVIONE DI TORTORETO LIDO (TE)


IL SINDACO DI MATTEO: “AVREMO LA XII BANDIERA BLU”


UN ESEMPIO DAI CITTADINI PER LO SPIRITO DI SACRIFICIO



Stante alla mente, ai ricordi ed alle storie tramandate, quello che è capitato a Tortoreto nei giorni 6 e 7 ottobre 2007 non ha precedenti paragonabili. Un’alluvione di grosse proporzioni che, in alcuni casi, ha segnato la vita delle persone. C’è chi ha perso tutto: mobili, vestiti, vettovaglie, elettrodomestici e scorte alimentari. C’è chi, quella notte, è rimasto letteralmente con il solo pigiama che indossava quando la massa di fango ed acqua ha divelto la porta d’ingresso dell’abitazione sommergendo di melma e detriti persino il letto. Ore di paura, da incubo. Sono passati quasi tre mesi da quei terribili momenti. Pian piano si sta tornando alla normalità, ma c’è ancora molto da fare. Ma una cosa si percepisce subito: lo spirito combattivo dei tortoretani che non si sono arresi di fronte all’inverosimile, ma hanno voluto rimboccarsi le maniche iniziando da subito un lavoro certosino per ripristinare la serenità e tornare quindi alla normalità di sempre, ritenuta all’impatto irrimediabilmente perduta. Insomma, una grande determinazione che ha accumunato tutti. Di quelle tristi giornate ne parliamo con il Sindaco Domenico Di Matteo, eletto primo cittadino il 13 giugno 2004 dopo essere stato assessore ai LL. PP. in Provincia e dopo varie esperienze come amministratore presso lo stesso Comune di Tortoreto.
Così racconta Domenico Di Matteo: “Tutto è capitato al di fuori di ogni normalità. Un fatto davvero imprevedibile. Tanta, troppa pioggia in poche ore ha causato la tracimazione dei fossi. A tutto questo bisogna aggiungere la notevole mole di fango che si è riversata nell’invaso dell’Oasi naturalistica di Priore e che ha determinato la fuoriuscita di parecchia acqua contenuta all’interno del lago. Insomma, -aggiunge il Sindaco- tante cause negative concomitanti come l’aratura e la fresatura dei terreni prossimi alla semina e come i tanti ettari di vigneto che proprio qualche giorno prima erano stati percorsi dai cingoli dei trattori, hanno costituito un mix terribile che si è abbattuto sull’abitato e sulle strade del Lido”.
-Ma sono state ricercate eventuali responsabilità?
Così replica il Sindaco di Tortoreto: “Non esistono a mio avviso responsabilità. I deflussi a mare erano tutti aperti. Il problema è stato proprio il grosso quantitativo di acqua caduto in pochissimo tempo sul nostro territorio che non è stato possibile smaltire come accaduto normalmente in altre occasioni meno drammatiche”.
-Cosa farete per ridare la tranquilla visibilità di sempre alla cittadina?
“Assieme all’Associazione Albergatori –replica Di Matteo- stiamo mettendo a punto una strategia che riteniamo vincente. Più fiere a contenuto turistico per far conoscere il nostro territorio, tante manifestazioni per un grande rilancio di Tortoreto ed un nuovissimo ed inedito look per il lungomare con l’obiettivo di cancellare i danni provocati dall’alluvione”.
-Ritiene che dopo ciò che è capitato possano esserci ripercussioni circa il riconoscimento denominato “Bandiera Blu”?
“Sono certo che anche per il 2008 -sostiene il Sindaco di Tortoreto- ci verrà assegnata la Bandiera Blu e così arriveremo a ben 12 vessilli collezionati. Siamo ai primissimi posti in Italia. Abbiamo tutti i parametri giusti. Basti pensare che in termini di raccolta differenziata a novembre abbiamo raggiunto una percentuale davvero ragguardevole. Anche i campionamenti dell’acqua marina sono su standard ottimali”.
-Un’ultima domanda. Ma per i cittadini che hanno subito danni dall’alluvione…?
“Ci sono state fatte promesse dalla Provincia e dall’Unione dei Comuni della Val Vibrata che ringrazio anche a nome della cittadinanza. Spero che questi impegni –conclude Di Matteo- vengano al più presto onorati al fine di poter assistere quelle famiglie che sono davvero in difficoltà”.


sabato 15 dicembre 2007

"IL COMMISSARIAMENTO HA INGESSATO LA CITTA'"


A SEI MESI DALLA CADUTA DELLA SUA GIUNTA

PARLA L’EX SINDACO DI ALBA ADRIATICA VALERIO CASERTA



Per chi crede nella sortita dei numeri, quella dell’ex Sindaco di Alba Adriatica dott. Valerio Caserta è sicuramente una vicenda destinata a fare storia, almeno nell’ambito della cabala, e da tenere a futura memoria. L’ex primo cittadino fu eletto il 14 giugno del 2004 con una lista “milazziana” a 360° (Comunisti Italiani, DS, Sdi, Udeur, Forza Italia, AN) ed è poi caduto sempre il 14 giugno di tre anni dopo nel corso dell’ultimo consiglio comunale della cittadina vibratiana.
Si sono così aperte, come vuole il Testo Unico sugli Enti Locali, le porte del commissariamento.
Ma Valerio Caserta considera l’esperienza da amministratore pubblico molto positivamente: “Devo dire che mi ha arricchito. Anche se la politica che si vive oggi è molto problematica, stressante e pericolosa non soltanto per la salute”.
Poi il discorso, con naturalezza, scivola sull’attuale gestione commissariale del Comune di Alba Adriatica. L’ex Sindaco pensa qualche attimo e poi dice: “Al Commissario inviato dalla Prefettura ho offerto tutta la mia disponibilità. Devo sottolineare che non mi ha mai cercato e dall’evidenza dei fatti credo abbia sempre ritenuto opportuno non chiedere consigli. Quasi un atteggiamento di prevenzione. Una scelta normale, però poi se consideriamo ciò che accade ad Alba Adriatica credo sarebbe stato meglio confrontarsi con qualche vecchio amministratore, a prescindere dalla eventuale appartenenza politica”.
Potrebbe essere un po’ più esplicito?
“Certo –ribatte Caserta- e ricordo a tutti che ad Alba Adriatica, dove i danni sono stati di gran lunga inferiori, i segni dell’alluvione di ottobre sono ancora molto evidenti, più che a Tortoreto dove la furia dell’acqua è stata davvero immensa. Lì le cose stanno tornando alla normalità con maggiore celerità”.
Ma il dott. Valerio Caserta non si ferma e aggiunge: “Molti lavori appaltati dall’ultima Giunta vanno a passo di lumaca e non riescono a trovare la giusta continuità. Alla gestione commissariale è preferibile qualsiasi altro tipo di amministrazione, purchè eletta dal popolo”.
E della maggioranza “milazziana” con cui ha vinto le elezioni cosa ci dice: “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che persone di estrazione politica diversa hanno collaborato con molto buon senso per la gestione della cosa pubblica e di questo ne sono davvero felice. Da questa esperienza, per qualche verso “anomala”, è nato un confronto che solo qualche anno prima sarebbe stato impensabile. Ad Alba Adriatica –aggiunge Caserta- siamo stati gli antesignani del dialogo a tutto campo, senza steccati ideologici o riserve mentali”.
Come vede il suo impegno futuro in vista delle prossime amministrative di primavera?
“Non ho voglie di rivalsa, ma nel contempo non mi sento di lasciare completamente la vita cittadina. Non so sotto quale forma, ma vorrei continuare ad interessarmi della vita pubblica”.
Per concludere, le dispiacerebbe parlarci dei rimpianti dopo la caduta dell’amministrazione da lei presieduta?
Così Caserta: “Avevamo ricevuto un finanziamento per il progetto di un porto turistico di cui, dopo il nostro azzeramento, si è persa ogni traccia. Poi due accordi di programma: palazzotto polifunzionale e rivisitazione del lungomare relativamente alla pista ciclabile ed alla passeggiata. Anche di questi non si ha più notizia. Da ultimo il progetto per eliminare qualche semaforo con le rotonde: anche questo finito nel dimenticatoio”.
Ma allora proprio no va questa gestione commissariale…..
“Purtroppo no, in quanto ha paralizzato l’attività amministrativa e di conseguenza lo spirito di iniziativa della città”.
Da notizie che circolano negli ambienti albensi, abbiamo saputo che l’Udc sta tentando di “agganciare” Valerio Caserta e semmai di proporlo come candidato sindaco. L’ex primo cittadino abbozza un sorriso, ma non smentisce né conferma. Staremo a vedere…..

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