martedì 18 ottobre 2011

Incontrando Sara

Incontrando Sara Silvestri per la prima volta , una mattina di Ottobre , mi è venuto in mente , sfiorando la donna con occhi ancora leggeri , una piazzola di sosta affollata , in particolare quelle di un autostrada , un Autogrill per la precisione dove puoi incontrare veramente di tutto . Un caleidoscopio di situazioni , gente che si incontra senza conoscersi affatto , volti umani tutti diversi che non riesci mai a cogliere a fondo . Ma poi quando ti siedi , la ascolti e la vedi con occhi finalmente pronti , Sara diventa Lei , l ’ attrice , la donna di spettacolo . Il palcoscenico è solo suo .Allora senti che gli altri scompaiono , la moltitudine si dirada , le voci si affievoliscono , le comparse abbandonano il proscenio e la luce guida è solo su di lei , sulla sua attraente sky-line , sui suoi occhi filtranti , sul suo sorriso dolce e impossibile , sui suoi meravigliosi tratti mediterranei , sottilmente pirateschi , saraceni . Sul palco rimane una fisicità da mozzafiato che non seduce solo la vista ma anche e soprattutto l ’ anima , o meglio le inquietudini dell’anima . Non ti riesci a spiegare subito questo fenomeno attrattivo così particolare ma poi ti rendi conto che tu la stai iniziando ad ascoltare o meglio lei sta narrandosi con la sua voce infantil/sensuale . Parla del suo vissuto , recita la sua biografia interiore e tu capisci allora perché e come ne sei tanto attratto . Scopri odori nell’aria , indizi certi , tracce conosciute che ti conducono dritto alla sua esplosiva carnalità , tutta vesuviana , innescata a fuoco ma silente che ricorda tanto il Vulcano . Il suo esser Sara , viva sotto una polvere cosmica universale , le consente però di abbandonare quando vuole il suo luogo e diventare così teatro del mondo , recitare in diverse lingue , affascinare altre platee , percorrere altri viaggi , bagnarsi in altri mari . Questa è a prima vista Sara , conosciuta un mattino di Ottobre e questo è il suo palcoscenico , il momento della verità , la solitudine del tavolame calcato dal peso dell’ esser attore e impreziosito dalle sue capacità . Io so , io sento che lei è palcoscenico , un buon palcoscenico . Inizia lo spettacolo e io mi accomodo in platea . So che Sara sarà brava , all’ altezza come sempre .